#iostoacasa e #stappo | Degustazioni dal primo al terzo giorno di #fase2

Siamo alla #fase2 dell’emergenza sanitaria #coronavirus, che in molti hanno chiamato ripartenza, ma che ripartenza non è. Non siamo ancora al sicuro, dobbiamo stare attenti, uscire meno possibile, e stappare bene a casa, visto che tanto non dobbiamo guidare e ce la possiamo godere.

Io continuo a #stappare, grazie ai tantissimi produttori che hanno voluto inviarmi i loro vini in assaggio, e che ringrazio per la fiducia e per lasciarmi libera di esprimere le mie sensazioni, positive o negative che siano, comunque sempre mosse da grande rispetto.

Ecco qui quindi la mia nuova tranche di tasting, dove ho scoperto anche un nuovo vitigno, il Maceratino.

Iconema Tai Piave Doc 2018 Ca’ di Rajo

Su questo vino ci sarebbe un bel po’ da raccontare. A partire dall’annata 2017, Ca’ di Rajo, cantina di San Polo di Piave (TV) guidata dalla famiglia Cecchetto, ha deciso di avviare un progetto di salvaguardia della Bellussera, spettacolare metodo di allevamento della vite basato su una trama di fili di ferro messo a punto alla fine dell’800, e per decenni capace di caratterizzare l’architettura del paesaggio viticolo della Sinistra Piave, nel Trevigiano. E proprio da un vigneto allevato a Bellusera, con vigne risalenti ai primi del Novecento, arriva Iconema, un Tai Piave Doc in edizione limitatissima:  dell’annata 2018 sono state prodotte 3093 bottiglie da collezione e 120 magnum, numerate una ad una.  Le uve, tutte raccolte a mano, sono state adagiate per 25 giorni sui graticci ad appassire per esaltare la complessità, la personalità e l’eleganza del nuovo vino. E si può dire tutto di questo vino, tranne che non abbia una forte personalità, capace di renderlo estremamente riconoscibile: al naso si avvertono note di èesca gialla matura e albicocca disidratata, con leggeri sentori speziati di zafferano e minerali che ricordano la pietra focaia, tutti aromi che si ritrovano anche al palato, dove c’è quindi una spiccata aromaticità, un corpo importante, ma anche una bella acidità. Interessante.

Costa 24 euro

Fiano del Sannio Doc 2019 FontanaVecchia

Chic che non impegna. Lo definirei così questo Fiano del Sannio, profumato e fresco, che profuma di fiori, agrumi, uva spina e di nespola, con qualche tocco di burro. Tutti aromi che, anche in questo caso, si ritrovano in bocca, dove trovo una nota interessante anche di pompelmo e un pizzico di esotismo, unito a qualche erba aromatica.

Costa circa 12 euro

Joco Pecorino Marche Igt 2019 Fontezoppa

Semplice ma anche interessante. Questo è un Pecorino di buon corpo, dalla bella aromaticità, valido come aperitivo, mentre non credo che regga il tutto pasto, a meno che non ceniate con una gustosa insalata (il che d’estate potrebbe accadere). Al naso è fine con sentori floreali, di ananas, pompelmo e pesca. In bocca è fresco, equilibrato, con aromi di frutta bianca e agrumi che si uniscono a una delicata mineralità. Menzione speciale per questa etichetta, ironica e dedicata alle ragazze come me che ancora crediamo nel Principe Azzurro
Costa circa 8 euro
ribona

Ribona Colli Maceratesi Doc 2018 Fontezoppa

Sapido, minerale. Un vino di grande scorrevolezza che mi ricorda un po’ Verdicchio e  Trebbiano. Ribona è l’altro nome utilizzato per definire l’uvaggio autoctono Maceratino, coltivato solo in provincia di Macerata, un brutto anatroccolo che aspetta solo di essere maggiormente valorizzato per far comprendere tutto il suo valore. Lo dimostra il Ribona di Fontezoppa: al naso si trovano note accattivanti di anice, buccia d’agrumi, pesca e fiori gialli, arricchite da note minerali; in bocca ho trovato grande equilibrio e una buona struttura, con una bella acidità che, unica al corpo, può promettere bene anche sul fronte longevità.

Costa circa 14 euro

Porer Alto Adige Pinot Grigio Doc 2018 Alois Lageder

Istrionico. Questo vino è frutto di un assemblaggio fra varie componenti: una parte delle uve è stata vinificata subito, un’altra è rimasta per 15 ore a contatto con le bucce, e una terza parte è rimasta per circa un anno a contatto con i raspi e le bucce. Ogni anno, spinti dal piacere di sperimentare e da spirito innovativo, la Alois Lageder cerca il modo migliore di integrare fra loro varie componenti, per creare un vino elegante, fresco e preciso. Il naso si apre su un bouquet delicatamente fruttato, con ricordi di pesca e di melone e un tocco di erbe aromatiche. In bocca è fresco, fruttato, con aromi di lime, biancospino, uva spina, un vago ricordo di nespola.

Costa circa 20 euro

Facetus Falanghina del Taburno Doc 2015 FontanaVecchia

Muscoloso, complesso, ricco. Un vino annata 2015 che è ancora freschissimo. A al naso il bouquet è complesso, troviamo l’albicocca essiccata, la frutta candita, il burro e la pietra focaia. Potente e muscoloso in degustazione, è fresco e caratterizzato da un’ottima persistenza.

Costa 16 euro

Dosage Zéro 2015 Vintage Franciacorta Millesimato Docg Ca’ del Bosco

Chardonnay 65%, Pinot Bianco 13%, Pinot Nero 22%, questo Dosaggio Zero di Ca’ del Bosco è il risultato di una sapiente unione di 24 vini base. Fermenta in piccole botti di rovere per circa 7 mesi e questo particolare conferisce a questo vino quel tratto distintivo che lo rende unico. Al naso si avvertono chiari rimandi fruttati, arricchiti da interessanti note di crosta di pane e di nocciola. In bocca è corposo, pieno e rotondo, estremamente intrigante. Dopo l’Annamaria Clementi, è sicuramente la mia etichetta di Ca’ del Bosco preferita, assieme alla Cuvée prestige.

Costa circa 45 euro

 

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