Terme del Trentino. Una campagna di cui parlare


Queste immagini forse le avrete già viste sul Corriere della Sera o su altre testate nazionali su cui è stata pianificata la nuova campagna pubblicitaria (investimento complessivo 350mila euro) che la famosa e costosa agenzia Leo Burnett ha studiato per le Terme del Trentino, che per la prima volta nella storia sono riuscite a trovare un accordo e mettersi assieme per una comunicazione unitaria della proposta termale della regione. E già questa non è poca cosa.
La strategia che sta alla base della creatività della campagna parla, fanno sapere Apt e Trentino Spa,  si rivolge «a persone che necessitano di cure termali, prevalentemente di età superiore ai 45-50 anni o ai genitori di bambini affetti da specifiche patologie. I testimonial hanno un atteggiamento positivo, curioso, vitale. Sono persone consapevoli, che “non subiscono” la cura ma sono alla ricerca di un luogo adeguato da cui trarre massimi benefici rilassandosi in vacanza».

Sono assolutamente felice che il mio territorio abbia deciso di puntare i riflettori sul settore termale, perché in Trentino le fonti sono davvero benefiche e il contesto ambientale è meraviglioso. Quello che mi lascia perplessa, invece, è il claim delle pubblicità (le potete scaricare tutte qui sotto al link  “presentazione_terme”): un esempio su tutti, “Si stanno curando la psoriasi” associato a due persone glamour che ballano in vestito da sera… Non è un’immagine che a me risulta molto invogliante o piacevole … Pensare che quei due stanno stretti stretti con la psoriasi… (e poi, alle Terme di Comano, a cui si riferisce questo slogan e la relativa immagine, non sono a conoscenza di luoghi dove poter ballare fuori all’aperto, anche perchè anche d’estate fa freschino mica male…). E non mi piace nemmeno che in tutte le pubblicità studiate da Burnett per le terme trentine non si veda mai uno scorcio di paesaggio caratterizzante – le Dolomiti ad esempio? sono tutti campi stretti con le persone in primo piano, lo sfondo è pressoché nullo – o volti che siano italiani (se ci fate caso, sembrano tutti tedeschi o americani).

Mi sono confrontata con molti amici albergatori ed esperti di marketing e comunicazione e la loro sensazione è identica alla mia… Ma vorrei capire cosa ne pensate voi. Vi invogliano queste pubblicità? In cuor mio spero che la risposta sia sì, anche se io la penso diversamente.

presentazione_terme

Io le terme del Trentino le ho descritte così, sul numero di dicembre 2009 di Vie del Gusto… Ve ne incollo qui un estratto, come mio contributo alla promozione delle “mie” terme, a cui auguro un successo sempre più crescente.

Acque al veleno dalle straordinarie proprietà curative,  bagni d’erba, idromassaggi sotto la neve, aree relax con il caminetto accesso e vista mozzafiato sulle Dolomiti, le sue vette ed i suoi boschi. Benvenuti nelle terme del Trentino. Ecco gli indirizzi giusti per rigenerarsi, tra acque e massaggi, all’uva, alla mela, al ribes nigrum o alla patata, negli splenditi scenari delle Dolomiti, patrimonio naturale dell’umanità per l’Unesco.

Val di Fassa: benessere dal 1497

Le acque termali del “bagn da tof” di Alloch a Pozza di Fassa erano note fin dall’antichità (1493) e costituiscono l’unica sorgente solforosa del Trentino, da cui ne traeva spesso beneficio anche il principe vescovo di Trento, Odorico Trundsberg. Oggi la “casa del bagno” si chiama Terme Dolomia, dove si può godere delle stesse acque, la cui sorgente sgorga alla quota di 1.320 metri dalle rocce sedimentarie del Bellerophon del gruppo dei Monzoni. Solfuree, solfato calciche,  magnesiache, fluorate, le acque delle Terme Dolomia hanno innumerevoli doti terapeutiche, ottime in particolare per la cura dei problemi gastrointestinali, delle vie respiratorie, osteoarticolari, di insufficienza venosa e per la purificazione della pelle. Ma non manca nemmeno un centro benessere dove abbandonarsi ad esclusivi trattamenti idrotermali, speciali percorsi curativi e rilassanti bagni orientali.

Dove l’arsenico fa bene

A scoprirle fu, per puro caso, un gruppo di minatori nel Medioevo e a goderne, in passato, fu anche la corte asburgica di Francesco Giuseppe e della sua principessa Sissi. Le acque minerali delle stazione termali di Levico e Vetriolo, in Valsugana, uniche in Italia e rare in Europa, sgorgano a 1.582 metri di altezza dalle rocce dolomitiche e sono classificate come arsenicali-ferruginose per la presenza di arsenico e un elevato contenuto di ferro. Cosa si cura? Malattie dell’apparato respiratorio, dell’apparato locomotore, della pelle, ginecologiche, della tiroide, sindromi ansiose. I trattamenti offerti vanno dalla balneoterapia alle inalazioni e l’aerosol, mentre gli hotel della zona offrono strutture wellness e pacchetti benessere anche giornalieri, come il “Day Spa” dell’Hotel Sorriso di Levico (da 49 euro a 145 euro, informazioni allo 0461/707029 oppure sul sito www.benesseretrentino.it): sul lettino “Zero”, che ogni 40 secondi crea una leggerissima onda che lambisce il corpo, partendo dai piedi fino al collo e rifluendo indietro, vengono proposti trattamenti bio-aroma-energy, alpine con la metodologia del dottor Kneipp, al ribes nigrum, alla mela, al mirtillo, alla mandorla.

