Gli ultimi dati dicono che le esportazioni di vino italiano nel mondo fanno registrare + 7,9% in quantità e + 9,1 % in valore rispetto allo stesso periodo del 2009 con tendenza alla crescita. Negli Stati Uniti d’America le bottiglie italiane sono le più vendute costituendo il 30% delle esportazioni. Per questo l’Istituto nazionale per il Commercio Estero ha organizzato dal 24 al 26 gennaio a New York la terza edizione di “Italian Wine Week – Vino 2011” che costituisce il più importante evento a favore del vino italiano mai organizzato fuori dai confini nazionali.
La manifestazione si svolgerà nel prestigioso Waldorf Astoria, nel cuore di Manhattan. Duecentoventi le aziende vitivinicole italiane presenti, oltre cinquecento gli operatori americani che assisteranno ai venti seminari in programma, quasi tremila gli addetti ai lavori, provenienti da tutti gli States, che si sono già iscritti.
“Gli Stati Uniti d’America sono da sempre un punto di riferimento importante per il vino italiano, sia per quanto riguarda le tendenze che si manifestano in questo grande mercato, sia per l’intensità degli scambi commerciali – ha affermato l’Ambasciatore Umberto Vattani, Presidente dell’Istituto nazionale per il Commercio Estero, che ha aggiunto – nonostante il difficile momento congiunturale internazionale l’Italia continua a giocare un ruolo di primo piano nelle vendite di vino negli Usa. Da qui l’importanza di “Italian Wine Week – Vino 2011” che costituisce una nuova formula promozionale che armonizza le esigenze del mercato americano con quelle degli operatori italiani”.
“Le nostre vendite di vino negli Stati Uniti d’America – conclude Vattani – fanno registrare un aumento del 9,3% in valore e dell’ 8,2% in volume. In questo contesto giocano un ruolo predominante i vini rossi che, secondo gli ultimi dati, segnano un + 35% del totale esportato verso gli USA, grazie alla loro particolarità e all’interessante rapporto qualità/prezzo. Anche i nostri spumanti, con in testa Asti e Prosecco, stanno sensibilmente incrementando le proprie performance rispetto all’anno precedente”.