E’ tutta veronese la cordata imprenditoriale che consentirà alla storica “Bottega del Vino” di Verona di tornare ad essere il tempio scaligero dell’enologia internazionale in cui hanno brindato da Berlusconi a Schroeder, da Pertini alla regina d’Olanda. Così, le famiglie dell’Amarone d’Arte (Allegrini, Begali, Brigaldara, Masi, Musella, Nicolis, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Venturini, Zenato) e la Riseria Ferron, riunite nella nuova società “Antica Bottega del vino srl” (rispettivamente al 60 e 40%) hanno acquistato il celebre locale, dopo la chiusura, causa controversia tra gli ex titolari, che ha causato il clamore generale – dagli imprenditori e produttori sentiti da WineNews al Ministro ed ex governatore del Veneto Galan – per il prestigio del marchio, il valore simbolico del locale e l’aspetto economico (2-3 milioni di euro l’anno di giro d’affari e un patrimonio in bottiglie di 4-5 milioni di euro). Grazie alla cordata, storica anch’essa, la riapertura nei prossimi due mesi. Bentornata Bottega del vino!
Bella notizia, twittata !
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Mi insegnerai a twittare!