Le erbe di montagna ed i rimedi dei contadini

Garniga Terme, a due passi da Trento e dalla pittoresca Valle dei Laghi, può essere definita la regina delle erbe: per rendersene conto basta dare uno sguardo al giardino naturale che la circonda, fatto da innumerevoli erbe alpine riconosciute per le preziose proprietà mediche e terapeutiche. Questo mix di erbe medicamentose viene raccolto alle pendici del Monte Bondone e viene utilizzato dalle Terme di Garniga per i  “bagni d’erba”, trattamento termale da non confondersi con i bagni di fieno e che consiste in una vera e propria immersione in un letto d’erba fresca che, grazie a processi metabolici, raggiunge gradualmente una temperatura compresa tra i 50 e i 60 gradi ed è fficace nel trattamento di dolori a livello osteo-articolare e muscolare. Quello di Garniga è l’unico centro termale in Italia ad offrire questi trattamenti. Da pochi mesi, inoltre, è attivo anche un nuovissimo centro benessere, in cui poter godere dei massaggi alle erbe del Bondone, ma anche  di una luminosa piscina coperta con ampio idromassaggio per farvi cullare dall’armonia dell’acqua, della zona benessere con sauna, bagno turco e hammam, docce emozionali, e di una zona relax vasta e riservata con ampi spazi per riposare, ideata per chi vuole sentirsi bene e abbandonarsi ai piaceri del benessere. A due passi da qui, c’è un altro wellness per i cultori del benessere: si chiama “Le coccole” ed è la spa del nuovissimo Hotel Piccolo Principe di Lagolo, primo quattro stelle nella Valle dei Laghi (www.piccoloprincipehotel.it). Il punto di forza? I rimedi della tradizione contadina: ecco quindi che il trattamento per il viso alla patata consente di calmare e idratare le pelli sensibili e delicate; “Bacco e Venere” sfrutta invece i benefici e le proprietà dell’uva per ridare alla pelle una nuova luminosità; la sauna del contadino permette un effetto stimolante grazie all’inalazione delle essenze di erbe aromatiche diffuse nell’aria. I massaggi proposti, poi, sono un invito a provarli tutti. Con il massaggio “Farfalla” si punta al riequilibrio interiore, con lo “Stone massage” si punta sulle tecniche hawaiane e l’uso di pietre vulcaniche calde e fredde per decontrarre i muscoli e agire sul rinnovamento cellulare, ma le più accattivanti sono forse le proposte per trattamenti “lei&lui”. Si va da un romantico bagno a due con essenze tropicali oppure al sale e spezie al massaggio massaggio rilassante con speciali legni naturali. Il tutto in un’atmosfera calda e accogliente, in una struttura immersa un parco di secolari faggi e abeti che accoglie angoli di giardino giapponese e un raffinato giardino d’inverno.

A Comano per rigenerare la pelle

Tra il lago di Garda e le Dolomiti di Brenta, Comano è uno scrigno verdissimo che aspetta chi è in cerca di pace, tranquillità e bei paesaggi, ancora poco scalfiti dall’uomo e scampati al turismo di massa, dove riscoprire il piacere di una vacanza all’insegna di natura, silenzio, salute, benessere e tradizione.   Nota già agli antichi Romani, con una temperatura costante alla sorgente di 27°C (caratterizzata come bicarbonato, calcio magnesiaca), l’acqua delle Terme di Comano cura psoriasi, dermatiti, eczemi e le più diffuse forme allergiche della pelle. Uniche e più famose a poter vantare una specifica indicazione dermatologica, le acque di Comano si declinano anche in un centro wellness, dove al primo posto c’è la bellezza della pelle, in un elegante reparto dotato delle più moderne attrezzature. Grande attenzione anche alla cura della cellulite. Comano è anche una delle rare strutture termali in Italia attente ai bambini, per cui le acque di Comano sono ideali nella cura della dermatite atopica: “tutti insieme” è la parola d’ordine della località, che offre laboratori, escursioni e  gite a misura dei più piccoli e dei genitori.

