Auguri, amiche ed amici di GG, buona Unità d’Italia! Questa mattina, mentre ero ai fornelli per cucinare il pranzo di questo giorno di festa, mi sono persa a riflettere su Garibaldi e poi, irrimediabilmente, sono finita a pensare agli uomini garibaldini.
Irruenti e generosi, talvolta irriflessivi, impetuosi e discretamente amanti dell’improvvisazione. Sicuramente emozionanti. Quale vino abbinare a un maschio così? Onestamente, penso che qui ci voglia un bel Valcalepio rosso, prodotto che nasce dall’unione di due vitigni importanti: Merlot (dal 40% al 75%) e Cabernet Sauvignon (dal 25% al 60%) coltivati nelle migliori posizioni della fascia collinare bergamasca. L’invecchiamento consigliato è di sei mesi in botti di rovere e altri sei mesi in bottiglia.
Rosso rubino (che ricorda le camice dei garibaldini che furono, camice che sono state confezionate a Gandino, nella bergamasca, come di Bergamo è il Valcalepio), dal profumo etereo, intenso, asciutto, pieno e dai vaghi ricordi di amarena fa proprio al caso nostro: schietto ed essenziale come il vostro maschio garibaldino, che vi guarderà dritta negli occhi e probabilmente salterà i preliminari; persistente e caratteristico, verace, da vero macho italiano, non smetterà finché non vi sentirete perfettamente appagate.
E ricordate, il garibaldino va servito a temperatura ambiente: 18 gradi per il vino, almeno 23 gradi per l’uomo, così potrà mettersi comodo e mostrarvi i suoi bicipiti senza correre il rischio di avere quell’antiestetica pelle d’oca che sta bene solo a noi signorine.