Chiarè anti-spriz

Nasce a Verona un nuovo aperitivo: si chiama Chiaré, è stato ideato a Bardolino, ma ha fatto il suo esordio nella città di Giulietta durante la tre giorni di Verona in Love, dal 12 al 14 febbraio, nel Loggiato in Love allestito sotto la Loggia di Frà Giocondo, in Piazza dei Signori. Tecnicamente, è uno “sparkling”, ossia un aperitivo con le bollicine. Viene realizzato direttamente nel bicchiere mettendo assieme Bardolino Chiaretto Spumante, sciroppo di sambuco, foglie di menta fresca, soda e ghiaccio abbondante.

Una fresca bevanda “pre dinner” che valorizza il colore rosa corallo della rara versione spumantizzata del Chiaretto bardolinese e i suoi caratteristici profumi fruttati (lampone, fragolina di bosco, ciliegia), floreali (accentuati dal sambuco) e speziati (esaltati dalla menta). Il tutto con una gradazione alcolica finale abbastanza contenuta: una tipica porzione da bar non arriva i 5 gradi di alcol.

A ideare il Chiaré per conto del Consorzio di tutela del Bardolino è stato Andrea Palmisano del Caffè Matteotti di Bardolino, con la regia di Mauro Sabaini del Caffè Centrale. Entrambi i barman appartengono alla De Gustibus, l’attiva associazione di ristoratori e baristi di Bardolino, e saranno una decina i locali soci del sodalizio che proporranno il Chiaré a Bardolino nei giorni successivi a Verona in Love: hanno infatti aderito il ristorante La Loggia Rambaldi, la paninoteca La Boa, l’osteria Strambino, e poi Mezzo Clubbing, Caffè Centrale, Caffè Matteotti, gelateria Cristallo, bar Ultimo, La Bottega del Vino, Yacht Bar, Club Pomme, osteria Franciscus e gelateria Miralago.

“Il Chiarè – spiega il presidente del Consorzio di tutela del Bardolino, Giorgio Tommasi – è un’idea nata per offrire un apporto inedito a Verona in Love, ma anche per ringraziare le quasi dodicimila persone che lo scorso anno passarono al nostro stand per assaggiare il Bardolino Chiaretto nella tradizionale versione ‘ferma’. Il Chiaretto sarà ancora protagonista di Verona in Love come regalo alle giovani coppie che saranno a Verona per scambiarsi la loro promessa d’amore, ma nella nostra postazione stavolta vogliamo proporre anche una curiosa interpretazione del nostro Chiaretto Spumante, una tipologia che sta incontrando crescente favore, anche se la produzione è ancora limitata a circa 300 mila bottiglie totali, contro i 10 milioni di bottiglie del Chiaretto tradizionale, vero e proprio leader nazionale nel settore dei vini rosati”.

Ma come si realizza il Chiaré? Rispondono Andrea Palmisano e Mauro Sabaini: “Per una porzione standard da 15 centilitri, occorrono ghiaccio abbondante, 6 centilitri di Bardolino Chiaretto Spumante, 1,5 centilitri di sciroppo di sambuco, 7,5 centilitri di soda e delle foglie di menta fresca. Il Chiaré si prepara direttamente nel bicchiere: si inserisce il ghiaccio, si versano lo sciroppo di sambuco e il Chiaretto Spumante, si aggiungono le foglie di menta e alla fine si unisce la soda, e l’aperitivo è già pronto”. Che col Chiaré sia pronta dunque anche la risposta veronese e gardesana all’imperante moda dello Spritz?

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Commenti

    • paolo
    • 18 Febbraio 2011

    praticamente la versione veronese dell’Hugo (prosecco, sambuco e menta) in commercio da una vita!!! che trovata!!!

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