Secondo la rivista specializzata “Distribucion y Consumo”, che ha pubblicato una ricerca condotta dall’Istituto Pubblico Mercasa, il consumo pro-capite di vino spagnolo, è attualmente di soli 9,5 litri l’anno. In termini di raffronto si ricorda che attualmente il consumo pro-capite italiano è di 40 litri. Nel 1980, il consumo di vino in Spagna era di 50 litri, sceso a 33 litri nel 2000. La caduta è stata ancora più traumatica nell’ultimo decennio. Si calcola che oggi in Spagna per ogni litro di vino consumato si beve cinque volte di più birra.
Le generazioni più giovani hanno scelto la birra e gli alcolici a scapito del vino, un prodotto percepito come elitario e costoso, consumato prevalentemente da persone anziane. Tutto ciò nonostante il vino spagnolo negli ultimi 20/30 anni abbia subìto la rivoluzione della qualità. Lo studio dell’Istituto Mercasa fa rilevare che i consumi di vino in Spagna nel 2009 erano scesi globalmente del 44% rispetto a dieci anni prima. La riduzione più drammatica si è avuta nel consumo dei vini da tavola: nel 2009 il consumo di questi vini è calato di oltre il 60% rispetto al 1999. Il calo degli spumanti è stato contenuto intorno al 22%, mentre hanno sostanzialmente tenuto gli altri vini (con un miglioramento del 3%). La tendenza al ribasso è stata costante per tutto il periodo considerato, anche se la caduta è stato accusata in modo significativo negli ultimi due anni (2008 e 2009).
La quota maggiore del consumo è di competenza delle famiglie (56,5%), mentre la ristorazione commerciale assorbe il 42,3% dei volumi e la ristorazione sociale e collettiva il rimanente 1,2%. I consumi in valore sono stimati globalmente intorno ai 2.330 milioni di euro, di cui 439 per i vini da tavola, 228 milioni per gli spumanti e 1.663 per gli altri vini.
Per quanto riguarda la diffusione dei consumi nelle varie regioni viene segnalato al primo posto la regione autonoma della Cantabria, con 17,7 litri. Seguono le Isole Baleari (15 litri), le Asturie (13,2 litri), la Catalogna (13,1 litri) e i Paesi Baschi (11,7 litri). Il dato spagnolo si inserisce in un più ampio trend di fondo negativo che riguarda tutti i tre principali paesi produttori. Francia, Italia e Spagna, anche se in quest’ultimo paese la caduta dei consumi appare più traumatica.
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