Enosoap. Tra concordati preventivi e proposte di fallimento

Si sta trascinando, a suon di proposte frutto di forse poca riflessione, quella che ormai mi pare una soap opera enologica (vi ricordate Viti incrociate? quel tentantivo di soap trentina?) molto alla Beautiful. Si tratta solo di definire chi è Ridge, chi Brook, o Erick e Stefanie. Ieri, il gruppo di soci della Nuova La Vis ha proposto di far fallire la società, al fine di ridisegnarne un profilo più snello (liberandosi di Casa Girelli e altri asset) così da consentire ai soci di riacquistare le strutture necessarie per far ripartire la società con risorse limitate (4 milioni di euro). Il mondo cooperativo sta riflettendo, nel caso in cui le risorse assegnate a La Vis non fossero sufficienti, a ricorrere al concordato preventivo.

I “Forrester” enologici di casa nostra ancora tergiversano nel trovare una soluzione che possa porre finalmente concretezza alle tante parole che sono state fatte fino ad ora. E urge che questo accada, perché, continuo a dirlo e continuerò ancora per l‘importanza della questione, del vino trentino in giro si parla solo per tutto questo affaire… Mentre, per dire, l’Alto Adige gongola rafforzando la sua immagine di qualità, armonia, paese delle favole… Nemmeno le guide enologiche, come Gambero ed Espresso, ci verranno in aiuto, probabilmente ci affosseranno ancora di più. Quanto ci scommettere? Tra un mese, all’uscita di queste guide, ne riparleremo…

In attesa, poi, che qualcuno risponda a Bruno Dorigatti, consigliere trentino, vi incollo qui la sua interrogazione:

cons. Bruno Dorigatti

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA

(art. 155 del Regolamento interno del Consiglio)

interrogo la Giunta provinciale per conoscere:

Nel comparto vitivinicolo cooperativo trentino, dopo le pesanti difficoltà in cui sono incorse le Cantine di Avio e Nomi, ora la crisi si abbattuta  sulla Cooperativa di Lavis che è in estrema difficoltà nel trovare una via d’uscita  capace di risollevare  i destini dell’azienda appesantita da un debito che si aggira attorno ai 100 milioni di euro. La Giunta provinciale è ricorsa al commissariamento del gruppo La Vis nel tentativo di dare un futuro alla cantina sociale e alla sua base associativa. In questo pesante contesto, sembra quasi essere passata in seconda linea la situazione di Casa Girelli  acquisita dal gruppo  La Vis, assieme alle cantine Cesarini Sforza, a Basilica Cafaggio, a Tenuta Morin e a Maso Franch. Per dare un futuro al gruppo La Vis la Provincia è intervenuta con il commissariamento della stessa cantina e con l’attivazione, tramite Cooperfidi, di un fondo immobiliare, come azione di supporto all’azienda, ponendo sul “piatto” dell’operazione Maso Franch. In tutto questo contesto un pesante silenzio è calato sul futuro di Casa Girelli. Una SpA controllata al 69% da Ethica – al 100% di proprietà del gruppo La Vis – e il restante 31% di proprietà ISA. In una realtà che si configurata come una serie di scatole cinesi, ora si è appreso che i 3 componenti il CdA di Casa Girelli, pur in una situazione di crisi, lo scorso anno hanno ricevuto la bellezza di quasi 700 mila euro. Notizia che fa letteralmente a pugni con il destino dei 60 lavoratori che sembrano oramai essere considerati non più una risorsa, ma come peso di cui alleggerirsi. Si chiede pertanto alla Giunta provinciale  di sapere quali sono le linee d’intervento, all’interno della crisi del gruppo La Vis, per preservare i livelli occupazionali dei lavoratori di Casa Girelli e delle altre realtà produttive.

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Commenti

    • Descartes
    • 28 Settembre 2010

    Dubbi e Dintorni,
    vorrei valutare alcuni aspetti legati a questa soap-coop. Il riferimento è molto più azzeccato di quello che non si creda… Nessuno sa che l’ex Presidente Giacomoni è cognato del Direttore, il qual a sua volta è cognato del responsabile di tutti gli acquisti del gruppo… La Direzione di un gruppo da 100 milioni di euro di fatturato ed altrettanti di debiti era gestita in “famiglia”. Non so che ruolo ha avuto il CdA del gruppo in tutto questo ma non ci fa una bella figura!
    Ora la Cantina LA-Vis è stata commissariata x evitare che qualche banca ne richieda il fallimento e chi viene messo a gestire questo delicato momento/passaggio??? La medesima combriccola che ha causato tutto questo (se si è hai vertici si è comunque responsabili!!!)! E la politica li protegge in quanto ha paura che il sistema salti o che escano cose sconvenienti….e pure la cooperazione afferma che non c’è nulla di cui preoccuparsi…
    Perdonatemi ma in tutto questo io mi faccio venire molti ma molti dubbi!!!
    Spero tanto che qualcuno risponda a questo mio commento!

  1. Caro Descartes, non ho mica usato il termine enosoap a caso ;). Per il resto, credo cmq che fin che le cose non sono chiarite i vertici debbano restare per dare spiegazioni a chi è incaricato oggi del tutto, cioè Zanoni, non pensi? Altrimenti, se andassero via adesso non potrebbero più essere interpellabili…

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