La lista di Ignazio Moser: meno moralismo e più food&winegasm

La frase ha fatto il giro del web, indignando migliaia di donne.

«Ho un diario da quando sono piccolo su cui segno le donne con cui sono stato e i voti da 1 a 10 per ognuna. Finora sono 163… Se le sc**i bene tornano tutte». A dirla è stato Ignazio Moser, il bel 25enne figlio del campione di ciclismo Francesco, in un momento di chiacchiere e confidenze con i coinquilini della Casa del Grande Fratello Vip.

Ogni giorno seguo Ignazio per il Corriere del Trentino, ho una rubrica in cui racconto le sue giornate all’interno della Casa. È toccato a me questo compito perché lo conosco e soprattutto conosco la sua realtà visto che il padre, una volta appesa la bicicletta al chiodo, è tornato all’attività storica di famiglia, la terra e la vigna, fondando la cantina omonima di cui Ignazio segue lo sviluppo commerciale.

Confesso di essere rimasta molto sorpresa delle reazioni indignate del pubblico femminile che, dopo neanche 24 ore che Ignazio aveva messo piede nella Casa più spiata d’Italia, lo aveva eletto a gran voce sex symbol indiscusso di questa seconda edizione del reality. I commenti delle fan spesso e volentieri non si posizionavano a un livello tanto lontano dalla lista di Moser, ma in quel caso, nessuno ha avuto nulla da ridire…

Allo stesso pubblico è bastato un mea culpa all’acqua di rose per tornare a idolatrare il bello di Trento e dimenticarsi della sua agendina in stile TripAdvisor (o forse sarebbe meglio dire SexAdvisor, vedi qui sotto una infografica trovata in rete…): perché in Italia si dimentica in fretta, e perché i belli vengono perdonati molto più facilmente e velocemente di tutti gli altri, ci avete mai fatto caso?

 

Mi sono stupita delle reazioni indignate delle fan per il semplice motivo che noi ragazze lo sappiamo da sempre che esiste questa categoria di «maschio alfa» seriale, e spesso è di quel genere di bellezza che alle femmine fa ribollire il sangue. Di quelli che fai fatica a resistergli, di quelli che hanno quella faccia da angelo con lo sguardo da diavolo, di quelli che ti stendono con un sorriso e sono anche simpatici. Di quelli che sanno di esserlo e hanno un ego che entra prima di loro in una stanza.

Lo sappiamo che esistono e sappiamo anche che la cosa più saggia da fare con quelli così è, se proprio ci si vuole togliere uno sfizio, divertirsi per una sera e il giorno dopo tanti saluti. Vietato lasciare il nostro numero scritto sul retro dello scontrino del guardaroba, aggiungerli su Facebook o diventare loro follower su Instagram. È come un barattolo di Nutella: ve lo siete concesse, ma oggi è un altro giorno ed è meglio che nascondiate le prove, facciate sparire tutti gli indizi, dimentichiate subito l’accaduto e… vi mettiate a dieta per qualche giorno.

Tutto questo non per giustificare un atteggiamento – quello del diario – che ritengo infantile (peccato di gioventù? cambierà crescendo?) e certamente poco di classe. Quello che voglio dire è che certi tipi di maschi lo capisci al primo sguardo di che razza sono e bisogna che la smettiamo di sognare che da ranocchi diventino principi grazie a un nostro bacio (proprio il nostro, il 164mo). I ranocchi vanno presi per tali e sicuramente sono buoni per farci «4 salti» (in padella e non).

Insomma, vorrei che fossimo più realistiche e certamente molto, molto meno moraliste. Perché, per dirla con Oscar Wilde

Lo scandalo è un pettegolezzo reso noioso dalla moralità. Un uomo che moralizza è di solito un ipocrita, e una donna che moralizza è invariabilmente scialba.

E ricordatevi che ci sono cose che possono dare le stesse, se non maggiori, soddisfazioni che passare una notte con uno “scrittore” di diari delle conquiste. Qualche idea? Eccola qui di seguito.

1 Regalarvi un foodgasm con una cena al Contraste di Matias Perdomo a Milano oppure al Dolomieu di Enrico Croatti a Madonna di Campiglio. Due giovani chef che sapranno davvero sorprendervi e, potrei scommetterci, anche ammaliarvi.


2 Stappare una bottiglia di Raboso del Piave (Gelsaia di Cecchetto o Notti di luna piena di Ca’ di Rajo), un rosso caldo, macho e avvolgente tutto da scoprire, tutt’altro che banale, forse uno dei rossi meno noti e più buoni d’Italia che penso vi potrà dare sorsi di intensi winegasm.


3 Aprire un barattolo di Nutella (vedi sopra), mettervi comode sul divano e fare una maratona tv di Magic Mike o del Trono di Spade.


4 Leggere tutto d’un fiato Tutta colpa di un Ruinart Rosé, il mio ultimo romanzo in cui non mancano nemmeno i «degustatori seriali».


5 Concedersi un po’ di piacere senza sensi di colpa (e senza il rischio di diventare un trofeo di caccia) con SONA, il sex toy di Lelo in uscita il prossimo 10 ottobre con tecnologia “Cruise Control”. SONA è abbinabile anche ai punti 2, 3 e 4 di cui sopra 😉 .

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