Sfogliando l’ultimo numero de L’Unione, mi sono imbattuta in un articolo che parla di un nuovo portale sui prodotti tipici tradizionali trentini. Si chiama Sentiladifferenza.
Incuriosita, sono andata a vedere di che si trattava e, a mio malgrado, devo rilevare alcune cose.
Leggendo nell’articolo, vedo che l’iniziativa “promossa dal mondo della Cooperazione trentina e dall’assessore Tiziano Mellarini, con il supporto attivo dell’associazione guidata da Giovanni Bort, l’Unat, […] vuole essere anche un segno distintivo di tipicità, rigoroso e trasparente nei confronti sia dei consumatori, sia degli oltre 30 milioni di turisti che ogni anno visitano il trentino e che avranno così a disposizione uno strumento per identificare ed eventualmente scegliere prodotti tipici locali”.
Allora mi metto nei panni del consumatore e vado a cliccare sopra le cose che mi interessano… Sezione video. Primo filmato titolato “TRENTINO: 10 BUONI MOTIVI PER UTILIZZARE E CONSUMARE PRODOTTI TIPICI TRENTINI”. Leggo poi il testo che segue e che recita: “Quante volte abbiamo sentito dire: sinergia tra la promozione turistica del Trentino e quella dell’Agricoltura? Spesso però ci si limita a puntare il dito sulle cose che possono essere migliorate senza però individuare nella stessa maniera le eventuali e possibili soluzioni che si potrebbero instaurare per fare in modo che questo cammino di miglioramento venga intrapreso”. Scusa, ma dei nostri problemi di fare rete, al consumatore finale cosa interessa? E, soprattutto, un “estraneo” consumatore, quando legge questa cosa che impressione potrebbe avere del Trentino?!
Poi vai sui prodotti e appena ti si apre la pagina trovi: “I prodotti tipici individuati all’interno del paniere dovranno essere ben visibili all’interno delle strutture coinvolte. Ciò si può ottenere attraverso strumenti facili da usare e da personalizzare (a puro titolo di esempio: cavalierini per le colazioni, presenza nell’ultima pagina del menù delle indicazioni sui prodotti utilizzati e sui produttori locali, ecc.). Al contempo, per favorire un circolo virtuoso, potrebbe essere parallelamente fornita l’indicazione dei punti vendita di prodotti tipici che si trovano nelle vicinanze della struttura, dal negozio specializzato sino al supermercato”. Il mio commento è identico a quello precedente. Questo è un portale per i consumatori finali oppure per gli addetti ai lavori? Mi pare chiaro che insieme le due cose non possano convivere… Te lo insegneranno alla seconda lezione del master di marketing…
Clicco suilla sezione a destra, denominata “Vino Trento Doc” (vino? Sì, è vino, ma chiamiamolo spumante, almeno si sa già di ciò che si sta parlando). Incipit della descrizione, direi apoteosi di banalità e, notate bene, se si si capisce di che vino si parla. Un consumatore poco avvezzo capisce, secondo voi che si parla di spumante? Perché dire metodo classico non è scontato che tutti lo capiscano, e bollicine potrebbero far riferimento a un vino mosso, giacché il titolo della sezione è appunto “vino”… Questo l’incipit della pagina:
“Leggero come il volo di un aliante, accattivante come una melodia, seducente come le meravigliose Dolomiti. Tutto questo è TRENTO DOC, una cascata di bollicine che dal Trentino parte irresistibile e festosa alla conquista del gusto…
TRENTO DOC metodo classico racchiude in sé la luce buona delle cose nuove ma anche la forza della tradizione. Un ricercato contrasto, un mondo a parte, che si distingue, una magia prodigiosa da versare direttamente nel calice.
TRENTO DOC è ambasciatore di eleganza che sorprende con la sua allegria, le spiccate note floreali, la modernità del gusto.Fragranze uniche che coinvolgono e seducono. Un’occasione quotidiana di festa, una piacevolezza che colma le giornate di brio e di serenità.
Perdersi nei riflessi d’oro e ammirare il fitto perlage è solo il preludio: quello di TRENTODOC è un abbraccio delicato. Un gusto nuovo, con fragranze che solo la terra trentina può regalare”.
Altro pensierino. Quando uno beve uno champagne vuole sentirsi su un aliante o su un jet privato?
Mi fermo qui. Gustatevi la grafica modernissima e fateci un giro. Poi mi direte che ne pensate.
Non so se ci crederai, ma la “descrizione” del TrentoDOC è stata presa dal sito ufficiale (trentodoc.com), pari pari!
Geisha…. se continui così.. mi rubi il mestiere…. e soprattutto finirai per diventarmi simpaticissima…!
🙂
… purtroppo so anche chi l’ha scritta…
Pingback: Rassegna stampa Le Millebolleblog | Wine-Italy blog