Silvia Radaelli ha 25 anni, un cappello da chef e tanti muscoli. Sì, perché Silvia è una pasticcera, ma è anche una culturista, due passioni che, almeno all’apparenza, non sembrano andare d’accordo. In verità una quadra, Silvia, l’ha trovata: i suoi dolci, infatti, hanno sapori insoliti, utilizzano ingredienti poco usuali e non sono particolarmente zuccherati, anzi, il sale ha un ruolo fondamentale nelle sue ricette. Un esempio? La mousse di capra con rapa marinata, polline e noci.
I suoi dolci li potete assaggiare da Hygge, bistrot milanese dall’anima nordeuropea il cui nome deriva da un termine danese intraducibile in italiano, che sa di buono, di comfort e di convivialità. Quello che viene proposto è un menu svincolato dalla rigida separazione tra primi e secondi piatti, che si sviluppa attraverso un susseguirsi di pietanze tra le quali l’ospite si muove liberamente, scegliendo ciò che preferisce.
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