Montiano: l’evoluzione di un vino raccontata in una verticale

La seconda annata del “nuovo” Montiano convince e seduce. Nuovo perché dall’annata 2016 il vino simbolo della famiglia Cotarella è realizzato da Pier Paolo Chiasso, enologo e marito di Dominga, una delle tre figlie di Riccardo Cotarella.

A partire dall’annata 2016, quindi,  è stata fatta un’ulteriore selezione delle uve Merlot, lavorando su lotti più piccoli, diminuendo la produzione del 30%, scegliendo solo le migliori barrique con stagionatura di 36 mesi invece che 24 per arricchire di maggiore finezza il vino.

«Il Montiano 2017 è figlio della volontà della famiglia Cotarella di rappresentare questo vino per quello che è, vale a dire la bandiera della nostra azienda vitivinicola. Un vino su cui abbiamo lavorato fin dagli anni ’90 e che ci ha portato a scoprire delle grandi doti di vocazione dei nostri territori e che nessuno prima aveva mai provato a scoprire e a valutare. Tanti studi, tante sperimentazioni, tanta selezione dei suoli e delle uve Merlot, tante selezioni e diversificazioni nelle tecnologie di cantina. Montiano 2017 rappresenta il compimento di percorsi lavorativi e passionali che tecnicamente sia io che mio genero Pier Paolo Chiasso, enologo anche lui, abbiamo riversato su questo vino ed è per questo che abbiamo grande orgoglio e soddisfazione nel presentarlo ad amici e a persone che crediamo possano apprezzarlo», ha spiegato Riccardo Cotarella.

«Montiano 17 è, pur nella diversità dell’annata, un proseguimento rispetto alla 2016, in termini di stile, personalità e volontà di esprimere frutto, verticalità, vivacità, ma anche complessità. Un vino più ricco ma ugualmente vibrante e rappresentativo del vitigno, del territorio e della nostra idea di Merlot», aggiunge Chiasso. La grafica e l’etichetta sono quelle innovative e nuove del 2016 di cui Enrica Cotarella è stata fautrice: dall’etichetta al tappo, dalla serigrafia della bottiglia alla carta velina personalizzata in cui viene avvolto, dal cofanetto di legno alla capsula innovativa e unica nel suo genere.

Prodotto bandiera della Falesco, acclamato sin dagli esordi come uno dei più grandi e innovativi rossi italiani, il Montiano nasce in una terra vulcanica, quella del Lazio, tra Montefiascone e Monterubiaglio, da un sogno di Riccardo Cotarella, che di rientro da un viaggio a Bordeaux nel 1988 sente il desiderio di creare un grande rosso laziale. Decide così di innestare uva a bacca rossa in un territorio dedicato da sempre a uva a bacca bianca, una decisione che si è confermata vincente.

Montiano 2015

Rosso rubino profondo. Al naso esprime belle e intense note di vaniglia, di piccoli frutti rossi, strati di confettura e di spezie dolci. Al palato è rotondo e morbido, elegante nei sapori, di particolare godibilità e persistenza gustativa, sul frutto.

Montiano 2016

Rosso rubino profondo, profuma di ribes, marasca, china e rabarbaro, cacao, erbe aromatiche e note balsamiche. Fruttato e morbido all’assaggio, denota un’ottima trama tannica e giusto equilibrio. Lungo finale speziato.

Montiano 2017

Al naso è diretto, con note di frutta rossa, spezie e sensazioni di vaniglia. Al palato è rotondo e morbido, elegante, di particolare godibilità e persistenza gustativa segnata da una certa dolcezza che trova armonia fra la parte fruttata e quella speziata. Un condensato di eleganza e virilità, avvolgente, intenso, carnoso. Un vino rosso nell’anima, un po’ come me.

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