ISMEA: gli spumanti all’estero mettono le ali

Tiziana Sarnari, della Direzione servizi di Mercato dell’Istituto di servizi per il mercato agroalimentare (ISMEA), ha diffuso ieri nel corso alcuni dati di settore in anteprima, in merito ai consumi nazionali e internazionali. Secondo i dati ISMEA presentati (ed elaborati su base Eurostat ed Assobirra), gli acquisti presso la distribuzione moderna (ipermercati, supermercati, superettes, libero servizio) dei primi cinque mesi del 2014, confermano la dinamica flessiva dei consumi di vino e spumanti nel 2013. I volumi di vino e spumanti sono scesi del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima, a fronte di un aumento della relativa spesa (+2%).

 

Per quanto riguarda invece l’ambito internazionale, nel primo trimestre 2014, gli scambi hanno toccato i 22,4 milioni di ettolitri, contro i 22,8 dello stesso periodo del 2013 (in valore sono stati superati i 5,3 miliardi di euro contro i 5,5 del primo trimestre 2013).La flessione è totalmente imputabile al vino sfuso (-7%) e in valore (-15%). I confezionati sono stabili a 12 milioni di ettolitri, mentre in valore con 38,7 miliardi sono scesi de 3%; risultano invece in crescita del 15% i volumi di spumanti scambiati nel mondo, per un controvalore salito del 7,5%.

L’intervento di ISMEA era inserito nell’incontro conclusivo del primo ciclo del percorso di alta formazione Wine Business Executive Program, organizzato da Business International – Fiera Milano Media. Il programma, realizzato con il patrocinio di Unione Italiana ViniConfagricoltura, Assoenologi, FederBio, Ismea Agivi e con il coordinamento scientifico di Stefano Cordero di Montezemolo (Università degli Studi di Firenze), è rivolto a imprenditori e top manager del settore vitivinicolo, con l’obiettivo di sviluppare e qualificare le competenze fondamentali per la direzione delle aziende del comparto, attraverso una modalità didattica mista: sia scientifico/accademica, sia pratico/tecnica.

Il comparto necessita, infatti, di formazione: soprattutto per affrontare la crisi del mercato domestico, le micro e piccole imprese hanno bisogno di ottimizzare i processi interni ed esterni, sia per consolidare il proprio posizionamento, sia per migliorare l’approccio verso gli stessi canali di distribuzione e di vendita. Competenze tecniche evolute e nuove capacità manageriali sono sempre più richieste all’Executive del Vino.

http://www.businessinternational.it/Eventi/3236/Wine-Business-Executive-Program

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