Gli Amarone che gli altri non vi dicono

Trovarsi in mezzo a decide e decine di etichette di Amarone della Valpolicella è come trovarsi a un casting per una sfilata maschile di Intimissimi. Impossibile dire che qualcuno è brutto o mal fatto quindi la missione sta nel trovare quello più affascinante, che non necessariamente deve essere il più perfetto. 

Ad Anteprima Amarone 2019, i miei campioni di bellezza sono stati – alla fine – tre.

Al primo posto metto l’Amarone 2008 de Le Guaite di Noemi, guidata dalla Donna del vino più giovane d’Italia, Noemi Pizzighella appunto, classe 1994. La sua prima vendemmia? A 8 anni: «Me la ricordo ancora bene la mia prima vendemmia: i grappoli maturi sotto il sole, l’odore del mosto che fermentava, il religioso silenzio che regnava all’interno della barricaia».

Da allora il suo percorso era tracciato. I suoi vigneti sulle colline di Mezzane di sotto, si trovano fianco a fianco a quelli del celeberrimo Romano dal Forno, che – guarda caso – è «mentore e amico». E si sente. Noemi ha le idee chiare e si sentono tutte nel bicchiere. Il suo Amarone 2008 sa di ciliegie sotto spirito, spezie e di essenze mediterranee (forse menta, forse ginepro). Ha qualcosa di misterioso che conquista al primo sorso. Tenetela d’occhio, Noemi, se continua così farà tante belle cose. 

Il secondo posto nel mio cuore lo ha preso il Conte Gastone 2015 di  Massimago, storica azienda della Valpolicella il cui nome deriva da Maximum Agium, dal latino il massimo benessere. L’azienda è incastonata nella vallata di Mezzane, la zona più nascosta della Valpolicella. Appartiene alla famiglia Cracco (il cognome della madre di Camilla) dal 1883. Nel 2003 è stata rinnovata e valorizzata come Cantina e Wine Relais. Che Massimago sia fuori dagli schemi lo capite fin dall’etichetta. E questo Amarone loro stessi lo descrivono così: una giacca di velluto, una partita a pocker, profumo di menta incastrata tra i lacci delle scarpe e la luce del tramonto che illumina i volti.

What else?

Terza realtà che segnalo perché mi ha stupito per l’ottimo rapporto qualità prezzo è la cantina sociale di Valpantena. L’Amarone Torre del Falasco 2013 costa 20 euro e ha un rapporto qualità prezzo davvero incredibile. Della stessa azienda anche il Brolo dei Giusti, oggi disponibile nell’annata 2011, linea di punta rivolta alla ristorazione che viene prodotto solo nelle annate migliori e le 8000 bottiglie vengono tutte numerate a mano tramite serigrafia in modo da rimanere integre nel lungo affinamento che il vino può affrontare. 

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