Sorpresa Lucente, conferme per Luce e Luce Brunello. Ecco le nuove annate di Tenuta Luce

Non ho ancora avuto modo di visitare Tenuta Luce, una delle proprietà della famiglia Frescobaldi, ma c’è chi mi racconta che è affascinante e suggestiva come i suoi vini che, se mi seguite da un po’, sapete bene che sono tra i miei rossi del cuore.

Tenuta Luce si trova  a sud-ovest di Montalcino, nel cuore del Parco Naturale della Val d’Orcia: un paesaggio rurale sapientemente ridisegnato dall’uomo, in epoca pre-Rinascimentale, all’insegna dell’estetica e dichiarato nel 2004 Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’ Unesco. È in questa terra straordinaria, ricca di biodiversità e storicamente nota per il suo vino di grande qualità, che si dispiegano i 249 ettari della Tenuta, fra ampie superfici boschive, uliveti e gli 88 ettari di vigneti. Da una filosofia e da un terroir irripetibili nascono Luce, Lucente, Luce Brunello e Lux Vitis, in un progetto virtuoso iniziato nei primi anni ’90 con l’obiettivo di ottenere la massima espressione di Montalcino in una chiave fortemente distintiva. La storia di Luce della Vite inizia negli anni ’90, quando due grandi figure della scena del vino internazionale decidono di unire le forze per dare vita a un sogno: Vittorio Frescobaldi, della storica famiglia Frescobaldi che da mille anni fa parte delle vicende della Toscana, e Robert Mondavi, figlio di immigrati italiani, patriarca e pioniere del wine making in California. L’ambizioso progetto, oggi guidato solo dai Frescobaldi, prende il nome dalla luce che dona la vita e riscalda le vigne, grazie alla quale tutta l’appassionante avventura del vino è possibile. Questo concetto permea tutta la filosofia della tenuta, fino ad arrivare al simbolo del sole raggiato che campeggia sulle etichette. Questo sole dorato con dodici raggi s’ispira al simbolo che si trova al centro dell’altare della basilica di Santo Spirito a Firenze, che fu costruita su un terreno donato, appunto, dalla famiglia Frescobaldi. L’obiettivo  era quello di creare a Montalcino un vino che andasse oltre i confini della tradizione, senza per questo rinnegarla, facendo tesoro delle esperienze di due famiglie storiche nel mondo del vino.

E così, a partire dal 1993, Luce fu. I vigneti di Tenuta Luce si trovano tra i 200 e i 430 m s.l.m. su tre tipologie di suoli: misto-argillosi, nelle parcelle più basse; sabbioso-scistosi, in quelle più alte;  sabbie gialle e arenarie nei terreni mediani. Il Merlot occupa una parte di rilievo nelle vigne della tenuta, coltivato nelle parcelle a predominanza misto-argillosa. Combinato al Sangiovese, il vitigno emblema della Toscana se non d’Italia, s dà vita al vino icona della cantina, il Luce. Fratello minore di questa cuvée, ma figlio dello stesso uvaggio e forse quello che nelle vecchie annate stupisce ancora di più, è il Lucente. Poi c’è il Luce Brunello, prodotto dagli 11 ettari della Tenuta Luce iscritti all’albo del Brunello di Montalcino.  

Nel 2005, il testimone è passato a Lamberto Frescobaldi, figlio di Vittorio. Oggi è lui a tenere il timone di Tenuta Luce e a dirigerne gli orientamenti produttivi, dalla vigna alla creazione dei blend di ogni annata. Un lavoro fondato sul rispetto della terra e delle persone, che porta a trasformare i frutti della vite in vini pregiati, che rispecchiano la bellezza del territorio da cui nascono.Con l’ultima acquisizione, nel 2016, Tenuta Luce si è dotata di una nuova Cantina, una struttura ipogea perfettamente integrata nella terra di Montalcino, al cui interno si trova Collezione Luce, che, come un’antica biblioteca, custodisce e racconta tutta la storia di Luce. Anche qui, come nei vigneti, i valori di Tenuta Luce guidano ogni scelta.

