A inventarlo è stato Jackson Hicks, proprietario di un bar di New York.
Poi, Bob e Sam Lindo, della UK Vineyard Association, hanno visto il menù del suo locale e ora l’organizzazione ha avviato la procedura per ottenere che il termine “British Fizz” possa essere utilizzato esclusivamente dagli sparkling britannici, protetto da Inficazione geografica tipica (PGI).
Un nome, ha dichiarato Lindo al Telegraph, rivolto ai consumatori americani che la UVA auspica piacerà è riuscita a distinguersi dall’egemonia di Prosecco e champagne.
Il popolo degli scettici è già scatenato sulla piazza di Twitter, ma a quanto pare il nuovo nome è già cosa fatta.

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