Cosa sarebbe la vita senza amici! Senza quel supporto quando siamo tristi e quelle risate in grado di trasformare pochi secondi in momenti irripetibili. Tuttavia, ci sono diversi tipi di amici e ognuno di loro ha un ruolo nella nostra vita. Nessuno di loro morirà per noi, ma ce ne sono alcuni che sono più vicini, mentre altri dipendono più dalle circostanze. Impariamo a godere dell’amicizia e delle diverse tipologie di amici, con tutti i loro pregi e i loro difetti. Tutti loro ci danno qualcosa, ognuno a modo suo. Proprio come il vino.
Secondo uno studio dell’antropologo inglese Robin Dunbar, gli esseri umani sono in grado di intrattenere rapporti sociali con un massimo di 150 persone. Sarebbe questo il massimo numero di relazioni sociali che il nostro cervello è in grado di gestire. Per cui, in teoria, non si possono avere più di 150 amici—anche se Facebook sembra dirci che non è così. Quello che lo studio di Dunbar non considera, tuttavia, sono i diversi tipi di rapporti che intratteniamo con le altre persone.
Il 30 luglio si celebra la Festa dell’amicizia e allora vediamo quale vino abbinare a ogni tipologia di amico 😉
L’amico del cuore + Franciacorta Riserva 2007 Pas Dosé Riedizione 2022 Mosnel
Gli amici del cuore sono quelle persone che possiamo chiamare alle 2 del mattino perché abbiamo un problema enorme. Ci ascoltano con attenzione e sono al nostro fianco in tutte le circostanze. Sanno tutto, o quasi tutto, della nostra vita. Con loro ci sentiamo sicuri e non abbiamo bisogno di maschere, perché il rapporto si basa sulla reciproca accettazione.
Per loro ci vuole un vino speciale, una bollicina con cui festeggiare tutti i giorni la vostra inossidabile amicizia. Questo Franciacorta Riserva 2007 Pas Dosé di Mosnel fa al caso vostro: Chardonnay: 40% – Pinot Bianco: 40% – Pinot Nero: 20%, con 14 anni di affinamento, nel calice il passato si fa presente, regalando al vino intensità e un sorso raffinato. Al naso è un caleidoscopio di profumi: camomilla, cedro candito e bergamotto, con un tocco di zenzero e pan di spezie. In bocca è sapido, cremoso, con un perlage vellutato e una complessità supportaat da una bella freschezza. Insomma, una maturità vigorosa e giovanile, come una quarantenne nel fiore dei suoi anni 😉
L’amico storico + Barolo Ravera 2018 Cogno
Gli amici storici sono quelli che rimangono nella nostra vita in età diverse. Non sono necessariamente i più vicini, ma rimangono costanti nel tempo. Sono quelle persone che di solito conosciamo a scuola o all’università. Creiamo con loro uno stretto legame, che poi si affievolisce, ma non scompare mai. Con questi amici possimo anche ci incontriamo molto raramente ma bastano cinque minuti per riconoscerci ed è come se il legame fosse ancora intatto. Eppure, dopo l’incontro, ciascuno riprende la sua strada, fino al prossimo incontro. Sono un punto di riferimento. Una colonna portante nella nostra identità.
Per un’amicizia così, cosa c’è di meglio che un Barolo? Il Barolo Riserva 2018 di Cogno è cristallino, classico, con un bellissimo colore granato. Al naso profuma di liquirizia, menta, tabacco, forse un pizzico di cioccolato e spezie. In bocca sa di prugne, more, in un insieme succoso ed elegante. Capace di affinare negli anni le proprie caratteristiche, il tempo gli regala ancora più eleganza e complessità.
L’amico di convenienza +Rubedo Pas Dosé 2017 La Leccia
Con questi amici abbiamo soprattutto un rapporto utilitaristico. Tuttavia, il legame non si limita a questo. C’è un affetto autentico, ma con limiti ben precisi. Sono amicizie che si forgiano intorno a un interesse comune o a uno scambio di favori. Gli amici di convenienza possono essere un medico o un avvocato. Coloro che cerchiamo quando abbiamo problemi relativi al loro campo. Siamo legati a questi tipi di amici da un patto di solidarietà reciproca che è implicito e che quasi sempre viene rispettato. Ciò che unisce è un beneficio reciproco.
