Blocchi antismog? Sold out il Capodanno in agriturismo

In queste festività segnate dalla paura diattentati terroristici che mettono un freno ai viaggi all’estero, facendo partire solo due italiani su dieci, l’agriturismo, in controtendenza, fa il pieno di prenotazioni a Capodanno, segnando un +8%.

Tra il 31 dicembre e il 3 gennaio, le presenze stimate nelle strutture ricettive agricole supereranno le 700mila unità, tra chi sceglierà il soggiorno in campagna per 2-3 giorni e chi punterà sulle fattorie soltanto per il cenone dell’ultimo dell’anno o il pranzo del primo gennaio. È quanto afferma Turismo Verde, l’associazione agrituristica della Cia-Agricoltori italiani, che ha effettuato un monitoraggio su un campione di aziende associate sul territorio nazionale.

Le preoccupazioni legate all’allarme terrorismo, ma anche le temperature anomale e quasi primaverili con nevicate ridotte anche in alta quota, stanno ‘tagliando’ sia le vacanze oltreconfine sia la classica settimana bianca -spiega Turismo Verde- e chi decide di partire lo fa seguendo tre direttrici ben precise: località vicine, soggiorni brevi e prezzi accessibili. Tutti elementi che premiano la scelta dell’agriturismo, con un aumento previsto dell’8%, il più alto dall’inizio della crisi.

Complici i listini rimasti pressoché stabili con la possibilità di veri e propri pacchetti feste ma anche la voglia di respirare aria buona e pulita rispetto all’inquinamento record registrato in questi giorni in città, soprattutto nelle metropoli come Roma e Milano, praticamente chiuse per smog – osserva Turismo Verde Cia – la domanda di agriturismo cresce e già oggi quattro aziende su cinque dichiarano il tutto esaurito. In realtà, la tendenza positiva è già cominciata a Natale, ma il pienone sarà concentrato nel lungo fine settimana di Capodanno.

E a trascorrere la notte più lunga dell’anno nella tranquillità delle campagne – continua l’associazione agrituristica della Cia – ci saranno anche tantissimi giovani, in aumento del 10% sul 2014. Una scelta ben precisa, quindi, da parte degli under 40, sia sotto il profilo economico sia sotto quello ludico. Da una parte, infatti, gli agriturismo costano molto meno dei ristoranti, pur mantenendo in media buona la qualità dei cibi. Dall’altra, sono sempre di più i giovani che preferiscono passare il 31 dicembre a degustare prodotti enogastronomici tipici e tradizionali, con menu attenti al territorio e alla stagionalità, piuttosto che a partecipare a caotiche serate in piazza e per locali.

In Italia – ricorda Turismo Verde Cia – gli agriturismo toccano 21.744 unità, per un totale di 232.580 posti letto e 423.777 coperti a tavola.

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