Wine tasting before Christmas | Sessione 1

Ogni anno, novembre lo dedico a riassaggiare i vini che mi hanno colpita negli ultimi mesi e a degustare le nuove uscite, in modo da potervi consigliare i vini, “vecchi” e nuovi, più interessanti per le festività di Natale e Capodanno. Questa volta invece ho deciso di raccontarvi il meglio di ogni mia sessione di degustazione, quella da cui, alla fine, uscirà la mia top10 o top20 (lo vedremo alla fine) per il 25 e il 31 dicembre. L’idea è quella di proporvi non solo etichette conosciute, ma anche di andare a caccia di piccole perle nascoste in quel fantastico territorio che è l’Italia.

Ecco dunque i vini più interessanti di questa mia prima trance, selezionati tra oltre venti assaggi.

PS. Nella foto mi vedete solo con alcune bottiglie perché le altre sono stati inavvertitamente gettati nella spazzatura da uno dei componenti della mia famiglia… ogni tanto capita 😉

Le Morette 36 mesi Metodo Classico Brut

Questo Metodo Classico è il risultato di una lunga ricerca di Le Morette con l’obiettivo di esprimere al meglio la potenzialità del territorio: un tentativo che mi pare proprio ben riuscito.  Da uve Turbiana e Chardonnay. Prodotto solo nelle migliori annate, dopo una permanenza sui lieviti di almeno 36 mesi, il perlage è fine, sottile e persistente. Al naso è sa di nespole e mandorle fresche, oltre che di pane croccante. In bocca è vellutato, ricco e persistente, fresco e minerale, nel complesso elegante e piacevolissimo.

Costa circa 17 euro

Blasé Trentodoc Revì

Blaé significa indifferente e così è questo vino, indifferente allo scorrere del tempo, dal quale viene nobilitato, definendone freschezza e sapidità. Ultimo nato in casa Revì, la maison spumtantistica del Trentino che per prima ha giocato la carte del Pas Dosé (già negli anni Ottanta), il nuovo Blasé vuole rimarcare il credo della famiglia Malfer nei non dosati e nella matrice distintiva della cantina, fatta di freschezza, eleganza e bevibilità. Anche se, a mio avviso, nel ventaglio etichette proposte c’è altro di più rappresentativo, come ad esempio il Paladino.  Cuvée  75% Chardonnay e 25% Pinot Nero «con particolare selezione affinché evolva in maniera continua nel tempo, non solo nell’affinamento classico sui lieviti, dopo la presa di spuma, ma anche nell’affinamento post sboccatura»,  resta 42 mesi sui lieviti e 24 di affinamento in cantina dopo la sboccatura.

Costa circa 30 euro

Cuvée 72 Champagne Brut Bruno Paillard

La Cuvèe 72 è uno Champagne di grande personalità e fascino che deve il suo nome al periodo di affinamento di 36 mesi sui lieviti e di 36 mesi in bottiglia. Pinot Meunier 22%,Chardonnay 33%,Pinot Noir 45%, al naso si avvertono note di agrumi, fiori bianchi e frutta esotica. In bocca è secco, radicale, con una grande freschezza e una spuma ricca e fine.

Costa circa 70 euro

L’Hommée Roger Coulon

Assemblaggio di 20% di Pinot Nero, 40% di Meunier e 40% di Chardonnay affinato in botti di rovere, da uve provenienti dai vigneti più vecchi, quelli in cui ancora si utilizzava l’antica misura agraria “L’Hommée”, ovvero la misura che indicava quanta vigna un uomo riusciva a lavorare in una giornata, questo interessante Champagne affina almeno cinque anni.  Il perlage danza lento e sottile nel calice, al naso sa di pane tostato spezie e vaniglia; al palato è intenso, elegante ed equilibrato, con un finale di pan di zenzero, brioche e vaniglia.

Costa circa 50 euro

La Source Domaine de Bichery

Una scoperta. Cercatelo e assaggiatelo, non ve ne pentirete. Da tempo uno Champagne no lasciava così bene il segno nella mia memoria gustativa. A produrlo sono Hannah e Raphaël Piconnet del Domaine de Bichery, che hanno ereditato vigneti di famiglia vecchi di decenni e, invece di vendere l’uva alle maison più grandi, hanno deciso di iniziare a produrre il proprio vino in terreni ricchi di fossili calcarei coltivati ​​biologicamente nell’Aube, nell’angolo meridionale della Champagne.

La source è un gioiellino di neanche 2mila bottiglie prodotte ogni anno: 50% Chardonnay e 50% Pinot Noir, profuma di fiori bianchi appena tagliati, rocce bagnate, mela e ardesia; in bocca è cremoso e secco (extra brut), con le note del naso che tornano nel gusto e danzano stuzzicando maliziose il palato con un perlage finissimo.

Costa circa 50 euro

Ad Mira Primitivo Puglia Igt Cantine Ferri

Passione, potenza, personalità per una cantina di grandissima qualità, seppur sconosciuta ai più. Primitivo al 100%, dopo un passaggio di 8 mesi in barrique di primo e secondo passaggio, il vino è affinato in bottiglia per un minimo di 6 mesi. Il risultato al naso sono sentori di grande eleganza, marcata da profumi di confettura di prugne e ciliegie sotto spirito. In bocca è possente, sontuoso, con una buona vena acida.

Costa circa 25 euro

Duca San Felice Cirò Rosso Classico Superiore Riserva DOC  2017 Librandi

Simbolo non solo di una cantina ma di tutta una denominazione, il “Duca Sanfelice” è il Cirò per eccellenza, un riferimento nel panorama dei vini calabresi ed un meraviglioso esempio di quello che il Gaglioppo è in grado di regalare quando coltivato nella sua terra d’elezione. Vinificato e lasciato maturare in solo acciaio, ogni sorso vi fa assaporare un pezzo di Mediterraneo. Al naso esprime bei toni fruttati e speziati, impreziositi da richiami di liquirizia. In bocca è  vellutato, sostenuto da una certa freschezza e una buona acidità, lungo e armonico, spiccano note di ciliegia, spezie e tabacco. Sorprendente il prezzo.

Costa 9,90 euro

Flora Alto Adige Chardonnay 2018 Doc Girlan

Nel 1923, l’unione di una ventina di viticoltori ha dato origine alla cantina Girlan, che prende il nome dall’omonima località dell’Alto Adige, Girlan, ovvero Cornaiano. Oggi, a distanza di poco meno di un secolo, quei 23 viticoltori si sono trasformati in circa duecento soci conferitori, a fronte di una superficie vitata che raggiunge complessivamente i 220 ettari, e conta appezzamenti distribuiti nelle migliori zone della Bassa Atesina e dell’Oltradige. Lo Chardonnay Flora è fermentato in botti di rovere francese da 12 e 15 hl, dove trascorre ulteriori 12 mesi a contatto con le fecce fini. Un grande bianco, intenso nella sfera olfattiva, che apre su note di mela e pompelmo, seguite da sentori di fieno, ortica e tocchi tostati lievi, tutti sentori che si ritrovano in bocca, dove risulta avvolgente, con una netta sapidità.

Costa circa 22 euro

 

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