Miraval, oltre il vino anche la musica

Quest’estate, lo Studio Miraval, situato nel celebre Château Miraval nel sud della Francia, riaprirà le porte dopo un importante intervento di ristrutturazione progettato e supervisionato dal proprietario della Tenuta Miraval, Brad Pitt, e dal produttore francese vincitore di un Emmy Award, Damien Quintard.

Nel 1977, l’allora proprietario della tenuta, il pianista e compositore francese Jacques Loussier, costruì sulla proprietà uno studio di registrazione all’avanguardia, già allora chiamato Studio Miraval, che nel tempo continuò a ospitare sessioni di registrazione, tra gli altri, per “The Wall” dei Pink Floyd, Zucchero, gli AC/DC, The Cure, Sting, The Cranberries e Sade. Lo studio fu attivo nei primi anni 2000 ma rimase inutilizzato per quasi due decenni, fino a oggi. Pitt e Quintard riapriranno lo Studio Miraval completamente riprogettato e aggiornato per il futuro, onorando il passato ma proponendo al tempo stesso una nuova prospettiva sulla discografia, in un panorama mozzafiato che alimenterà sicuramente ogni tipo di espressione creativa.

Pochi partner sono più adatti di Quintard, prodigio musicale e stella in ascesa dell’industria discografica, a trasformare questo sogno in realtà. Diventato famoso dapprima nel mondo della musica classica, Quintard ha sviluppato un approccio personale che gli è valso un Emmy Award per il lavoro svolto per la cerimonia di apertura dei Giochi Europei di Baku 2015. Ha anche prodotto artisti come Brian Eno, Arca, Parcels e Teodor Currentzis, tra gli altri.

Colpito dal suo lavoro, Pitt ha voluto conoscere Quintard. «Quando ci siamo incontrati a Parigi, ci siamo trovati subito in sintonia. È stato un momento intenso in cui abbiamo solo parlato costantemente di suono. Mi ha sorpreso la sua estrema sensibilità e precisione nell’analisi della musica», sostiene Quintard. La decisione di lavorare insieme è stata facile da prendere, ma la coppia ha dovuto molto presto affrontarne un’altra più impegnativa: se andare avanti con Miraval nel suo stato attuale o, essenzialmente, ricominciare da zero. Per fortuna, anche dopo quasi 20 anni di disuso, l’attrezzatura era ancora in buone condizioni, ma Quintard vide anche possibilità estetiche oltre il progetto esistente dello studio.

La tenuta Miraval è già di per sé una proprietà mozzafiato e questa riprogettazione semplicemente evidenzierà e valorizzerà la sua bellezza, con la luce naturale come suo elemento fondante.  Lo Studio Miraval offrirà comfort e servizi impareggiabili dentro e fuori dallo studio. Oltre alle apparecchiature originali, su cui sono stati registrati molti storici album, lo studio è costruito attorno a un banco progettato da Pitt e Quintard con capacità analogiche/digitali ibride, che vanta un impianto Dolby Atmos completamente integrato per gestire le operazioni di pre-missaggio per il cinema e la televisione. Lo Studio Uno, dal soffitto alto più di 7 metri, ha una sala di controllo da 100 metri quadri e una camera riverberante da 320 metri quadri che conserva quella che Quintard descrive come «l’eredità del suono eccentrico» dell’iconica sala batteria introdotta da Loussier.

La struttura ha anche «ridefinito un notevole riverbero naturale in modo da poter registrare voci o strumenti ovunque nello studio. È davvero uno spazio in cui si può produrre qualsiasi tipo di musica, dal pop al rock, passando per l’hip-hop e la classica», afferma Quintard. Altrove, ci sono cabine di registrazione, una sala che ospita strepitosi sintetizzatori d’epoca e altre rare apparecchiature, stazioni di lavoro per il montaggio audio e video, un soppalco che domina tutto lo studio, una piscina e una torre collegata allo studio per alloggiare le band e i musicisti ospiti della tenuta, che sia per un giorno o un mese. Naturalmente, la ristorazione fornita dallo Château sarà fantastica.

«La combinazione della visione di Brad per Miraval con il nostro intento comune di prendere il tempo di fare cose semplici ma belle, ha prodotto qualcosa di unico nel suo genere», sostiene Quintard.

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