Il 16 luglio 2010, un team di sommozzatori scoprì un tesoro straordinario appena a sud dell’arcipelago delle Åland, una regione autonoma situata fra la Svezia e la Finlandia: fra i resti di una nave, affondata quasi due secoli fa, c’erano 168 bottiglie di Champagne. Quarantasette erano state create dalla Maison Clicquot e risalivano agli anni compresi fra il 1839 e il 1841. All’interno c’era del vino dolce, che conservava ancora un po’ dell’originale effervescenza – un fatto stupefacente!
Affascinata dalla possibilità di avere la natura come alleato, nell’estate 2014 la Maison ha dato il via al profgetto “The Cellar In The Sea”, 40 anni di sperimentazione di invecchiamento con variabili controllate. Una selezione di Yellow Label, Vintage Rosé 2004 e Demi-Sec è stata immersa vicino al relitto ritrovato, 40 metri sotto la superficie del mare, dove la loro evoluzione sarà monitorata dagli Chef de Cave della Maison.
Siamo tutti curiosi di assaggiare gli esiti di questa straordinaria sperimentazione. Chissà quando lo potremo fare.
Veuve Clicquot recupererà a cadenza regolare alcuni dei vini immersi, eseguendo una serie di degustazioni comparative con i duplicati delle bottiglie nelle cantine di Reims. Inoltre, alcuni campioni dei vini recuperati saranno inviati alle Università di Enologia di Reims e Bordeaux dove saranno sottoposti ad analisi tecnica, per capire e innovare il processo di invecchiamento del vino.