Quale vino migliore che lo sportivo Sangiovese, che va bene per ogni occasione? Gli diamo un tocco di originalità con questo medoto classico non dosato, Sangiovese in purezza, affina sui lieviti per almeno 36 mesi. Il nome “Rubedo” sta a significare sublimazione, apice del processo alchemico che la materia prima attraversa per raggiungere la forma perfetta. Al naso profuma di crosta di pane, cipria, mela renetta, ribes, mentre in bocca è croccante, con una pedominanza di aromi di agrume e ribes.
L’amico festaiolo + Vermentino Fonte delle Serpi 2021 Fattoria Querciarossa
Per lo sportivo è sempre il momento di una partita, per il festaiolo di un mojito. La vita è in pausa sui 16 anni per questo figlio di Bacco dedito a qualsiasi attività conduca a cirrosi epatica, ipoacusie, sifilide. Anche qui il vecchio che sorveglia l’eterno cantiere della tua anima vorrebbe non dover seguire il festaiolo nei suoi hobby deviati, ma quel macina birre finisce sempre per convincerti a uscire. La differenza tra voi è che lui domani tornerà a far festa, mentre tu somiglierai al Cristo morto del Mantegna.
In un luogo magico e ricco di storia come Fattoria Querciarossa, nel cuore della maremma, nasce questo Vermentino della Maremma IGT, che nasce da una accurata vendemmia manuale a piena maturazione e da una vinificazione accorta a temperatura controllata. Nel bicchiere si presenta di un bel colore giallo paglierino con venature dorate. Al naso si rivela intenso e ricco, con un bouquet che richiama la frutta fresca, con sentori tipici di albicocca, a cui si affiancano note delicate di fiori. In bocca è fresco ed elegante, dotato di un’ottima bevibilità, grazie soprattutto a un perfetto equilibrio tra alcol e acidità.
L’amico bello + Lugana Riserva 2019 Zenato
Il bello o la bella acchiappa come una locomotiva. E quel che è peggio è che lo fa con la metà della difficoltà con cui tu rimedi mezzo appuntamento. Perciò quello che vi lega non è un rapporto amore-odio, ma odio-odio, perché di amore lui ne riceve già abbastanza. La speranza che lui o lei perdano improvvisamente tutto il loro fascino mentre tu sposerai Keira Knightley o Brad Pitt 😉
Per il bello ci vuole un vino bello e che sa conquistare il palato di tutti. Difficile che il Lugana Riserva di Zenato non faccia questo effetto. Frutto di autentica passione, questo vino è il risultato della storia della famiglia Zenato. L’uva proviene dalle viti più vecchie del “Podere Massoni” con una raccolta leggermente tardiva, verso la metà di ottobre. La fermentazione avviene per circa il 70% in botti di rovere e per il 30% in acciaio. Il risultato è un vino con un profumo intenso, di fiori, agrumi, vanigia e un pizzico di pepe bianco, mentre in bocca è rotondo, sfaccettato e di grande equilibrio. Si presta ad essere degustato anche dopo anni.
L’amico salutista + Invernaia 2020 Casali
Immancabile è anche l’amico che ha fatto del proverbio mens sana in corpore sano il suo mantra. E non ci sarebbe niente di male, se solo non tentasse continuamente di convertire l’intera comitiva a uno stile di vita salutista. A intervalli regolari, cerca di convincere tutti a iscriversi in palestra, a sostituire il vino con le centrifughe e a svegliarsi presto il sabato mattina per andare a scarpinare in montagna. Inutile dire che raramente trova qualcuno disposto ad assecondarlo.
