Le aziende vinicole italiane, nonostante l’onda lunga del Covid, la guerra in Ucraina, l’impennata del costo dell’energia e delle materie prime e un’inflazione fuori controllo, sono andate meglio del previsto. Questo quanto emerge dall’Osservatorio Pambianco che, a pochi giorni da Vinitaly, presenta l’analisi delle top 15 aziende del settore wine per fatturato e registra che ci sono stati movimenti interessanti anche sul fronte acquisizioni.
Le grandi aziende del made in Italy vitivinicolo non solo hanno respinto le difficoltà ma sono anche cresciute, tratteggiando un comparto in grado di aumentare il proprio volume d’affari. Se si considera la sommatoria dei fatturati, infatti, la crescita media è stata del 9%, passando da poco meno di 3,9 miliardi di euro a poco oltre i 4,2 miliardi.
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