Sono stati una cinquantina i vini che ho avuto la fortuna di assaggiare lo scorso aprile: da nord a sud dell’Italia, con qualche puntata all’estero – in Francia e in Spagna -, degustati da sola, oppure nel corso di digital tasting oppure condivisi con amici per sentire anche le loro opinioni. Quelli che trovate qui di seguito sono i vini che hanno ricevuto i punteggi più alti e che sono indubbiamente quelli che mi hanno colpito di più.
Riesling Estate 2016 Hugel
La storia di Famille Hugel inizia nel 1639 quando a causa della Guerra dei Trent’anni, Hans-Ulrich Hugel decide di lasciare la Svizzera e di trasferirsi a Riquewhir in Alsazia, per dedicarsi alla produzione di vini. Da allora sono trascorsi 370 anni nel corso dei quali la dedizione alla viticoltura delle 13 generazioni Hugel, ha attivamente contribuito al successo enologico dell’intera Regione a livello mondiale. Da vigneti situati a Riquewihr nasce questo Riesling di Hugel particolarmente minerale. A naso spiccano note di lime, kiwi, e leggere nuances minerali, in bocca è ben strutturato, con un sorso fresco e secco. Vino pieno di carattere, qualche anno in cantina lo arricchirà di un’evoluzione interessante: ha infatti una capacità di invecchiamento tra gli 8 e i 12 anni. Perfetto come aperitivo, con ostriche, frutti di mare, pesce alla griglia, cucina orientale e formaggi erborinati.
Costa circa 25 euro
Gentil 2018 Hugel
Unico vino a non essere prodotto da singola varietà, GENTIL riporta in vita un’antica tradizione alsaziana secondo cui un vino creato da una miscela di uve nobili era chiamato “Gentil”, e da qui il nome. Piacevolmente secco, riunisce l’eleganza del Riesling, la ricchezza del Pinot Grigio, gli aromi fruttati di Gewürztraminer e Moscato e la freschezza di Pinot Bianco e Sylvaner. È il vino che vuole raccontare lo stile alsaziano, pensato per un consumo quotidiano di qualità, perfetto primo approccio a questa regione, ma anche per chi vuole provare qualcosa di nuovo. Le uve sono raccolte a mano e provengono da vigneti ricchi di argilla e calcare nella zona di Riquewihr. Il disciplinare per il Gentil è rigido: le varietà sono vinificate separatamente e solo dopo essere state classificate come AOC Alsazia, possono essere utilizzate per il blend. Ulteriore selezione viene fatta prima della messa in commercio quando una commissione esterna deve autorizzarne la messa in commercio. E’ fresco, aromatico, estremamente piacevole per un aperitivo o per piatti leggeri, insalate estive e, perché no, anche con prosciutto e melone.
Costa circa 12 euro
Vintage 2013 Pol Roger
Ottenuto dal blend tradizionale della Maison per questa tipologia, ossia 60% Pinot Nero e 40% Chardonnay, da 20 vigneti Grand e Premiers cru della Montagna de Reims e della Côte des Blancs. E’ prodotto in quantità limitata e ha riposato in cantina per 7 anni prima di essere sboccato e immesso sul mercato. Alla vista ha una seducente tonalità dorata pallida sostenuta da un vivido perlage, mentre al naso regala un bouquet complesso di mandorla, anacardi e piccoli frutti canditi ben amalgamati a fragranze minerali e floreali, ma anche pane tostato e pasticceria. In bocca è croccante, fresco, voluttuoso e cremoso, con un retrogusto intenso e molto persistente con accenti di fiori bianchi e una bella mineralità. Perfetto con la faraona, con crudità di crostacei e pesci al forno, ma anche un risotto ai frutti di mare.
Costa circa 80 euro
Vintage Rosé 2012 Pol Roger
Un rosé di grande classe e soddisfazione. Il Pol Roger Rose Vintage sce solo nelle migliori annate, prodotto a partire da un blend di 50% Pinot Noir e 35% Chardonnay da 20 Premier e Grands crus della Montagna di Reims e “Cote des Blancs”. Per ottenere le peculiari caratteristiche, un 15% di Pinot Noir è vinificato in rosso e viene aggiunto al blend prima della seconda fermentazione. Riposa circa 7 anni nelle cantine Pol Roger prima di essere immesso sul mercato. Il colore è lampone pallido con sottili riflessi ramati, con un perlage persistente. Profuma di frutta rossa e frutti di bosco, con una ricca profondità speziata, al palato ha una bella acidità, con note di fragola e sfumature di vaniglia, chiude con un finale di pompelmo rosa. Perfetto con salmone grigliato o sushi, ma anche formaggi di capra, prosciutto di Parma e Culatello di Zibello.
