Oggi per me niente mimose. Vi prego, niente mimose oggi. C’è qualcosa d’altro di tondo, soffice, giallo, profumato, intenso, che preferisco di gran lunga… Bollicine!!!
Giornalisticamente parlando, invece, ecco un po’ di dati. Si preannuncia una Festa della Donna in tono minore quella di quest’anno. Secondo l’Adoc presenze in calo del 30% nei ristoranti nonostante i menu siano scesi del 15% rispetto allo scorso anno. “I ristoranti propongono menu a costi inferiori del 15% rispetto allo scorso anno, ma le presenze calano del 30% – dichiara Carlo Pileri, presidente dell’Adoc – chi vorrà festeggiare potrà spendere fino a 30 euro contro i 35 euro del 2011. Se la cena è accompagnata da uno spettacolo il conto sale di circa 10-15 euro”.
Solo il 40% degli italiani sceglierà di festeggiare al ristorante, contro il 70% dello scorso anno. Il 10% festeggerà con una cena a casa, il 25% andrà al cinema o al teatro. Il restante 30% invece non festeggerà neanche, il carovita ha vinto.
“Per quanto riguarda le mimose – prosegue Pileri – le vendite caleranno del 15%, anche a causa di un lieve incremento dei prezzi pari al 2% in più dello scorso anno. La maggior parte degli italiani acquisterà i mazzetti agli incroci piuttosto che dai fiorai, dove il fiore simbolo della Festa costa di più. Ad ogni modo consigliamo a chi vuole acquistare i fiori di non aspettare l’ultimo giorno, dato che è alta la possibilità di un’impennata dei prezzi a ridosso della festa. Un singolo mazzetto di mimose comprato l’8 marzo può arrivare a costare anche 10 euro”.
Come facciano quelli dell’Adoc ad avere dati così precisi addirittura prima dell’8 marzo è un vero mistero.