“Natale è un momento magico di condivisione. E la condivisione è alla base della filosofia del vino. Nella maggior parte dei momenti che trascoriamo con le persone che amiamo abbiamo un calice di vino in mano. Regalare una bottiglia di vino è una promessa di condivisione”. A scriverlo è Fattoria Le Pupille (leggi la mia intervista a Elisabetta Geppetti qui) e devo dire che non avrei potuto esprimere meglio questo pensiero. Perché il vino, come dico sempre, è molto di più di una bevanda in un calice, ha un valore metaforico e metafisico che può assumere svariate declinazioni.
Chiudiamo gli occhi ed esprimiamo un desierio. Quali vini vorreste condividere questo Natale? Alcuni suggerimenti ve li ho già dati in questo post (wine list cheap and chic) e in questo (food and wine fuori dagli schemi), e ora non mi resta che parlarvi di quelle bottiglie made in Italy più blasonate, quelle che sono in cima alle wish list di tutti i wine lover, ma senza spendere una follia.
MASO MARTIS Madame Martis 2008
Questa è l’unica bollicina italiana che quest’anno ha messo d’accordo 4 principali guide italiane del settore (Gambero Rosso, Vitae, Veronelli ed Espresso). Del resto Madame Martis è una certezza, un Trentodoc che non scende a compromessi come una donna consapevole delle sue virtù. Cuvée di Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Meunier, l’annata 2008 è molto cremosa e avvolge con sentori di bergamotto, miele, mandorle e un avvolgente finale sapido.
Costa 80 euro e lo compri qui.
CA’ DEL BOSCO Annamaria Clementi 2010
Un’altra grande Signora per una grande bollicina dedicata alla mamma del fondatore di Ca’ del Bosco, Maurizio Zanella. Ed è il fiore all’occhiello della Franciacorta, ed il perché lo capite dal primo sorso (che è come il primo bacio). Pesca, albicocca, agrumi, miele e frutta candita, morbido, cremoso, in altre parole un’armonia e una raffinatezza, una complessità e una “spensieratezza”, che appagano tutti i sensi.
Cosa 100 euro e lo compri qui.
FERRARI Giulio Ferrari 2007
Giulio Ferrari è dedicato all’uomo che per primo (erano gli inizi del Novecento) ha portato in Italia, e precisamente in Trentino, il sogno di produrre un vino capace di confrontarsi con i migliori Champagne francesi. E ci è riuscito. Un’altra bollicina icona per eccellenza del metodo classico italiano, un fuoriclasse dal perlage finissimo e persistente, sentori esotici che si fondono con percezioni di cioccolato bianco e nocciola, spezie, miele. Grande complessità, che colpisce per eleganza e freschezza.
CASTELLO DI CIGOGNOLA Gian Marco e Letizia Moratti More Pas Dosé
Un posto magico per una bollicina raffinatissima dell’Oltrepò pavese, coinvolgente, rotonda, finissima, con le sue note predominanti di ibisco, tè nero, pasticceria, crosta di pane. Il Moratti Blanc de Noirs More Pas Dosé (20 euro) ha origine da una meticolosa selezione di vigneti di Pinot Nero e Meunier sulle dolci colline calcaree-argillose di Cigognola, in Oltrepò pavese. Gabriele Moratti e Gian Marco Baldi, ad dell’azienda, portano avanti la realtà di Castello di Cigognola con un ideale netto come il carattere del vitigno che ne fa bandiera: creare un vino emblema del terroir, anche grazie all’attento lavoro dell’enologo Emilio De Filippi, lombardo, vice presidente nazionale di Assoenologi, responsabile tecnico dell’azienda vitivinicola dei Moratti e stretto collaboratore di Riccardo Cotarella.
Costa 20 euro e lo compri qui.
BARONE PIZZINI Bagnadore 2012
Millesimato biologico di alto profilo e di grande complessità, vinificato in barrique e maturato sui lieviti in bottiglia per 60 mesi, questa perla di equibrio tra Pinot Nero e Chardonnay sa di fiori, cedro e limoni, e ha una non comune complessià sublimata dal non dosaggio.
Costa 38 euro e lo compri qui.
HADERBURG Pas Dosé 2014
Croccante, elegante, dritto. Chi mi segue sa che questo è uno dei non dosati italiani che preferisco, da sempre. E l’Alto Adige regala dei metodo classico di rara bontà, anche se non sono in molti a saperlo. Haderburg è stata sicuramente una delle prime cantine a crederci e questa etichetta è stata, ormai alcuni ann fa, il miglior spumante d’Italia per il Gambeo Rosso.
