Caroline Latrive, l’anima femminile di Ayala

Caroline Latrive è una delle – appena – 3 donne Chef de Cave di tutta la Champagne, è lei l’anima di Ayala, fondata nel 1860 da Edmond de Ayala che dalla Colombia si era trasferito nella regione della Champagne e più esattamente ad Aÿ.

Dal 31 gennaio 2005 la Maison appartiene alla Società Familiare Jacques Bollinger, ed è uno dei piccoli gioielli della Champagne. Con un’estensione vitata che supera gli ottanta ettari, Ayala è una della poche Maison a coprire il proprio fabbisogno utilizzando esclusivamente uve raccolte nei propri vigneti. E poi c’è Caroline, che aggiunge il suo stile a un prodotto sempre più accattivante.

Caroline, lo Chardonnay è il protagonista principale dei tuoi blend, ci spieghi quali sono le caratteristiche di questo vitigno che ti portano a preferirlo in modo così deciso?

Lo Chardonnay è effettivamente il vitigno più utilizzato da Ayala, ho un’affinità particolare per questo vigneto Chardonnay, trovo che sia il vitigno che risponda al meglio allo stile della Maison Ayala. E’ un vitigno misterioso all’inizio della sua vita e che si presenta in modo abbastanza chiuso, un po’ austero nei primi mesi di vinificazione e, quando gli si lascia il tempo di esprimersi col tempo, diventa di grande generosità aromatica e davvero molto nteressante nelle sue espressioni.

Lo stile dello Champagne sta cambiando? Ci sono delle tendenze di gusto nei consumatori da rilevare?

Oggi i consumatori si orientano verso Champagne molto più freschi, molto più piacevoli, ariosi, e credo che oggi Ayala risponda pienamente a questa richiesta.

Cosa distingue Ayala dalle altre Maison?

Ayala si differenzia per più punti: è già una ‘maison boutique’ dove tutto viene fatto in casa, e si ha un attenzione particolare, specificatamente sulla vinificazione molto precisa attraverso l’elaborazione dei vini: ogni vitigno viene fatto invecchiare in maniera integra dall’inizio della vendemmia fino alla scelta dell’assemblaggio, un’attenzione particolare volta a poter fare delle scelte molto precise nella composizione della cuvée. Ayala è una Maison che si differenzia per il suo stile attraverso la freschezza, dell’eleganza, la purezza, la precisione.

Perché ci sono così poche donne chef de cave in Champagne?

In effetti non ci sono molte Chef de cave in champagne, credo di poter dire che ci sono molte donne che lavorano in Champagne che non vengono messe sulla scena per parlare di Champagne e per fare lo champagne. A mia conoscenza siamo 3 donne chef de cave in champagne, è molto poco, ma è una situazione che si sta evolvendo. Oggi c’è un pensiero un po’ diverso sulla percezione dello Champagne: il mondo del vino è stato attribuito fino a pochi anni fa più agli uomini che alle donne, ma oggi le cose si stanno evolvento e trovo che il fatto di avermi scelta come chef de cave di Ayala riveli il lato molto contemporaneo della Maison.

I suoi abbinamenti preferiti Champagne-cibo?

I foodparing possibili sono numerosi e molto vari. Ce ne è una abbastanza evidente che ho in mente con le Blanc de Blancs 2012 è l’abbinamento con carpaccio di capasanta che per me offre la possibilità al Blanc de Blancs, soprattutto il 2012, di esprimersi pienamente e di lasciare ugualmente spazio alla capasanta. Le Perle de Ayala invece è perfetto con un Comté invecchiato per per 18 o 24 mesi.

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