Il borgo della salute

Così viene definito il complesso che ospita le Terme Val Rendena Fonte S.Antonio nel centro storico di Caderzone Terme. L’apertura al pubblico delle terme è avvenuta nel 2004, ma le prime citazioni storiche dell’acqua della fonte termale del paese risalgono al 1600.  Ideali per il trattamento delle vasculopatie periferiche, delle affezioni dermatologiche, delle affezioni osteoarticolari e delle patologie dell’apparato respiratorio, alle cure termali della Fonte S. Antonio sono state affiancate  altre  terapie, come la fototerapia, la magnetoterapia e la scleroterapia. A completamento, anche un centro estetico e massaggi. Entro la fine di quest’anno, inoltre, nel meraviglioso palazzo nobiliare Lodron-Bertelli aprirà i battenti anche nuovo centro wellness, dotato di sauna, bagno turco, piscine termali, cromoterapia, idromassaggi, doccia tropicale e tutto quanto non può mancare in un centro benessere all’avanguardia, ma anche un ristorante ed un hotel composto da 11 suite.

Dai benefici del ferro alle virtù della mela

In Val di Sole l’acqua è anche sinonimo di benessere, per le proprietà terapeutiche delle sorgenti che alimentano gli storici centri termali di Peio e di Rabbi, immersi nel paesaggio alpino protetto del Parco nazionale dello Stelvio. La famosa “acidula di Pejo” è un’ acqua mediominerale, bicarbonata, ferruginosa ad alto contenuto di anidride carbonica, da secoli consigliata per la cura delle gastriti e delle ulcere.
 L’elevato contenuto di Ferro la rende elettiva nelle anemie carenziali.
 In balneoterapia è impiegata nelle infiammazioni articolari ed in alcune affezioni della pelle. A questa antica fonte oggi se ne abbina anche una nuova, da cui sgorga un’ acqua minerale effervescente naturale, bicarbonato calcio-magnesiaca, litiaca e ferruginosa. Per le proprietà alcalinizzanti è utile nella prevenzione dei calcoli e dell’osteoporosi.
 La componente carbonica, durante l’immersione, stimola i vasi ed i capillari con incremento del flusso circolatorio periferico. Anche qui, non manca l’”Oasi del benessere”, composta da piscine ed idromassaggi, area saune e bagni di vapore, zona fitness e massaggi. Tra i centri wellness della zona, consigliato è quello del Pineta Hotels ( info allo 0463/536866, www.pinetahotels.it), immerso nella natura della vicina Val di Non. Con 8 euro ci si può tuffare in piscina (ce n’è una riservata anche ai bambini) e usufruire dell’attrezzatissima palestra, mentre con 15 euro è compreso anche il centro benessere: idromassaggio caldo, percorso Kneipp,  biosauna, bagno turco o a vapore nel “laconium”. Ma il cavallo di battaglia del centro è il menu beauty, oltre cinquanta proposte, tra trattamenti e massaggi , specializzate su una nuova filosofia di Nature Spa, ovvero l’utilizzo di cosmetici realizzati con i prodotti del territorio: burri vegetali con estratti di mele della Val di Non, massaggi al sambuco e maschere viso ai frutti di bosco.

Arriva il Garda Thermae Village

Sarò sicuramente una delle più grandi novità del 2010 per il turismo sul Lago di Garda. Per l’anno prossimo, infatti, è annunciata l’apertura del Garda Thermae Village, ad Arco, che sfrutterà la fonte Linfano, situata nei terreni che costituiranno il parco di Garda Thermae. L’acqua che vi sgorga proviene da una falda profonda, confinata e ben protetta, la cui ricarica avviene mediante un circuito che attraversa rocce calcaree e dolomitiche ed è classificabile come oligominerale, fredda, bicarbonato-calcio-magnesiaca, ricca in fluoro. Le peculiari caratteristiche chimico-fisiche e la purezza microbiologica fanno di quest’acqua un mezzo terapeutico termale che potrà essere impiegato sia per balneoterapia che per idropinoterapia. Poi, tre piscine (di cui una di acqua salata e una per i bimbi), un ampio ventaglio di saune, frigidarium, argillarium, docce emozionali, percorso kneipp, area beauty, sala fitness e, all’esterno, un parco con biolago dove camminare e rilassarsi, un percorso ciclabile collegato ai circuiti dell’Alto Garda e un’area giochi all’aperto per i bambini.


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Commenti

    • Angelo
    • 11 Maggio 2010

    Ma come? Un pezzo così completo senza un commento? Eccolo: l’omologazione rappresenta certamente uno dei maggiori pericoli cui vanno incontro le economie (turistico-salutistiche in questo caso, ma vale anche per i vini: vedi piano Pedron?)evolute di un territorio. L’Agenzia pubblicitaria “milanese” può anche far passare errori di questo tipo (internazionalizzando/banalizzando l’anima del Trentino)se paga la Provincia, ma se la campagna fosse stata finanziata al 50% dagli albergatori termali, credo che qualcuno avrebbe senz’altro suggerito un più deciso messaggio territoriale. Almeno lo spero, perchè dietro l’angolo c’è sempre il Nord e Sud Tirolo a farci ben altra concorrenza.

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