Gerardo Cesari, da Brescia alla Valpolicella per firmare grandi Amarone, ma non solo

La Valpolicella ha un fascino indiscutibile, potresti perderti nella bellezza delle sue dolci colline disegnate dai vigneti, e il tempo fugge passeggiando tra i suoi antichi borghi. Non stupisce quindi se negli anni Cinquanta la famiglia bresciana proprietaria della Cantina Barone Pizzini, decide di vendere la sua tenuta per trasferirsi in questo scampolo di territorio a due passi da Verona e iniziare a scrivere una nuova storia. Stiamo parlando di Gerardo Cesari e della sua famiglia: nel 1971 nasce il primo Amarone della Valpolicella e comincia l’ascesa verso il successo di una delle realtà più di prestigio del Veneto, oggi amministrata da Franco Cesari ma controllata in maggioranza (70%) dal gruppo romagnolo Caviro che ha rilevato le quote nel gennaio 2014.

La produzione annua, che conta su 40 ettari di proprietà e 80 ettari a gestione diretta divisi tra Valpolicella e zona del Lugana, attualmente ammonta a circa 9 milioni di bottiglie, di cui 1,5 milioni rappresentati dalla Linea Premium.  Il fatturato totale è di 24 milioni di euro ma con la costruzione della nuova cantina a Fumane, un progetto improntato sul green e sulla sostenibilità da 20 milioni di euro che dovrebbe essere concluso entro fine anno, i numeri dovrebbero aumentare.

Molti i vini famosi della Geraldo Cesari, a partire dal Bosan, il vino di punta premiatissimo, nato nel 1997 dopo il successo de Il Bosco, che negli anni Ottanta ha conquistato il pubblico, soprattutto quello femminile. Poi c’è Jèma, che significa gemma, l’espressione più pura nei colori, nei profumi e nei sentori delle grandi potenzialità della Corvina vinificata in purezza. Non è da meno il Cento Filari, Lugana di grande classe.

Nella mia degustazione, ecco le tre etichette che mi hanno colpito maggiormente.

Cento Filari Lugana Doc 2012

Un Lugana che lascia il segno, con le sue note di limone e fiori bianchi, e una bellissima mineralità. Prodotto nella zona tipica che si trova nel tratto più meridionale del Lago di Garda, ha un colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, è mediamente corposo, ha un bouquet delicatamente fruttato e morbido.

Indicatissimo per abbinamenti con pietanze a base di pesce e come accompagnamento all’antipasto.

Costa 14 euro.

Il Bosco Amarone della Valpolicella Docg Classico 2012

Intriga, e non poco, con le sue note di ciliegia, cuoio, note tostate e Ratafià. L’Amarone del vigneto “Il Bosco” viene vinificato solo quando le uve sono perfettamente sane ed in annate di grande qualità. Il singolo vigneto è una piccola zona le cui viti superano i 18 anni di vita, pertanto naturalmente avviene una prima selezione, di quantità a vantaggio della qualità. Prodotto in bottiglie numerate è un vino importante che accompagna pranzi sostanziosi a base di carni rosse e selvaggina.

Costa 40 euro.

Bosan Amarone della Valpolicella Doc Classico Riserva 2009

L’Amarone Bosan nasce da un omonimo vigneto situato nella zona più vocata della Valpolicella. L’intensità di impianto, la potatura accurata, il diradamento e la cernita, forniscono un’uva che, dopo un attento appassimento, dona questo grande vino, completato dall’affinamento in botte di rovere grande americano, in barrique e dal lungo riposo in bottiglia. Colore rosso rubino molto scuro, con riflessi granati, al naso si apre con intensi profumi fruttati di marasca e prugna in confettura, arricchiti da eleganti sentori di cioccolato fondente, tartufo nero e liquirizia. Al palato è pieno, morbido e rotondo, con un finale lunghissimo.

Ottimo con carno rosse, selvaggina e formaggi stagionati, io lo preferisco quasi quasi bevuto da solo, davanti al caminetto, ça va sans dire, con la giusta compagnia.

Costa 70 euro.

 

La Geraldo Cesari ha deciso di rendere disponibile una selezione di alcune delle migliori annate degli ultimi 25 anni. Si tratta di bottiglie “dimenticate” per permettere ora, a distanza di parecchi anni, di sentire i profumi e i sapori di queste grandi annate. Un’attesa che ha permesso al vino di riposare e di raggiungere ora il suo stato migliore, pronto per essere degustato. Un privilegio che, comunque, è consentito a pochi dato il numero limitato di bottiglie. Qui di seguito le vecchie annate che potete trovare:

Amarone della Valpolicella Doc Classico 1990
Amarone della Valpolicella Doc Classico 1993
Amarone della Valpolicella Doc Classico 1995
Amarone della Valpolicella Doc Classico BOSAN 1997
Amarone della Valpolicella Doc Classico BOSAN 1998
Amarone della Valpolicella Doc Classico BOSAN 2000
Amarone della Valpolicella Doc Classico BOSAN 2001
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