Si chiama Chicco do Mexico, il nuovo brand col quale, grazie alla regia dell’avvocato Fabio D’Aniello, partner e founder di Legam, studio legale internazionale, e al coinvolgimento di investitori internazionali, essenziali per un’espansione vincente nel mondo delle eccellenze del food and beverage italiano di alta qualità e di matrice altamente artigianale, Errico Castagnola rinnova l’antica e fortunata storia dei Bar Mexico di Napoli e arriva a Milano con una catena di bar che rivoluzionerà il modo di consumare il caffè.
Ad appena 25 anni il figlio di Aldo Castagnola, che nel 1998 rilevò dalla famiglia Passalacqua i due templi napoletani dell’espresso (il Bar Mexico di Piazza Garibaldi e quello di Piazza Dante), si lancia in un progetto imprenditoriale ambizioso: portare nella capitale economica d’Italia il sapere dei maestri torrefattori partenopei, attraverso una rete di locali originali anche stilisticamente, e da qui partire alla conquista di altre città in Italia e nel mondo con un programma di franchising. L’inaugurazione a Milano si terrà in Largo Carrobbio il 10 maggio alle 18.45, location del primo bar Chicco do Mexico.
Una tradizione riproposta e seguita attentamente quella del nuovo brand di Castagnola, anche per quanto riguarda il design dei bar, che riprenderà l’impostazione coloristica dell’originario Bar Mexico con le tinte vivaci che evocano i Paesi esotici in cui nasce la pianta del caffè. E in più, per essere in linea con le nuove forme di consumo della bevanda, Chicco do Mexico ha predisposto un prodotto da consumare in cialde e capsule, per chi anche in casa o in ufficio non vuole rinunciare a un caffè di qualità.