Top 10 aziende del vino italiane (per fatturato)

Pambianco Strategie di Impresa ha condotto una ricerca sull’andamento del settore vino. Ha analizzato i bilanci di un campione di 171 aziende che nel 2015 hanno fatturato complessivamente 6.218 milioni di euro.

La crescita è stata del 5,2% e l’ebitda del 10,4%.

Dalle 171 aziende sono state poi estratte quelle dell’alto di gamma. Sono 48 e nel 2015 hanno registrato un fatturato di 1.255 milioni di euro con una crescita del 7,8%. La quota di mercato di queste aziende top di gamma è del 20% (1.255 su 6.218). Le aziende di fascia media sono 123 e nel 2015 hanno registrato un fatturato di 4.962 milioni di euro, in crescita del 4,6%. Vedi Tab.1. La loro quota di mercato è dell’80% (4.962 su 6.218).

Se confrontiamo i fatturati delle due fasce notiamo che la crescita è stata superiore per l’alto di gamma (7,8% contro 4,6%). La differenza maggiore però sta nell’ebitda. Le aziende di fascia alta hanno registrato un ebitda del 23,1%, quelle di fascia media del 7,2%. Se poi prendiamo le prime 10 aziende per fatturato notiamo che l’ebitda di queste è ancora più alto (27,2%) rispetto a quello di tutte le aziende di fascia alta. Vedi Tab.2.

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Fuori dalla classifica delle top 10 dell’alto di gamma può essere degna di nota, vista la notorietà e qualità dei suoi prodotti, nonché il suo elevato ebitda (55,2%), il più alto in assoluto, la tenuta San Guido con il marchio Sassicaia che fattura 27 milioni di euro.

La riflessione che si può fare dall’osservazione di questi numeri è che la fascia in cui l’azienda opera è la vera discriminante per ottenere margini elevati. L’imperativo per le aziende sembra pertanto quello di andare gradualmente verso la fascia alta del mercato. L’operazione non è semplice.

La fascia alta però richiede prodotti di altissima qualità, una comunicazione mirata, una distribuzione internazionale, risorse finanziarie e una forte determinazione ad intraprendere un percorso di qualificazione dei prodotti della propria azienda. Non sempre queste possiedono tali requisiti. Un’opzione può essere quella di aprirsi all’ingresso in azienda di un partner che possa fornire risorse finanziarie e manager per costruire progetti di sviluppo più forti, oppure di inserirsi in un gruppo più grande che possa accelerarne lo sviluppo.

Il settore sta gradualmente andando in questa direzione. Operazioni di M&A sono già state effettuate e sicuramente aumenteranno nel prossimo futuro. Tra le operazioni avvenute nel 2016 possiamo citare Biondi Santi acquisita dal gruppo francese EPI, Sella&Mosca acquisita da Terra Moretti, Tenuta San Giorgio acquisita da ColleMassari e Canevel acquisita da Masi.

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