Costa circa 80 euro
Vino del Passo 2019 Lieselehof
L’uva è Solaris, uno dei vitigni Piwi (varietà ottenuta nel 1975 in Germania presso l’Istituto di Friburgo incrociando la varietà Merzling (Seyve Villard 5.276 x Riesling x Pinot Gris) con la varietà 6.493 Gm (Severa Zarya x Muscat Ottonel), di cui Werner Morandell è uno dei pionieri. E assaggiando questo vino si sente l’esperienza: i più scettici (come me) sui vini Piwi, dopo il primo sorso si ricrederanno. E’ toccato anche a me. Le vigne si trovano a 1.250 metri di altitudine, sul passo della Mendola, e per questo il vino si chiama Vino del Passo che ha molti punti in comune con lo Chardonnay. Al naso profuma di erbe aromatiche, camomilla, pesca bianca, ananas, limone, in bocca è minerale, con una bella e lieve nota acida, armonico e persistente. ndo una lunga persistenza.
Costa circa 50 euro
Rosso di Montalcino 2017 Cupano
Cupano, cantina di proprietà di Lionel Cousin (purtroppo recentemente scomparso), è nata dall’amore che lui e la moglie hanno provato immediatamente nei confronti delle terre di Montalcino nei primi anni ’70. Questo rosso di Montalcino nasce da sole uve di Sangiovese, effettua un lungo affinamento di 18 mesi in barrique di rovere francese, ed è famoso per aver ingannato molti durante alcune degustazioni alla cieca, venendo scambiato per un Brunello. Sicuramente è il miglior Rosso di Montalcino che io abbia mai bevuto, almeno per il mio palato e i miei gusti. Un grande vino che al naso regala intense note di prugna, ciliegie scure e amarene sotto spirito e sul finale arrivano note speziate e boisé.In bocca si ritrovano gli aromi dell’olfatto, in un insieme estremamente appagante, equilibrato, lunghissimo.
Costa circa 40 euro
Biserno Rosso 2017 Tenute di Biserno
Cabernet Franc, Merlot, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot sono le uve che concorrono a rendere grande questo Supertuscan firmato dal Re degli assemblaggi Michel Rolland. Il naso è complesso, con sfumature di ciliegie, mirtilli e prugne scure, pezie pepate e di chiodi di garofano, con una leggera nota di tabacco. Al palato è intenso, morbido, vellutato, con note di spezie e frutta nera, una balsamicità intrigante, un’avvolgenza appagante. Riposa per 15 mesi il barrique, per il 75% nuove e il resto già utilizzate, l’affinamento in bottiglia previsto prima della messa in vendita è di almeno un anno, ma sicuramente questa è una bottiglia che raggiunge la sua piena maturità espressiva dopo 4 o 5 anni dall’imbottigliamento. Abbiate pazienza.
Costa circa 130 euro
Calinverno Rosso Veronese Igt 2016 Montezovo
Di questo vino ve ne ho già parlato qui, ma ve lo ripropongo, semmai ve lo foste persi. E’ a tutti gli effetti un Amarone non Amarone, il mio vino del cuore tra quelli di Montezovo, perché quello con il carattere più originale e un rapporto qualità prezzo eccezionale. Nasce da un’intuizione di Diego Cottini che ha voluto valorizzare, sull’esperienza della Valpolicella, le uve della tenuta di Caprino Veronese (dislocate nell’anfiteatro morenico di Rivoli, creato dal ghiacciaio che ha creato il Lago di Garda e teatro della battaglia napoleonica): composto da Corvina, Corvinone, Rondinella e basse percentuali di Cabernet Sauvignon e Croatina, le uve vengono raccolte a inizio novembre, svolgendo quindi un’iper maturazione in pianta, resa possibile dalla naturale ventilazione della zona. Il nome calinverno deriva dal termine dialettale che idendifica la brina invernale, che si manifesta proprio nel periodo in cui vengono raccolte queste uve. A seconda delle stagioni le uve possono svolgere anche un piccolo appassimento in fruttaia, fino a perdere il 30% del loro peso. Calinverno passa 24 mesi in barrique e affina 6 mesi in bottiglia. Al naso e in bocca è intenso e seducente, con note erbacee di fieno e fiori essiccati che si intrecciano a sentori fruttati di lampone, mora e ciliegia sotto spirito. Al palato spiccano poi vaghi aromi di cioccolato e un finale di liquirizia. Ne vengono prodotte 40mila bottiglie. Ottimo rapporto qualità prezzo.
Costa circa 25 euro
Rosé Extra Brut Riserva Magnum 2014 Maso Martis
Solo versione magnum per questo millesimato di grande razza, 100% Pinot Nero e con un affinamento di 60 mesi sui propri lieviti. Il colore è rosato delicato e il perlage fine e persistente, al naso sprigiona profumi di piccola frutta a bacca rossa, lamponi, fragoline di bosco, ribes, con cenni di lievito in chiusura. In bocca è elegantissimo, fresco, minerale, con un finale lungo ed equilibrato all’arancia sanguinella. Ottimo rapporto qualità prezzo. Con una bistecca fiorentina vi farà sognare, ma anche con i ricci di mare.
