I vini rosé e rosati, ovvero i pink wine, sono come il brutto anatroccolo che finalmente si è trasformato in uno splendido cigno. Se fino a poco tempo fa erano considerati vini “minori” e “da donne” (!), oggi finalmente stanno iniziando a raccogliere i favori che meritano. Ed è per questo che, dopo che a loro ho dedicato un’intera sezione nel mio libro 1001 vini da bere almeno una volta nella vita (ed. Newton Compton, 2015), ora nasce questa sezione su Geisha Gourmet, per raccontarvi i pink wine che non potete non assaggiare e le mie nuove degustazioni degne di nota.
Come scrivo in 1001 vini, non mi sono mai considerata una critica enogastronomica, né ho mai voluto esserlo. Credo fermamente, infatti, che chi ha il privilegio di fare il mio lavoro di giornalista e scrittrice debba raccontare il vino e il cibo nel modo più seducente possibile, parlando di suggestioni e batticuori e di qualsiasi altra cosa possa indurre il lettore a uscire di casa e andare a vivere l’esperienza che gli è appena stata narrata.
Io ho sempre voluto vivere il vino e scriverlo per quello che è, ovvero convivialità, passione, cultura, tradizioni, fatica di uomini e donne, amore per la propria terra, paesaggi. Viverlo e scriverlo anche per quella che è la sua normale fruizione: una serata con gli amici, un tête-à-tête, un aperitivo con il tramonto negli occhi. Insomma, la mia è una visione romantica e forse popolare del vino, ma è quella che credo più di ogni altra possa arrivare al cuore della gente e indurla a concedersi il piacere di una bottiglia, capendone i valori.
Per questo motivo Drink Pink – The Pink Wine List non vuole essere una classifica assoluta dei buoni e dei cattivi, ma semplicemente una playlist di etichette che può valere la pena ascoltare nel vostro bicchiere. È la mia playlist, la mia carta dei pink wine, frutto di anni di degustazioni e di un lavoro lungo e attento che si è basato sull’esperienza personale, ma ha anche tenuto conto di tutte le classifiche nazionali e internazionali che negli ultimi anni hanno decretato i migliori vini del mondo e di ogni singola nazione. Una selezione che continua ogni giorno e che condividerò con voi ogni volta che scoprirò un nuovo pink wine da stappare.
I PINK WINE
Ci sono svariati modi per ottenere un vino rosato, ma il metodo più comune prevede di produrlo utilizzando uve rosse spremute in modo soffice come per il vino bianco e con un veloce contatto con le bucce, da due ore fino a circa ventiquattro. In questo modo le bucce cedono solo parte del colore al mosto. In alternativa si può usare il metodo del salasso, che consiste nel togliere parte del mosto durante la vinificazione in rosso (quindi in presenza delle bucce), in modo da ottenere un vino di colore rosato.
Sono i vini estivi per antonomasia, anche se a me piace berli durante tutto l’anno. Generalmente sono caratterizzati da profumi e sapori fruttati, aromaticità e un pizzico di acidità. Il colore è più o meno rosa (dal caratteristico color buccia di cipolla dei vini provenzali al rosa carico, quasi rosso, dei rosé pugliesi o spagnoli) e l’abbinamento con il cibo è davvero variegato: dai salumi ai crostacei, da un tagliolino al pomodoro a un’insalata di riso o una zuppa di pesce. Anche la gradazione alcolica può variare molto, va dagli 11 ai 13 gradi. Ci sono rosé sia fermi sia mossi (spumanti).
Più che le tipologie di vitigni, devi conoscere le più rinomate zone di produzione:
• Francia, in particolare Provenza, dove per la produzione di rosé si utilizzano Grenache e Syrah; caratteristico e inconfondibile è il colore “buccia di cipolla”, gli aromi sono delicati e minerali;
• Italia, le zone più conosciute sono il Veneto (Chiaretto), il Trentino Alto Adige (Schiava e Lagrein), la Toscana (Sangiovese), la Puglia (Negroamaro, Primitivo, Bombino, Malvasia Nera); i pink wine del nord sono meno fruttati rispetto a quelli del sud e anche il colore diventa solitamente più intenso man mano che ci si sposta verso le regioni calde;
• Spagna, in quasi tutto il Paese, principalmente utilizzando uve di Tempra- nillo e Garnacha, il colore solitamente è rosa carico e gli aromi pronunciati di frutta rossa e canditi;
• Stati Uniti, in particolare in California, dove la più grande produzione è quella del White Zinfandel.
AROMI DI MASSIMA
Come abbiamo già visto, ci sono tantissime tipologie di vino rosato, che vanno dalle versioni più eleganti dei rosati provenzali a quelle più “vinose” e intense dei vini “in rosa” del sud. In generale questa tipologia di vini è caratterizzata da profumi fruttati, pochissima tannicità, e un gusto morbido e vellutato, profumi delicati di frutta fresca rossa, come ciliegie, fragole o frutti di bosco. Quando si parla di spumante il termine più consueto è rosé invece di rosato.