Ieri ho preso parte all’anteprima dell’annata 2016 di Sanctissimus il super Pinot Bianco di Kellerei St. Pauls – Cantina Produttori San Paolo, prodotto da un ettaro di vigne ultracentenarie datate 1899 (uno dei vigneti più antichi dell’Alto Adige) e posizionate su una collina impervia e di rara bellezza, dove tutto il lavoro deve essere fatto a mano in condizioni estreme se non eroiche. La resa a ettaro è di 45 dt/ha.
Sanctissimus poi fermenta in anfora e quindi affina in botte grande di quercia di Appiano. Sono 3mila bottiglie di un vino che ha il pregio di aver cercato di valorizzare al massimo un patrimonio e il lavoro viticolo che, altrimenti, sarebbe andato perso. Questo credo sia il valore più grande che possa avere una coop.
2016 ha appena ricevuto 95+ da Parker. Profuma dei meleti che circondano il vigneto, di salvia e fiori bianchi. Ha un corpo tonico ma non esageratamente dirompente, minerale, citrico e bilanciatamente cremoso.
E poi ho scoperto , il metodo classico di St. Pauls , 100% Chardonnay, 6 anni sui lieviti, affinamento nei bunker dell’epoca fascista dove la temperatura è costante tutto l’anno a 11 ºC e anche l’umidità è ottimale. Il remuage delle 20.000 bottiglie avviene a mano. È un Brut complesso ma estremamente bevibile. Costa 20 euro, ottimo rapporto qualità prezzo.