Lo ha raccontato Olivier Krug lunedì scorso, durante l’anteprima di Clos du Mesnil 2004 – «In Champagne tutti hanno il sorriso quest’anno, la vendemmia è stata eccezionale» – e lo conferma anche il Comité Champagne: precocità, qualità, quantità, la vendemmia che termina in Champagne è decisamente fuori dalla norma.
Iniziata il 20 agosto nelle zone più precoci, la vendemmia 2018 è stata la quinta a svolgersi in agosto negli ultimi 15 anni. Dopo un inverno particolarmente piovoso, da aprile in Champagne si è registrato un soleggiamento e temperature ampiamente superiori alla media decennale. Grazie a questo clima eccezionale, il vigneto è evoluto rapidamente; la fioritura e la successiva maturazione hanno beneficiato di condizioni ideali e, al momento della vendemmia, i grappoli erano numerosi, con un perfetto stato sanitario e una ricchezza aromatica e di zuccheri ben al di sopra della media. La raccolta, obbligatoriamente manuale, si è svolta senza fretta e in un clima estivo, anche se le temperature del mattino sono state a volte piuttosto basse (0 °C a Reims il 26 agosto).
La resa commerciabile di 10.800 kg/ha sarà raggiunta in tutte le aree. Inoltre, questa magnifica raccolta permetterà a vigneron e maison di ricostituire la riserva interprofessionale (che consiste nel mettere da parte i vini nelle annate favorevoli), che consentirà di poter affrontare gli eventuali imprevisti climatici nei prossimi anni.
La qualità dei mosti è di buon auspicio per le future cuvée. Le degustazioni del prossimo inverno e primavera confermeranno le speranze di un millesimo eccezionale.