I 10 cocktail bar più belli del mondo

In una grotta, al 118esimo piano di un hotel, in una palafitta o in un lampadario, il piacere di degustare un cocktail è diventata un’esperienza alla scoperta di nuovi luoghi e paesaggi. Per molti è un lavoro, per altri una semplice passione, ma sta di fatto che “l’arte del fine drinking” costituisce oggi uno stimolo a girare il mondo alla ricerca di nuove esperienze sensoriali. Conoscere un Paese significa anche questo, e più il locale è particolare, maggiore sarà la curiosità e la voglia di sperimentare.

Ecco quindi la top ten dei bar più suggestivi e inaspettati dove andare ad assaporare un cocktail stilata da MixArt (www.mixartsanpellegrino.it) il portale dedicato alla mixology e alle tendenze del mondo del bartending.

Il Northern Lights Bar si trova a circa un’ora da Reykjavík, in Islanda, ed è situato all’interno dell’ION Luxury Adventure Hotel in una struttura realizzata in vetro, che consente di rilassarsi sorseggiando un drink e ammirando uno spettacolo della natura, l’Aurora boreale. Il Northern Lights Bar offre una proposta di qualità simbolo di grande cura degli ingredienti e valorizzazione dei prodotti locali, come i liquori provenienti dai molti microbirrifici islandesi o un cocktail preparato con gin islandese.

Assaporare un cocktail a -7 °C non è più così inusuale. Inaugurato nel 2002, l’Ice Bar di Stoccolma è il primo bar permanente realizzato interamente con ghiaccio, dove si può vivere un’esperienza magica a contatto con il mondo artico. Dall’arredamento ai bicchieri, tutto è composto da ghiaccio proveniente dal fiume Torne. Rigorosamente “in the rocks” i cocktail rivisitano la tradizione del bartending, come l’Hydropower (Vodka, Bloody Mary e tabasco) o il Crystal Clear (Gin, acqua tonica e lime). Ma all’Ice Bar c’è anche la voglia di sperimentare nuovi ingredienti e avvicinarsi al mondo della mixology, come ad esempio con il botanical cocktail River To River preparato con Vodka, succo di mirtilli rossi e una guarnizione di mirtilli rossi freschi, tipici di queste zone.

Vi siete mai chiesti come sarebbe stato bere un cocktail in epoca neolitica? Al The Rock di Zanzibar si ritorna in qualche modo “all’età della pietra”. Situato in una location originale, una palafitta sulla spiaggia di Michamvi Pingwe, il The Rock era in origine la casa di un pescatore locale, dove oggi si può godere di una vista incantevole e rilassarsi con un cocktail, come il The Rock preparato con rum bianco, succo d’ananas e blue curaçao.

Nel cuore di una roccia tra stalattiti e stalagmiti a Dubrovnik, in Croazia, sorge il Cave Bar More (nella foto di apertura), dove gli ospiti possono rilassarsi e godere della bellezza di una grotta naturale. Tra i cocktail proposti vi è il Crocktail, una specialità croata preparata con Maraschino Zada (un liquore locale), succo di ciliegia, succo di limone e scorza d’arancia candita. Molto apprezzata anche la Rakia, brandy locale preparato tramite la distillazione di frutta fermentata.

A pochi passi dalla Staatsoper di Vienna, percorrendo un ex sottopassaggio pedonale si raggiunge l’Albertina Passage Club. Bar, ristorante e club, dell’Albertina colpisce subito la luce accecante dai colori rosacei e un ambiente caldo e accogliente. Qui i bartender propongono un’offerta variegata spaziando dai cocktail tradizionali alla reinterpretazione dei classici come il Gin & Tea, una rivisitazione del Gin Tonic preparato con Gin Beefeater aromatizzato con una miscela di thè “Passion de fleurs” e tonica.

Allo Chandelier Bar di Las Vegas si può degustare uno degli stravaganti cocktail racchiusi in un maestoso lampadario fatto di luccicanti fili di cristallo. Situato presso il luxyry resort e casinò “Cosmopolitan of Las Vegas”, lo Chandelier Bar è dislocato su tre piani, ognuno dei quali offre un’esperienza sensoriale unica dove i cocktail “ti raccontano qualcosa”. Al piano terra si può provare il Give peach a chance, che si ispira a “Give Peace A Chance” di John Lennon, preparato con Vodka alla pesca, Sherry Oloroso Peche de Vigne e Scotch Cardamaro Monkey Shoulder. Lo Chandelier propone anche dei cocktail analcolici, i Mocktails come il “beatlesiano” Sgt. pepper’s lonely hearts club, composto da fragole sott’aceto, litchis, velluto di lavanda e grani di pepe rosa.

Per chi non soffre di vertigini, per i curiosi o per i semplici temerari, l’Ozone Bar di Hong Kong offre la possibilità di assaporare un cocktail a 500 metri di altezza. Situato infatti al 118° piano del Ritz-Carlton di Hong Kong, l’Ozone Bar è il bar più alto del mondo dove si può contare su un’offerta variegata che spazia dai cocktail mixology, come l’Eastern island preparato con Cachaça Germana, guava, lime, orzata, sciroppo di zenzero e lemongrass; alle rivisitazioni dei Gin & Tonies come il Kowloon 2.0 composto da Gin Lane 1751, sciroppo di tè “Jasmine”, scorza di pompelmo, bouquet floreale, tonica Fever Tree; sino ai classici come il Pink Margarita, con tequila Blanco alla cannella, Cointreau, sciroppo di pompelmo, lime, sale nero.

Sorseggiare un cocktail con vista sull’Etna? Si può fare al Belmond Grand Hotel Timeo di Taormina grazie ad un’affascinante vista sul vulcano e sul Teatro Greco. Il bar Ter­raz­za Let­te­ra­ria del Belmond Grand Hotel Timeo offre, grazie all’esperienza di Alfio Liotta, una rivisitazione dei grandi classici del bere in chiave siciliana e prediligendo sempre ingredienti di qualità. Un esempio è il Ros­sa Mal­pe­lo, in omag­gio a Gio­van­ni Ver­ga, preparato con Ama­ra Ros­sa, Sto­ri­co Coc­chi Ver­mou­th di To­ri­no e chi­not­to.

Parte dell’Ayana Resort di Bali, il Rock Bar permette agli ospiti di rilassarsi sorseggiando un cocktail in cima a caratteristiche formazioni rocciose lungo l’incontaminata “costa del tramonto” di Jimbaran. La proposta è molto variegata tra cocktail alcolici come il Rock My World preparato con vodka, purea di yuzu, succo d’ananas, succo di limone, arancia fresca, foglie di kaffir; e virgin cocktail come il Mamamello Splash, composto da purea di lamponi, mango e guava.

Il Joben Bistro di Cluj-Napoca, in Romania, è un luogo magico in cui si viene catapultati nell’affascinante universo dei romanzi di Jules Verne. Al suo interno ci sono macchinari fantasiosi che ricordano proprio quelli descritti dall’autore nei suoi romanzi, paralumi a forma di cappelli, luci LED che rilasciano un chiarore rilassante e ingranaggi meccanici che ben si addicono al tema industriale e steampunk del locale.

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