Trento | Rifugio Maranza

Dal 7 giugno il panorama della ristorazione trentina ha un nome in più. È il Rifugio Maranza, che riapre i battenti con una nuova gestione, quella di Paolo Betti, nome noto nel panorama enogastronomico locale. Betti, infatti, negli ultimi anni è stato ai fornelli di Castel Pergine imponendo la sua cucina fatta di prodotti di qualità, di ricerca, ma anche di tanta tradizione. «Nonostante i timori di fare un passo imprenditoriale autonomo, soprattutto in un periodo difficile per la ristorazione come questo – spiega lo chef – era venuto il momento di fare un passo in più nella mia esperienza personale e l’occasione della gestione del Rifugio Maranza è stata troppo ghiotta per non convincermi a fare il grande salto». Così, ha aperto i battenti il suo nuovo locale a due passi da Trento, raggiungibile comodamente in auto seguendo la strada (tutta asfaltata) che da Povo si inerpica sulla Marzola fino al Rifugio. Dall’ora di pranzo fino alla cena la cucina è aperta non stop e sette giorni su sette, fino al 30 settembre: «Questo significa – spiega Betti – che si può pranzare con piatti caldi anche nel pomeriggio, per accontentare anche chi, impegnato in passeggiate di qualche ora, non ha voglia di guardare l’orologio per sedersi a tavola negli orari canonici».

In tavola sfilano piatti della vera cucina casalinga trentina: «Il mio intento è quello di proporre davvero ricette “della nonna”, spesso difficili da trovare nei ristoranti. Per farlo, utilizzo prodotti dei contadini, degli allevatori e dei norcini del nostro territorio, sono più a km 0 possibile, e molte cose sono fatte in casa, come tutte le paste, i dolci, il pane e le farine, che macino personalmente di giorno in giorno, ma anche i salami, che amo preparare personalmente». Anche la carta dei vini è tutta frutto della ricerca personale di Paolo Betti, che in programma ha anche serate a tema, degustazioni ad hoc e un menu di carni e pesci alla griglia che sicuramente incontrerà i favori di tutti gli appassionati del barbecue. Quanto ai prezzi, per un menu completo dall’antipasto al dolce Betti assicura che non si spenderà  più di 30 euro. Da ottobre a maggio, poi, il locale resterà aperto solo nei fine settimana, con la possibilità però di pranzare o cenare in qualsiasi altro giorno se in gruppo e su prenotazione. Altro progetto, quello dei corsi di cucina: «Saranno dei corsi giornalieri e a tema: partiremo dalla spesa fatta insieme, perché la cucina inizia proprio dalla scelta degli ingredienti, e finiremo con le mani in pasta, come si suol dire, per poi cenare assieme con quanto preparato, parlando di prodotti e cultura alimentare. È proprio la cultura della cucina quella su cui bisogna lavorare, a mio avviso, ed è questo il mio intento in cui spero di riuscire», conclude lo chef. Assieme a lui, a gestire il Rifugio Maranza (tel. 328/4811438) c’è la moglie Claudia, che si occuperà anche dell’accoglienza delle quattro – deliziose – camere  in stile alpine chic a disposizione per una ricettività bed&breakfast.

Ovviamente io ho già testato per voi e vi dico che merita davvero.

Ecco le foto dei piatti assaggiati.

Canederlotto al Graukaese su insalatina di cavolo cappuccio dell'orto
Zuppa di sedano rapa con raviolini all'olio extravergine d'oliva
Canederli alle bietoline su fonduta di formaggio

 

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