Nescafè compie 75 anni. Ripercorriamo la storia di un prodotto che vende 5.500 tazze al secondo

Immagini storiche Nescafé_75°Anniversario (10)

Una delle bevande più amate al mondo con le sue 5.500 tazze consumate ogni secondo, presente in oltre 180 paesi, è dal 1938 simbolo di avanguardia, innovazione e di un vero e proprio stile di vita. Ha costruito nel tempo una generazione metropolitana sempre più numerosa e composita che, attraverso il semplice gesto del sorseggiare lentamente il caffè nella mitica Red Mug – la tazza più famosa al mondo – si è reso emblema di un differente modo di pensare: di chi ama esprimere la propria creatività ed è sempre alla ricerca di nuovi stimoli.

Nescafé compie 75 anni e nel corso di tutta la sua storia è riuscito a rinnovarsi costantemente passando attraverso le mode e le diverse tendenze senza mai offuscare la sua essenza e mantenendosi sempre “vivo” e moderno, sapendo interpretare e soddisfare al meglio i gusti dei suoi consumatori. Ed è alla geniale intuizione del chimico della Nestlé, Max Morgenthaler, che si deve l’invenzione del celebre caffè solubile tanto amato al mondo.

Nei primi anni ‘30 dopo il crollo di Wall Street e dei prezzi del caffè, gli industriali brasiliani si ritrovano a dover fronteggiare un’eccedenza di produzione di caffè e sono costretti a bruciarne milioni di tonnellate. Il governo brasiliano, per preservarlo, decide allora di trovare una soluzione e si rivolge alla Nestlé che messa di fronte al problema dell’eccedenza di caffè pensa di solubilizzarlo. Dopo sette anni di ricerche, esperimenti e tentativi, Max Morgenthaler trova la soluzione: nasce così Nescafé, il primo caffè solubile al mondo.

Nell’aprile del 1938 Nescafé comincia a essere prodotto in Svizzera, dove la Nestlé imposta una grande linea di produzione e di estrazione dei chicchi di caffè “spray drying” nello stabilimento di Orbe. Nel giro di un anno il marchio viene distribuito in Francia, nel Regno Unito e negli Stati Uniti, e già nell’aprile del 1940 Nescafé è disponibile in 30 paesi del mondo. È proprio la sua rapida distribuzione negli Stati Uniti a essere essenziale per il suo successo. Infatti, quando nel 1942 l’esercito americano comincia a intervenire in tutto il mondo, i responsabili di Nescafé dislocati negli USA fanno in modo che il loro prodotto, così facile da preparare, entri a far parte della razione quotidiana del soldato americano, la famosa “Razione K”.

La diffusione di Nescafé sulle tavole di tutta la popolazione avviene già negli anni del dopoguerra, Nescafé riconosce immediatamente nella televisione un potente mezzo di comunicazione e, grazie alla pubblicità, diventa in poco tempo la base della colazione di milioni di persone, un prodotto di ampio utilizzo nel mondo, con oltre 170 miliardi di tazze consumate in un anno. Nel 1952 viene eliminato lo zucchero e Nescafé diventa caffè al 100% e due anni dopo, nel 1954, viene lanciato il decaffeinato che ottiene subito grandissimo successo.  Nel 1965 Nescafé fa un importante passo avanti con il lancio del primo caffè liofilizzato in Europa, il Gold Blend, ma sono gli anni ’’80 a essere decisivi in quanto Nescafé lancia altre e innovative miscele di caffè “ready to drink” e diversi caffè solubili aromatizzati. Grazie a Nescafé la domanda non è più «Vuoi un caffè?», ma diventa «Quale caffè vuoi?» a testimonianza di quanto sia un brand che offre ai suoi consumatori una gamma variegata e ricca di gusti particolari.

 

Nel 1991 il gruppo rock statunitense R.E.M cita Nescafé nella celebre canzone The Sidewinder Sleeps Tonite: «Oggi ho bisogno di qualcosa di più sostanzioso, del Nescafé, un dolce, una stella cadente, o una favola del Dottor Seuss», mentre nel celebre film di Robert Moore “Invito a cena con delitto” nel dialogo tra i due protagonisti in un bar, ancora Nescafé : «Mi dispiace signore, qui abbiamo solo Nescafé»: dimostrazione della diffusione capillare ormai acquisita dal brand. Oggi si calcola che ogni secondo nel mondo vengano bevute 5.500 tazze di Nescafé.

In Italia il successo di Nescafé inizia a cavallo tra gli anni ‘80 e gli anni ‘90, non appena si inizia davvero ad apprezzare il caffè lungo e si indebolisce la percezione di tutti quei fedelissimi italiani convinti che solo l’espresso sia il vero caffè. Ispirati e affascinati dalle tendenze americane, sono soprattutto i giovani a lasciarsi “sedurre” dal rito del caffè lungo da gustare lentamente nell’ormai mitica Red Mug, ricercata e desiderata non solo perché icona di un brand, ma soprattutto perché simbolo di uno stile di vita. E, legandosi sempre al “sogno americano”, ai primi degli anni ‘90 Nescafé continua il suo percorso in ascesa introducendo in Italia l’abitudine d’oltreoceano più rivoluzionaria e modaiola: il brunch. Simbolo di convivialità e leggerezza, il brunch esattamente come Nescafé, rappresenta la possibilità di ritagliarsi un po’ di tempo libero da costrizioni, il gusto di rallentare, sovvertire le regole, concedendosi al piacere della condivisione.

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