Enoturismo, ristorazione, trend e mercati: abbiamo fatto il punto della situazione con Maurizio Zanella, fondatore di Ca’ del Bosco, che svela i loro nuovi, lungimiranti progetti di ospitalità.
«Abbiamo sposato l’idea dell’enoturismo cinque o sei anni fa, prima del Covid, decidendo di investire in modo importante sull’ospitalità e creare un’azienda ad hoc – racconta Zanella –. Di fatto, Ca’ del Bosco da qualche anno si divide in due: Ca’ del Bosco Agricola e Ca’ del Bosco Hospitality, una struttura, quest’ultima, che ha ormai 10 dipendenti impegnati nell’ospitalità e operativi anche sabato, domenica e tutti i festivi, quando uffici e cantina sono chiusi. Abbiamo investito realizzando anche un nuovo centro di accoglienza con sale degustazione e shop, quest’ultimo disponibile solo per chi partecipa a una visita guidata. Prima del Covid eravamo arrivati a 22mila visitatori all’anno di cui 6mila ospiti dell’azienda agricola e 16mila visitatori, oggi siamo oltre 25.000.
L’intervista completa di Francesca Negri nella nuova cover di fancy magazine.