Amiche e Amici di GG, voi probabilmente già la conoscevate, io no. Ma ora che l’ho conosciuta non la lascerà mai più. Sto parlando della melanzana striata, che ho incontrato per la prima volta sabato scorso nel banco della verdura dell’Esselunga di Curno (Bergamo), dove amo acquistare anche il pesce, perchè vi trovo moltissimo pescato del Mediterraneo (sabato c’erano dei Sampietro di 2 kg da capogiro!).
Ma torniamo alla mia melanzana striata, che cucinata è morbida, succosa come le melanzane più comuni di una volta, quelle di cui lamento sempre che ora sono tutte stoppose e senza acqua. Non questa melanzana striata, che mi ha fatto fare un salto indietro nel passato. E che dà il meglio di sè tagliata a rondelle fini e fritta con poco olio in padella. Superlativa!
Scopro così che si tratta della melanzana listada de Gandia (melanzana striata di Gandia), un’antica varietà di melanzana originaria della Spagna. Coltivata principalmente nella piccola cittadina di Gandia, a 65 km a sud di Valencia, ha rischiato di essere dimenticata e non più coltivata. Orrore! La nostra è stata salvata dall’estinzione grazie all’azione dei cosiddetti “seed-savers” (associazioni contadine che si occupano della salvaguardia delle biodiversità). God saves the seed-savers!
I frutti sono ovali e raggiungono i 12-15 cm di lunghezza. La polpa è soda, tenera e di eccellente qualità.
Cos’ha di speciale questa melanzana? Sicuramente il fatto che esiste da circa un secolo e mezzo conservando immutate le sue caratteristiche di gusto dolce eccellente. E, vi assicuro, si sente!
Buonissima questa melanzana. Pure io l’ho scoperta oggi per caso al mercato della mia città. Causa sciopero dei camionisti le solite melanzane non sono arrivate sui banchi dell’ortofrutta, al loro posto ho trovato queste. Gran scoperta!! W gli scioperi dei camionisti.