Il lato pop di Masciarelli

C’è un lato pop di Masciarelli Tenute Agricole, azienda vitivinicola con sede a San Martino sulla Marrucina, piccolo paese collinare a sud di Chieti, annoverata tra le realtà più significative e vitali non solo del panorama abruzzese, basti pensare che il vino più rappresentativo di Casa Masciarelli, il Montepulciano d’Abruzzo Villa Gemma, è da oltre tre decenni ai vertici delle classifiche e delle guide italiane, stabilmente inserito tra i 50 migliori vini d’Italia, e che negli ultimi anni Masciarelli Tenute Agricole è stata costantemente selezionata dall’autorevole Wine Spectator come una delle 100 Great Italian Wineries di Opera Wine.

La produzione annua è di 2.5 milioni di bottiglie distribuite in  19 etichette e 5 linee di prodotto.  Tra queste, appunto, 4 interpretazioni più “giovani”, più versatili, sia al palato sia al portafogli, caratterizzate da note fruttate e dai profumi aromatici tipici della primavera.Ed è proprio su queste etichette che si è concentrata una recente degustazione digital fatta in compagnia dell’istrionica Marina Cvetic e della figlia Miriam Lee Masciarelli. Vediamo insieme cosa abbiamo assaggiato.

Villa Gemma Cerasuolo d’Abruzzo DOC Superiore

Ottenuto da uve 100% Montepulciano d’Abruzzo vinificate in bianco, deve il nome al suo caratteristico colore rosso ciliegia. Al naso regala profumi di ciliegie fresche, agrumi e petali di rosa. In bocca è fresco e scorrevole, con un’acidità ben bilanciata. L’abbinamento perfetto? I ricci di mare, ma potrete trovare grande soddisfazione anche con  pizza, fritti e tempura. Indiscutibilmente il mio preferito dei 4 degustati.

Costa circa 15 euro

Villa Gemma Bianco Colline Teatine IGT

Il classico di Casa Masciarelli è un bianco nato dal connubio di ben tre vitigni autoctoni abruzzesi, tutti coltivati sulle Colline Teatine, nei dintorni di Chieti: Trebbiano, Pecorino e Cococciola. Al naso e in bocca si connota per sentori erbe aromatiche e frutta torbicale. E’ il vino che meno mi è piaciuto dei 4 degustati.

Costa circa 15 euro

Castello di Semivicoli Trebbiano d’Abruzzo DOC

Ottenuto da due vigneti di solo Trebbiano abruzzese a Casacanditella (CH) –il primo di oltre 40 anni e il secondo un guyot piantato da Gianni Masciarelli a fine anni ’90 – questo vino è un giusto connubio tra freschezza e ricchezza, molto avvolgente dimostra un bel potenziale di invecchiamento. Fermenta e affina in acciaio, per poi passare in bottiglia per un minimo due anni: da qui arrivano gli aromi di frutta candita, mela secca e papaya, accompagnati da sentori di lime, in bnocca è cremoso, di grande mineralità. Io l’ho abbinato a ostriche irlandesi. Interessante.

Costa circa 25 euro

Castello di Semivicoli Rosso Terre di Chieti IGT

Questo vino nasce dall’intenzione di creare un blend bordolese in chiave locale, per cui l’uvaggio è composto da uve Montepulciano, Merlot e Cabernet Sauvignon. Il risultato è un vino di struttura, vellutato, con un corpo snello e aromi, al naso e in bocca, di lampone, prugna, arancia sanguinella e un pizzico di spezie, compreso un tocco di zenzero.

Costa circa 20 euro

NB. Castello di Semivicoli è oggi anche un’affascinante struttura di ricettività turistica, assolutamente da provare se vi trovate in zona. Quest’immagine parla da sola, o no?!

UN PO’ DI STORIA

Masciarelli Tenute Agricole è nata sul finire degli anni ’70 dall’intuito imprenditoriale di Gianni Masciarelli, vignaiolo di talento, figura simbolo del panorama enologico italiano e protagonista dell’affermazione della vitivinicoltura abruzzese moderna. Sfidando lo scetticismo dei più, l’allora poco più che ventenne Masciarelli decise di intraprendere la sua avventura partendo da 2 ettari e mezzo di vigneti in provincia di Chieti. Con questa dotazione, infatti, iniziò a introdurre tecniche di impianto, coltivazione, produzione e affinamento apprese in Francia che andavano in aperto contrasto con i dettami della tradizione e il concetto enologico del tempo in Abruzzo. L’idea di un’enologia di alta qualità e di valorizzazione delle produzioni tipiche del territorio perseguita da Masciarelli si manifestò con estrema chiarezza già nella prima annata (1981), in cui la cantina produsse 700 bottiglie di Montepulciano d’Abruzzo e 1.300 di Trebbiano d’Abruzzo.

In meno di un trentennio, grazie alla tempra e alla dedizione assoluta al lavoro di Masciarelli, l’azienda si è affermata come leader nella produzione del Montepulciano d’Abruzzo e di altre varietà autoctone regionali e internazionali. Dai 2,5 ettari iniziali, Masciarelli Tenute Agricole è cresciuta sino a disporre di numerosi appezzamentidislocati nelle quattro province d’Abruzzo (Chieti, Teramo, Pescara, L’Aquila), che le consentono di esprimere compiutamente la straordinaria ricchezza in biodiversità e terroirdella regione. Armati della fedeltà a una qualità senza compromessi, i prodotti Masciarelli hanno conquistato posizioni sempre più alte nelle valutazioni degli esperti del settore e conquistato l’apprezzamento incondizionato di una schiera di estimatori che hanno fatto di alcune sue etichette dei veri e propri “cult”. La consacrazione ufficiale avviene nel 2000, quando l’annata 1995 del Montepulciano d’Abruzzo Villa Gemma viene proclamata Miglior Vino d’Italia dalla Guida Gambero Rosso/Arcigola –prima volta in assoluto per un Montepulciano, sino ad allora considerato un vino difficile da domare e da capire, per lo più idoneo al taglio. Nel 2004, l’azienda viene premiata come Miglior Cantina d’Italia. Negli stessi anni, i vini di Casa Masciarelli raccolgono numerosi altri riconoscimenti nazionali e internazionali, a riprova di un’esperienza unica, di un modo di concepire il vino e il lavoro in vigna che ha fatto scuola per molte altre aziende del settore ben oltre i confini regionali. Dal 2008 l’eredità progettuale di Gianni Masciarelli e le redini dell’azienda sono state assunte da Marina Cvetic Masciarelli – compagna di una storia di vita e di vigne, enologa e donna del vino dallo stile inconfondibile – e dalla figlia Miriam Lee Masciarelli.

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