Costa circa 65 euro
Rosso Igt 2015 Campo alla Sughera
Pieno e carnoso, è prodotto dalle migliori uve Petit Verdot (70%) e Cabernet Franc (30%) tutte rigorosamente raccolte a mano e lavorate delicatamente per preservarne le caratteristiche organolettiche. Due anni di affinamento in barrique di rovere seguono un ulteriore affinamento in bottiglia per 36 mesi: il risultato è un vino importante, premiato con alti punteggi dalla più importante critica internazionale, complesso, ampio, intenso, persistente e dotato di buona longevità.
Costa circa 50 euro
Montiano 2017 Cotarella
Ve lo ho già raccontato qui, ma ve lo riracconto, se siete prigri e non avete voglia di cliccare sul link 😉 . Montiano è uno dei grandi rossi d’Italia, dall’ottimo rapporto qualità prezzo. Al naso è diretto, con note di frutta rossa, spezie e sensazioni di vaniglia. Al palato è rotondo e morbido, elegante, di particolare godibilità e persistenza gustativa segnata da una certa dolcezza che trova armonia fra la parte fruttata e quella speziata. Un condensato di eleganza e virilità, avvolgente, intenso, carnoso. Un vino rosso nell’anima, un po’ come me.
Costa circa 50 euro
Brut Tradition Gran Cru Egly Ouriet
Con Egly Ouriet è difficile sbagliare, fin dall’etichetta “base”. Il Brut Tradition deriva da un blend di uve pinot nero e chardonnay, di cui circa il 50% sono vini di riserva. La fermentazione è spontanea senza lieviti aggiunti e per il 20% viene effettuata in legno. Il primo élevage sui lieviti dura circa un anno. Imbottigliamento senza filtrazione e liqueur d’expédition aggiunta in dosi quasi irrilevanti, pari a circa 3-4 g/l. Al naso profuma di frutta matura e fiori gialli, ma anche di agrumi e lievitati. In bocca conquista al primo sorso, con grande vigore e struttura, mineralità e rimandi sfloreali e agrumati. Bella armonia e persistenza.
Costa circa 80 euro
Rosa Dolce e Gabbana Donnafugata
Dopo l’esordio internazionale dello scorso anno, ecco la seconda annata di ROSA, il rosato nato dalla collaborazione tra Donnafugata e Dolce & Gabbana: due eccellenze del made in Italy che condividono l’amore incondizionato per la Sicilia e per i suoi valori di creatività e artigianalità. ROSA è il frutto della vendemmia 2020, ottenuto dal blend di uve Nerello Mascalese e Nocera, due vitigni a bacca nera tra i più rappresentativi della viticoltura siciliana. Al naso presenta un accattivante bouquet di gelsomino, fragoline e bergamotto, in bocca è elegante, fine, e ha l’inconfondibile mineralità del Nerello Mascalese dell’Etna. Una nota sul packaging, davvero molto bello, ispirato all’iconografia del carretto siciliano. Aperitivo perfetto, si abbina bene anche a tutto pasto, io lo preferisco con preparazioni a base di carne e melenzane.
Costa circa 27 euro
Pinot Bianco Barthenau Vigna San Michele 2019 Hofstatter
Grandissima classe questo Pinot Bianco che profuma di frutta a polpa gialla, miele, vaniglia e spezie dolci. In bocca è cremoso, morbido e avvolgente, caldo e strutturato, con un sorso equilibratissimo. Bevuto subito è perfetto, ma se avete voglia di stupirvi, dimenticatelo in cantina: è infatti un bianco che non ha paura del tempo, anzi. Assolutamente da provare, per non dimenticarvene più.
Costa circa 30 euro
Gaun Chardonnay 2019 Alois Lageder
Fresco e croccante, particolarmente gustoso, questo Chardonnay profuma di scorza di agrumi e frutta esotica, su tutti il mango, un tocco di mela Golden e nuances burrose e minerali. In bocca è rotondo, fresco, persistente, perfetto con con primi e secondi piatti di pesce oppure con carni bianche delicate. Un vino non troppo complesso ma elegante e raffinato.
Costa circa 17 euro
Maso Montalto 2017 Tenute Lunelli
Un Pinot Nero di grande classe e sicuramente ottime prospettive d’invecchiamento. Devo dire una piacevolissima sorpresa: al naso è complesso, con aromi di mirtillo, mora, liquirizia, garofano e spezie, in bocca è molto intenso, con tannini già integrati e buona persistenza con note speziate e fruttate.
Costa circa 28 euro
Brut Tradition Gran Cru Egly Ouriet…questo mi intriga dalla tua descrizione