Per la seconda tornata di degustazioni tra le mura di casa ho scelto di fare una “batteria” di vini bianchi. Un bel mix tra famosi e meno famosi, che come per la prima sessione di degustazione ho aperto in due giorni, alla cieca, con il mio coppiere ligio al dovere e giuro senza sbirciare mai.
Naturalmente, oltre alle sessioni di degustazione impegnando anche fare un po’ più di sessioni di fitness casalingo, per cercare di mantenere la linea, visto che siamo tutti convinti che, dopo questa clausura forzata, le categorie professionali che riprenderanno immediatamente saranno quelle dei dietologi, degli psicologi e… degli avvocati divorzisti 😉
Ecco qui, quindi, i 5 vini che hanno scandito i miei giorni di prigione numero 3 e 4.
Tasnim Vigneti delle Dololmiti 2018 Loacker Wine Estates
“Allungati su morbidi divani si guardano intorno, pieni di gioia e soddisfazione bevono vino schietto e prelibato, dai sentori di muschio, un vino mischiato con l’acqua della fonte Tasnim, ove i fortunati si ristorano…, li aspettano le Huris, dai grandi occhi neri, timide come perle nascoste, come ricompensa per le loro azioni.” Il Corano vieta di bere vino durante la vita terrena, bere vino è peccato, ma dopo la morte, in Paradiso, si sogna di bere vino mescolato all’acqua della fonte Tasnim. Prende il nome da qui questo Sauvignon Blanc prodotto dal primo produttore biodinamico dell’Alto Adige, un vino sicuramente di grande personalità (non aspettatevi le note dei Sauvignon Blac sudafricani o australiani), complesso al naso con ricordi di miele, fiori di sambuco, frutti esotici e rosmarino. Ricco e molto aromatico, è perfetto con asparagi, zuppa di cipolle e lumache.
Costa 22 euro
Vermentino Maremma Toscana Dop 2018 Valdifalco
Loacker, di cui sopra, ha anche due tenute in Toscana. Una è questa, nel cuore della Maremma, dove tra gli altri si produce questo Vermentino dai profumi esotici e mielosi dati dalla maturazione delle uve lunga e lenta. Ma è in bocca che si sentono gli influssi del mare, con una bella sapidità. Un vino da aperitivo che non mi ha fatto battere il cuore, ma nemmeno rifuggire.
Costa 12 euro
Auha’ Colline Pescaresi Igt 2015 La Valentina
100% Fiano, prodotto per la prima volta nel 2010, ho voluto sfidare questo vino e capire come sarebbe evoluto. Bevuto giovane è piacevolessimo, dopo 5 anni ha comunque retto bene il tempo mostrando note più complesse. Colore giallo dorato intenso, con accenti fruttati di albicocca, frutti esotici, in bocca ha ancora un ottimo equilibrio acido-sapido e una bella scia minerale.
Costsa 12 euro
Chakra Verde Valle d’Itria Igt 2017 Giovanni Aiello
“Chakra è la fusione delle energie di terra, aria e uomo. Ho pensato a questo nome evocativo per il mio vino molto tempo prima di partire con questa avventura di produttore, immaginando l’equilibrio in bottiglia di questi elementi. L’uomo, il territorio in cui viviamo e l’ambiente circostante”. Giovanni Aiello, che si definisce un “enologo per amore” è uno dei nuovi fenomeni dell’enologia pugliese, classe ‘85 , con una storia tutta da raccontare. Il Chakra Verde nasce dai vigneti situati nella magnifica area conosciuta come “Canale di Pirro”, alle pendici della Valle d’Itria, un’ampia depressione carsica nel cuore della Murgia dei trulli e a pochi chilometri dal mare Adriatico. Mineralità spiccata in questo 100% Verdeca dal sentore di ananas acerbo, piacevole a tutto pasto, ma si esalta sui crostacei e molluschi bivalve dove raggiunge il massimo della persistenza e sapidità.
Bockstein Ockfen Riesling Spaetlese 2016 Dr. Fischer
Martin Foradori Hofstaetter, proprietario della nota cantina altoatesina, ha dato vita nel 2014 a un progetto qualitativamente notevole in Mosella, con la storica cantina tedesca Dr. Fischer, già produttrice di Riesling. Il termine Spatlese si riferisce alla maturazione dell’uva e di conseguenza al suo residuo zuccherino, e letteralmente significa “vendemmia tardiva” pertanto i grappoli vengono raccolti a piena maturazione con un residuo zuccherino di circa 80 grammi per litro. Frutta esotica quale mango e frutto della passione, sono i profumi che inebriano prima di passare al sorso di questo vino, che è una vendemmia tardiva e quindi è decisamente, per parlare in modo semplice, tendente al dolce, ma con note minerali che lo rendono bevibilissimo. Ricco, pieno e fresco nel contempo, questo vino ha un unico problema: finisce in fretta 😉 . Perfetto sempre, anche da solo, e anche con cibi di difficile abbinamento come gli asparagi.
Costa 25 euro