LUCENTE 2018

 L’outsider. Ha il fascino del giovane ragazzo di cui intravedi grandi potenzialità per il futuro: di quelli che sai già che a 40 anni avranno successo. Lucente non è il fratello minore del Luce, semplicemente  è un’altro fratello, più piccolo – da un lato – dall’altro pronto a sorprendere nella sfida con il tempo, dove acquista di complessità, mornidezza e suntiosità. Anche se già ora sduce e conquista per la  sua immediatezza espressiva, suoi profumi e aromi fragranti,. Profuma di piccoli frutti a bacca scura, ciliegia, prugna, note speziate e sfumature boisé.  Al palato è rotondo, avvolgente e morbido, con frutto succoso, maturo, trama tannica vellutata e una freschezza equilibrata. Ottimo abbinato ad arrosti di carni rosse o a grigliate miste. Da comprare e mettere in cantina, più tardi lo stapperete, più ne godrete.

Costa circa 25 euro

LUCE BRUNELLO 2016

Luce Brunello nasce come tributo alla terra di Montalcino e alla sua tradizione enologica. In particolare, sono le uve Sangiovese del vigneto Madonnino, perfetto per esposizione e tessitura del suolo, a essere destinate alla produzione di Luce Brunello, esprimendo appieno l’eleganza e la struttura del varietale. È in questa terra straordinaria, a sud-ovest di Montalcino, nel cuore del Parco Naturale della Val d’Orcia, che si dispiegano i 249 ettari di Tenuta Luce, fra ampie superfici boschive, uliveti e gli 88 ettari di vigneti di cui 11 sono iscritti all’albo della prestigiosa denominazione del Brunello di Montalcino.  Alla base della filosofia di Tenuta Luce c’è l’idea che il vino debba essere la più naturale espressione del luogo dove viene prodotto, oltre che delle caratteristiche specifiche delle uve da cui è ottenuto: il risultato di un perfetto equilibrio tra vitigno e terroir. Ogni intervento dell’uomo avviene in forma minimale e non invasiva, attraverso pratiche agricole in vigna, naturali e sostenibili, iscritte in un ambiente ricco di biodiversità, affinché le uve possano sviluppare le proprie peculiarità varietali ed esprimere l’essenza del territorio. È questo pensiero e questo agire che segnano la genesi di Luce Brunello, perfetta e sincera espressione dell’armonia con la propria terra di origine.

Rotondo, cremoso, con un’acidità tannica perfettamente integrata, note di ciliegia e sottonosco, acceni di tabacco, olive nere, spezie, menta, sia al naso sia in bocca. I tannini setosi si evolvono al palato, rivelandone l’eleganza e la complessità che conducono a un finale lungo e intenso. Il mio perfect pairing è con le tagliatelle al pomodoro oppure con frattaglie, carne alla griglia e arrosti.

Costa circa 110 euro

LUCE 2017

La star. Bottiglia meravigliosa, celebrativa dei 25 anni di questo vino, che presenta rispetto alle altre edizionim una frase impressa sulla bottiglia: “Qui c’è la memoria della vigna e del lavoro della terra, del sole e l’ascolto del tempo e del canto delle stagioni”. Una luce, una visione, un’anima composta da due elementi: il Sangiovese e il Merlot, l’eleganza e l’avvolgenza, il galestro e l’argilla, la tradizione di Montalcino e la personale interpretazione di questa terra. La resa per ettaro è di 33 ettolitri, bassissima, l’affinamento è di 24 mesi in barrique. Al naso sprigiona note di frutta rossa, una velata presenza d’incenso e di note speziate che danno al vino una straordinaria complessità; al gusto si ritrova la stessa struttura del naso, con un corpo aromatico sostenuto da un’elegante trama tannica che conferisce al vino grande enfasi. Anche in questo caso compratela ma non bevetela ora (oppure, una ora e una dimenticatela in cantina per 10 anni almeno), vi regalerà ancora più emozioni.

Costa circa 100 euro

 

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