Valfloriana | Trento | Fior di Bosco

Ci sono certe esperienze – a dire il vero non solo gastronomiche – che non hanno prezzo. Non sono cose che capitano spesso, però. Una di queste la potrete trovare all’agritur Fior di Bosco, a Valfloriana, struttura che offre cucina e ospitalità e che è gestita con grande passione ed attaccamento al territorio da Graziano Lozzer (presidente dell’associazione degli agriturismi trentini e anche sindaco di Valfloriana) e dalla moglie Isabella. È lei l’artista dei fornelli, la cuoca che sforna stupendi piatti sospesi tra tradizione e fantasia, creando un miscuglio alchemico di rusticità ed eleganza. Graziano da sempre si dedica all’allevamento ed alla valorizzazione del latte di malga: con le sue vacche grigio alpine produce, nel microscopico caseificio adiacente all’agritur, deliziosi formaggi, dal Nostrano d’inverno al Primo Fiore, dalle caciottelle aromatizzate alla ricotta. Ma poi ci sono anche  i salumi di Graziano: lo speck, il prosciutto affumicato, la luganega. Ed è proprio da questi che deve partire la vostra esperienza gastronomica: un bel tagliere, accompagnato dal tortel de patate e dal pane fatto in casa da Isabella. La proposta di antipasti, però, spazia anche in altri piatti tutti da provare, come il prosciutto affumicato di maiale con pere Kaiser e formaggio Nostrano e la pancetta affumicata con frittatina di porri. La pasta è tutta fatta in casa. Se i tagliolini speck e noci sono da provare, ancora di più lo sono gli strigoli con luganega e finferli (perfetti) ed i ravioli ripieni di formaggio e ricotta con burro e salvia (di un equilibrio raro). In carta c’è anche l’orzotto mantecato al Teroldego oppure le lasagnette allo speck. Tra i secondi, la grigliata è quasi tutta composta dalla carne della malga di Graziano ed è uno dei piatti che va per la maggiore. Io invece ho assaggiato il filetto di cervo con patate saltate (ottimo, come le patate prodotte dal padre di Graziano), il medaglione di manzo con finferli e formaggio (golosissimo), e il piatto unico alla trentina composto da craudi, canederli (della suocera, racconta Lozzer)  e spezzatino. Sarà stato per la simpatia del titolare, che ti racconta il menu facendoti venire l’acquolina in bocca, sarà perché ogni piatto era un sorpresa, fatto sta che mi sono avventurata anche in piccoli assaggi dei tanti dolci proposti, tutti ancora una volta da ricordare: tris di creme catalane (alle mele cotte, ai frutti di bosco e con zucchero di canna), crema di ricotta ai frutti di bosco, mousse al cioccolato, crostata di prugne e un interessantissimo semifreddo con grappa di pino mugo. Dicevo che esperienze come questa non hanno prezzo, ma è giusto anche che vi dica quanto andrete a spendere: 7 euro per gli antipasti, 7 euro per i primi, dai 12 ai 20 euro per i secondi (la grigliata va a 15 euro), 5 euro per i dolci. E vi verrà voglia di tornare più presto possibile, anche se Valfloriana non è proprio dietro l’angolo (una quarantina di chilometri da Trento, circa un’ora di strada). Dal 21 novembre, però, potrete trovare Graziano e Isa ai mercatini di Natale di Trento: cucineranno alcuni dei piatti che vi ho raccontato e se siete fortunati potrete incontrare anche Emil, il figlio adolescente, esperto nella realizzazione del burro da quando aveva sei anni.

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Commenti

    • maurizio
    • 22 Novembre 2012

    ….conosco Graziano e Isa da “una vita”..amo la cucina di Isa…..concordo con la tua recensione….adesso li aspettiamo al Mercatino…

  1. Esatto! così possiamo gustare qualcosa di loro senza fare un bel po’ di chilometri ;)))

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