Il turismo rurale a confronto con gli altri “turismi” si posiziona al terzo posto per notorietà sul web, questo è quanto emerge dal primo rapporto Nazionale dell’Osservatorio Turistico Rurale, una popolarità che si traduce in un trend crescente di domanda turistica che sceglie di trascorrere le vacanze nell’anima verde Italia.
Una tipologia di offerta turistica che mette al centro i territori e le comunità, che deve il suo successo alla capacità di racchiudere in sè l’Italia più autentica, riuscendo a rispondere in maniera efficace e innovativa a quanto i turisti oggi cercano in vacanza. Turismo rurale è infatti garanzia di vivere un’esperienza vera, ricercata oggi dal 70% dei turisti, ma allo stesso tempo consente di calarsi nella cultura (motivazione per il 52% dei viaggiatori) – dove per cultura si intende anche la (ri)scoperta di identità, tradizioni locali, riti e storia di piccole realtà rurali – e soprattutto vivere a pieno l’ambiente (desiderato dal 45% dei turisti) e i prodotti dell’enogastronomia locale (35%).
Il turismo rurale è quindi una grande opportunità per il 75% dei Comuni italiani (oltre 6.000) classificati in aree agricole e che oggi raccolgono il 61% dei posti letto nazionali. Tra le tipologie ricettive maggiormente diffuse spiccano naturalmente gli agriturismi con oltre 16.000 esercizi, pari all’87% del totale in Italia. Questi dati evidenziano la crescente consapevolezza dei territori sempre più impegnati ad implementare e migliorare l’offerta turistica rurale.
La presentazione completa dei dati dell’Osservatorio Turismo Rurale, a cura di SL&A Turismo e Territorio, avverrà domani 6 ottobre a UmbriaFiere in occasione della seconda edizione del Salone del Turismo Rurale Eco Natura. Il seminario, a partire dalle ore 10, è organizzato dalla Rete Turistica Rurale (RTR) e sarà condotto da Stefano Landi presidente di SL&A, che insieme agli altri esperti del settore presenteranno il Manuale del Turismo Rurale dialogando di esperienze di successo alla base del turismo rurale.