La Lugana – bianca e rosata – secondo Tommasi

Le Fornaci è il progetto nella zona di Lugana di Tommasi Family Estate. «La nostra famiglia – spiega Pierangelo Tommasi – è entrata in questo territorio a cavallo tra fine anni ’80 e inizio anni ’90, con l’acquisizione di 5 ettari di vigneti dove abbiamo prodotto per tanti anni un Lugana di buona qualità ma con il semplice intento di competare il nostro portfolio. E’ solo nel 2013 che decidiamo che questo territorio per noi deve diventare molto piu importante e quindi mettiamo in campo una serie di investimenti che oggi ci hanno portato a 45 ettari vitati totali divisi in 3 parcelle diverse (40 ettari sono in produzioni, 5 ettari entreranno in produzione dal prossimo anno) tutti coltivati a Turbiana. Abbiamo così iniziato un percorso stilistico e di progetto più ampio: nel 2022 inizieremo la costruzione di una cantina di produzione nuova e di una struttura dedicata alla ricettività».  La cura per l’accoglienza è da molto tempo parte della filosofia di Tommasi, che dedica una parte del suo core business a strutture quali Villa Quaranta in Valpolicella, Albergo Mazzanti e Caffè Dante Bistrot a Verona e Agriturismo Poggio al Tufo a Pitigliano, Maremma Toscana.

Tornando a Le Fornaci, il nome della tenuta incastonata nell’entroterra di Sirmione deriva da una vicina località dove si trova una zona archeologica di rilevanza, dove sono stati trovati i resti – appunto – di una fornace romana. In etichetta, invece, spicca la torre di San Martino della Battaglia, che si trova a due passi dalla cantina.

«Il Lugana è un vino elegante e intenso, che racchiude i profumi delicati e freschi del Lago di Garda – commenta Giancarlo Tommasi, enologo di Tommasi Family Estates –. È anche un vino storico, capace di esprimere le qualità di un territorio unico che la nostra famiglia, da generazioni, è impegnata a valorizzare. Il progetto Le Fornaci è nato proprio per questo, per rendere omaggio a paesaggi incredibili e a una regione vinicola tra le più vocate d’Italia attraverso i vini che produciamo, l’enoturismo e soprattutto quella cultura dell’ospitalità che da sempre ci contraddistingue. Il 2021, sulla scia dell’anno passato, non sarà probabilmente un anno facile, ma abbiamo deciso di puntare in alto e di dare un segnale: la famiglia Tommasi c’è e grazie al lavoro appassionato delle donne e degli uomini nelle nostre tenute ed è pronta a presentare novità entusiasmanti. Oltre al nuovo Lugana 2020, sono in arrivo infatti Le Fornaci Rosé, un vino esclusivo, intrigante, dal bouquet floreale e dal sorso vibrante e, nei prossimi mesi, Le Fornaci Lugana Riserva 2018: un vino che esprime l’esaltazione della massima espressione del lago di Garda, la nostra idea di perfetta unione tra vitigno e territorio».

Il Lugana Le Fornaci è ottenuto da una accurata raccolta delle uve. Seguono fermentazione lenta a temperatura controllata (14°/18°) e sfecciatura per sedimentazione naturale. Affina per 3 mesi circa su fecce e lieviti fini a cui segue la maturazione in acciaio. Al naso sprigiona note di frutta tropicale e pompelmo, che si ritrovano in bocca dove l’acidità gioca con il frutto in un insieme di grande piacevolezza e una struttura di medio corpo. Un vino easy to drink ma di bella soddisfazione.  Costa circa 10.50 euro.

Le Fornaci Rosé è un rosato fermo, frutto di un blend che nasce dall’incontro fra i vitigni autoctoni Turbiana (90 %) e Rondinella (10%) e rappresenta una particolare interpretazione del terroir, l’incontro ideale tra le due sponde del lago: la Turbiana proveniente da Tenuta Le Fornaci, alle porte di Sirmione, e la Rondinella da un vigneto di proprietà, sito a Peschiera del Garda. La particolare colorazione del vino è il risultato di un meticoloso lavoro, dall’attenta selezione delle uve alla maniacale cura durante le fasi di pressatura e vinificazione. Il colore tenue, i cui riflessi ricordano petali di rosa, introduce il ricco bouquet: fragrante e fine, con aromi di pompelmo rosa, fiori di pesco, cenni minerali e buccia di mandarino. Maturato in acciaio,  il rosato racchiude nella sua complessità la filosofia della famiglia Tommasi, che promuove la produzione di qualità, attraverso l’innovazione tecnologica nel rispetto dell’ambiente e della grande tradizione vitivinicola del territorio. Sono sincera, non mi ha fatto girare la testa, ma è sicuramente un rosato di bella fattura e piacevole, che regala un sorso fresco, con note di scorze di agrumi e fragoline di bosco selvatiche, un accenno di pompelmo rosa. Servito fresco, Le Fornaci Rosé è perfetto per l’aperitivo e in abbinamento a delicati antipasti. Si esalta con i secondi piatti di pesce o i piatti della cucina orientale. Ideale per accompagnare la pizza.  Costa circa 12 euro.

La tenuta di Lugana è una degli ultimi progetti in cui la quarta generazione della famiglia Tommasi ha deciso di investire dal 1997 a oggi, dopo aver ampliato gli ettari vitati  in Valpolicella e nella provincia di Verona in generale, quindi essere approdati in Toscana con Poggio al Tufo in Maremma e poi dal 2012 al 2018 aver acquisito Surami in Manduria, Caseo in Oltrepò Pavese, Casisano a Montalcino, Paternoster nel Vulture in Basilicata (quota di maggioranza) e il lancio del progetto luxury De Buris, nel 2018.

 

Nati nel 1902 con il bisnonno mezzadro Giacomo Battista, che lavorava vigneti di una nobile famiglia della Valpolicella, Tommasi è in primis una delle famiglie storiche dell’Amarone, che produce dal 1959.

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