Nana in spagnolo significa ninna nanna ed è proprio a Granada che lo chef italianissimo Michele Gilebbi ascolta i versi di Nana de Sevilla del poeta Federico García Lorca ed è sempre lì, nel cuore della Sierra Nevada, che ha l’intuizione di creare Patatas Nana, rilevando una vecchia friggitoria e trasformandola pian piano in quello che oggi è il laboratorio artigianale dove vengono prodotte le patatine. Ma la storia non si ferma in Spagna e arriva direttamente nelle Marche, a Senigallia, città dove lo chef vive e lavora e dove incontra Francesco Mazzaferri, commerciale del settore food. Un giorno per caso Francesco assaggia Patatas Nana, una vera e propria folgorazione, una riscoperta del sapore autentico della patatina e da lì la decisione, insieme a Michele, di puntare tutto su Patatas Nana e di voler contagiare tutti con la loro bontà.
Patatas Nana è una patatina in busta che unisce la lavorazione artigianale all’utilizzo di soli tre ingredienti senza conservanti e aromi. L’indice di garanzia è la breve scadenza, che non può superare i 5 mesi, per degustare una patatina come appena fritta.
Un’idea semplice ma rivoluzionaria basata sul concetto di sottrazione: non aggiungere gusti artificiali, ma proporre l’essenza della patata nella sua purezza e integrità e poi dare la possibilità di arricchire Patatas Nana secondo il proprio gusto e la propria creatività, sperimentando abbinamenti e nuove ricette, consigliate anche dallo chef (le trovate tutte qui https://www.patatasnana.com/patatas-ricette/). Patatas Nana vogliono rivoluzionare anche il concetto di aperitivo, proponendo una patatina che può essere degustata semplicemente aprendo il sacchetto o, come consiglia lo chef Gilebbi, riscaldandole in forno a 180° per riportarle alla temperatura di servizio. Non solo, Patatas Nana possono essere abbinate a tante ricette diverse: con alici del Mar Cantabrico marinate in aceto o con lime e pepe nero, e ancora con succo di pompelmo o con polipo e rosmarino oppure componendole in tante altre ricette da scoprire e inventare.
Patatas Nana sono già diventate le patite dei gourmet. Sono realizzate con patate di sola varietà Agria, coltivate in Spagna secondo la tradizione nella zona della Vega Granadina e irrigate dall’acqua incontaminata del rio Dúrcal, che nasce sulla Sierra Nevada, e che gli conferisce un sapore unico. Le patate vengono raccolte e conservate sotto terra al buio per mantenere intatte tutte le proprietà organolettiche che gli conferiscono il loro gusto originale. Poi sono lavate, leggermente pelate e tagliate a fettine, prima di essere fritte in olio di girasole puro – il migliore poiché insapore – a 155 ºC. Vengono scolate, asciugate, lasciate raffreddare a temperatura ambiente e salate a mano con puro sale fino marino. Sono infine imbustate con macchinari di ultima generazione che garantiscono l’originale sapore del prodotto senza aggiunta di gas conservanti.
Le potete anche acquistare online – https://www.patatasnana.com/negozio/ – dove trovate anche il formato glacette, perfetto per noi wine lover.
Il vino giusto? Qualsiasi bollicina abbiate voglia di stappare per il vostro aperitivo, io le ho provate assieme a qualche ostrica con il luminoso Franciacorta Satén de I Barisei, dai bei sentori di pasticceria, pasta sfoglia, papaya e melone bianco, mentre in bocca è cremoso e appagante.