DUE UNICUM: LORENZ MARTINI Comitissa e CORONEA Coronea 2013
Le ho messe assieme queste due bollicine perchè sono accumunate dalla stessa peculiarità: sia quella di Lorenz Martini sia quella di Coronea sono piccole realtàche si concentrano interamente sulla produzione di un’unica etichetta. Per quanto riguada Lorenz Martini si tratta del Pas Dosé Riserva “Comitissa”, metodo classico altoatesino che fa 48 mesi sui lieviti (Pinot Bianco 40%, Chardonnay 30%, Pinot Nero 30% ) e che costruisce la sua alchimia su note fruttate, alternate a sensazioni più tostate e di pasticceria. Il Coronea Brut 2013 è il sogno messo in bottiglia della storia d’amore di due ragazzi franciacortini, di cui vi ho già racconrtato qui. Non lo sai spiegare, ma è una bollicina diversa, tanto capace di lasciare il segno quanto leggera e che non appesantisce. Il merito è il segreto produttivo che cerca la naturalità e la salubrità come primo obiettivo. Un’esperienza da cui non tornerete più indietro.
Il Comitissa costa 28 euro e lo compri qui.
Il Coronea costa 120 euro e lo comprate qui.
MEROTTO Grani di Nero Gran Cuvée Rosé Brut
Metodo Charmat, 100% Pinot Nero, questo è un rosé che sa davvero sorprendere per stile. Rosa lucente, spuma setosa, perlage fine, al naso si trovano profumi di piccoli frutti rossi, mentre in bocca è suadente, fresco e sapido, declinato in note di lampone, ribes e fragoline selvatiche. Un vino piacevolissimo, prodotto da uno dei più rinomati vigneron della Valdobbiadene, Merotto.
Costa 12 euro e lo compri qui.
MOSNEL Parosé 2014
Dall’unione tra l’austero Pinot Nero (70%) e l’esotica eleganza dello Chardonnay (30%), nasce uno dei vini rosé più buoni d’Italia, il Parosé di Mosnel, un Pad Dosé Rosé che affina sui liviti minimo 36 mesi nei locali delle seicentesche cantine dell’azienda. Sentori di ribes e fiori di montagna, poi di mandarino e melograno, note speziate sullo sfondo completano il ricco bouquet di questo vino dal colore inconfondibile.
Costa 40 euro e lo compri qui.
RONCO CALINO Radijan
Ronco Calino è una moderna e piccola cantina in Franciacorta. Paolo Radici, industriale bergamasco innamorato del vino, acquista la dimora franciacortina di Torbiato di Andro del celebre pianista Arturo Benedetti Michelangeli nel 1996 e ai piedi della villa vi costruisce la cantina nel 2000. Radijan è un’altro rosé della Franciacorta degno di nota, che sa di lampone acerbo, mirtillo rosso, alchechengi, corniola e amarena, di mele antiche e kumquat, e un tocco di mela verde.
Costa 20 euro e lo compri qui.
FATTORIA LE PUPILLE Saffredi 2017
Compie 30 anni con l’annata 2017 che è appena uscita sul mercato quest’icona del vino made in Maremma, un Supertuscan di carattere e stile aristocratico come la donna che anima Fattoria Le Pupille, Elisabetta Geppetti. Robusto, ricco e complesso, prodotto con taglio bordolese e affinato in barrique per 18 mesi, Saffredi ha untriganti sentori ampi e intensi di frutti di bosco, spezie ed erbe balsamiche emergono da una tessitura rotonda e vellutata, di grande equilibrio e persistenza.
Costa 85 euro e lo compri qui.
ARNALDO CAPRAI Spinning Beauty 2009
Spinning Beauty è il capostipite della linea Signature di Arnaldo Caprai, la massima espressione del Sagrantino che nasce dal più antico vigneto di selezione clonale Monte della Torre e dal cento per cento di uve Sagrantino, clone Cobra. Un vino ricco di personalità e fascino che si ispira ai grandi classici mondiali dai lunghissimi affinamenti: lasciato a maturare in barrique per 8 anni e almeno 8 mesi di affinamento in bottiglia, il risultato è un vino unico, straordinario, dal colore rosso rubino impenetrabile e dalla grande forza aromatica estremamente ampia, costellata di sentori di cioccolato, confetture di frutti di bosco neri e rossi e spezie dolci, sfaccettature balsamiche lignee, cenni di incenso e una densa componente tostata. Grintoso, caratteriale, caldo e fresco al contempo, persistente, Spinning Beauty è un’intuizione che ha guidato l’opera e la passione di un uomo alla ricerca continua della bellezza, filo conduttore (e per questo ritroviamo questo simbolo in etichetta, che omaggia anche le origini tessili della famiglia Caprai) invisibile ma inossidabile, che lega questa cantina all’identità.
Costa 250 euro e lo comprate qui.
ENDRIZZI Gran Masetto 2013
Una garanzia. Stappate questa bottiglia e metterete tutti d’accordo. A Natale si devono stamppare anche vini del cuore e questo è uno dei miei. Vinificato con un parziale appassimento delle uve Teroldego, in Trentino, seduce con la sua morbidezza e la calda avvolgenza di frutta matura, cioccolato e spezie dolci.
Costa 50 euro e lo comprate qui.
FIRRIATO Camelot 2014
Nasce da uve Cabernet Sauvignon e Merlot affinate per 9 mesi in barrique questo rosso siciliano dal bouquet epico e fiabesco che spazia da note di lamponi, ciliegie e mirtilli sino a sfumature di cannella, eucalipto, cacao e menta. Il sorso è corposo e intenso, vibrante e dinamico, di grande ricchezza.