Françoise Bedel è la grande dame del movimento biodinamico in Champagne e gestisce la piccola cantina a conduzione familiare nel primo comune sulla strada dello Champagne, a Crouttes sur Marne.
Da sempre devota al Pinot Meunier, Françoise ha decisi di inserirlo nei suoi uvaggi in percentuali insolite per questa zona. Tra i suoi fiori all’occhiello c’è Entre Ciel et Terre, tra cielo e terra, una cuvée molto versatile che cambia la prevalenza di Pinot Noir o Pinot Meunier a seconda dell’annata, e a cui si aggiunge sempre un tocco di Chardonnay. Ci spensano poi 5 anni sui lieviti ad affinarne l’anima.
Raramente Françoise produce millesimati, la sua filosofia infatti è quella di esaltare il terroir e non la singola annata. Entre ciel et terre è forse lo Champagne simbolo del suo stile che ambisce a produrre sempre vini di grandissima personalità e, ancor più, di elevata qualità.
Il colore di questo Champagne dal nome sognante e un po’ metafisico è giallo dorato brillante, e il perlage è molto fine. Fiori di acacia, frutta a polpa bianca e miele millefiori, agrumi: sono queste le note più distintive di questa etichetta di gran classe che mischia struttura a bevibilità con grande intelligenza, e ribadisce tutto il suo valore con un finale lunghissimo, che non si fa dimenticare.
Ps. Questa qui sotto è la vecchia etichetta di Entre ciel et terre… che a me piaceva molto più dell’attuale, ma tant’è…