Per il salutista ci vogliono vini sostenibili. Casali Viticultori l’ha portata a produrre energia pulita e a definire protocolli di coltivazione integrata delle uve che puntano al rispetto per l’uomo e per l’ambiente. L’obiettivo è quello di fornire concrete garanzie di sicurezza lungo tutte le fasi della filiera, all’interno di un’ottica di completa trasparenza. Il loro Invernaia Rosato 2020 è ottenuto da uve Cabernet Sauvignon, Marzemino e una piccola quota di Lambrusco di Sorbara; profuma di fragolina, lampone, ciliegia, melagrana, mentre in bocca è agrumato e minerale.
L’amico di lavoro + Sant’Eustachio 2019 Giusti
Colleghi, fornitori, stackeholder di qualsiasi tipo, persone con cui si lavora tutti i giorni ogni tanto e con cui si ha un rapporto molto cordiale, di fiducia e stima reciproca: quelle persone sulle quali sai puoi sempre contare, che cerchernno sempre di aiutarti anche con la più impellente urgenza dell’ultimo minuto. Gli amici di lavoro sono questi, con una regola: non frequentarsi fuori dagli orari lavorativi. Con loro la vi sentite sempre in una botte di ferro, la loro professionalità è integerrima ed è anche capaitato che abbiate fatto le due di notte assieme per finire un lavoro. Ma la cosa finisce lì.
Il vino in abbinato l’ho scelto per la storia di chi lo produce, che ho appreso leggendola in un articolo di Ais Veneto. La storia inizia nel 1972 quando, poco più che diciottenne, Ermenegildo e il fratello lasciano Selva del Montello per emigrare in Canada, a Vancouver. Lui è un saldatore, ma la voglia di affermarsi è enorme e negli anni sviluppa un impero nelle costruzioni. La sua capacità e genialità sta nel motto: “è importante arrivare ad un lavoro fatto bene, i soldi sono una conseguenza”. Vince la sfida con il destino, ma una cosa gli torna ciclicamente in testa: il sogno di realizzare qualcosa in Italia, una sorta di ringraziamento per la famiglia e il paese d’origine. Nel 2000 torna in Italia e inizia con importanti investimenti. In principio acquisisce quella che lui chiama terra da vigna e che, ad oggi, si estende per oltre 100 ettari su una decina di tenute nell’area del Montello. A seguire la gestione di un paio di appezzamenti in Valpolicella per la produzione di Amarone e Ripasso. Nel 2020 è iniziata anche la collaborazione con l’enologa Graziana Grassini, motivo d’orgoglio per Ermenegildo, che intende avvalersi di quest’importante tocco femminile con l’intento di sviluppare le grandi potenzialità enologiche del Montello. L’intraprendenza e la voglia d’innovazione sono indubbiamente qualità intrinseche del carattere di Giusti. Da qui la sperimentazione con l’impianto di alcune varietà Piwi che ha preso il via nel 2015, dedicandovi circa 6 ettari, con allevamento a sylvoz e guyot. Il bianco Sant’Eustachio 2019, prodotto in circa 15.000 bottiglie, è un blend composto da: 60% Sauvignon Nepis, con l’aggiunta di quote paritarie di Incrocio Manzoni e Chardonnay. La vinificazione è in acciaio con sosta sulle fecce fini prolungata per oltre sei mesi e frequenti rimontaggi. Il risultato è un vino che profuma di fiori gialli, gelsomino e susina, ginestra e un tocco di vaniglia. Al palato è morbido, con tocchi marini. Una curiosità: questo vino è dedicato all’Abbazia di Sant’Eustachio, dove 500 anni fa fu scritto il Galateo, oggetto di un grande lavoro di recupero da parte di Giusti.
L’amici intergenerazionale + Casalferro 2018 Ricasoli
È un’amicizia molto speciale. Avviene tra persone con età molto diverse. Questo fa sì che forse non condividano attività quotidiane, ma qualche aspetto importante della loro vita. Di solito non sono amicizie costanti, ma molto profonde.
Qui ci vuole un vino maturo ma anche attuale, come il Casalferro di Ricasoli, vino rosso toscano d’impostazione moderna, molto internazionale ma senza dimenticare di far sentire la sua italianità. Ottenuto da uve Merlot in purezza e affinato in barrique per 18 mesi, è un concentrato di frutta rossa matura, frutti di bosco, fiori, cioccolato e spezie dolci. Al palato è caldo, corposo e ricco di frutto, con tannini morbidi e seduceti.
L’amico saggio + Po’ Follc 2020 Aganis
L’amico più intelligente di tutti, quello che quando sei ubriaco ti ricorda l’esistenza del codice penale. La sua saggezza è ciò che mette sotto radice la tua coglionaggine e trasforma dei potenziali ergastoli in semplici diverbi con i pubblici ufficiali. Con te vanta un credito ammontante a un terzo del denaro che grazie a lui non hai speso in avvocati e può riscuoterlo in ogni momento sotto forma di bottiglie di vino ;).
PO’ FOLC, “poi il fulmine” di Aganis è un Refosco dal Peduncolo Rosso, fatto con uve dell’omonimo vitigno, lento e riflessivo come il vostro amico saggio. Al naso presenta un ampio bouquet di marasca, more e ribes, con tocchi di spezie, menta e violetta In bocca tornano questi sentori uniti a note balsamiche e di china.
L’amico all’incrocio + Chianti Classivo Riserva 2019 Castello di Querceto
Gli amici all’incrocio corrispondono a quei legami in cui c’è del paternalismo o maternalismo. Si tratta di un nesso tra qualcuno che protegge e un altro che cerca protezione. Uno dei due agisce come consigliere e guida per l’altro. Per qualche motivo, sa come farlo. Rientrano in questa tipologia anche quei compagni e quei colleghi di lavoroo di studio con i quali è possibile fare un fronte comune quando ci sono problemi. Sono complici perfetti, leali nelle cause collettive. Di solito si riuniscono nei momenti difficili e poi si allontanano senza problemi, fino a quando non si presenta una nuova difficoltà.
In cantina, fermentazione e macerazione in acciaio per circa due settimane e l’affinamento in botti per 12 mesi hanno completato l’opera portando nel bicchiere un’espressione elegante e intensa, con espressioni – sia al naso sia in bocca – fruttate e speziate supportate da una piacevole freschezza.
L’amico tirapacchi + A’Puddara Etna bianco 2019 Tenuta di Fessina
Avete passato giorni, addirittura settimane in alcuni casi, a pianificare un’uscita. Dove ci vediamo, a che ora, cosa facciamo, dove mangiamo, vi va di provare quel bar che hanno appena aperto, magari si potrebbe andare a ballare… Nonostante l’assurdo impegno che ci è voluto per considerare tutte le variabili e mettere tutti d’accordo, mezz’ora prima dell’appuntamento arriverà – immancabile – il messaggio WhatsApp dell’amico che “mi dispiace un casino, ma proprio non riesco a esserci”. Non si capisce mai se il tirapacchi della compagnia abbia davvero da fare o se, semplicemente, non abbia voglia di uscire: quel che è certo è che troverà ogni volta una scusa per bidonarvi.
Per consolarsi, un grande vino siciliano, Puddara Etna bianco, dagli intriganti aromi fruttati e dal gusto perfettamente armonico, con note territoriali di ginestra, miele, frutta e pietra lavica in evidenza. Il sorso è morbido, caldo e sapido, con piacevoli tracce minerali: conquista fin dal primo assaggio, fatto di personalità forte e carattere unico, senza mai perdere la sua incredibile eleganza e il suo straordinario equilibrio.
L’amico ritardatario + Cuvée del Fondatore 2020 50esimo Graziano Merotto
In ogni gruppo c’è e ci sarà sempre l’amico che vi scrive che sta uscendo di casa quando è ancora in accappatoio, e che arriva al bar quando voi siete già al quarto spritz. All’inizio era snervante, ma ormai vi siete abituati (o forse sarebbe meglio dire rassegnati). L’importante è capire in quali occasioni non fare affidamento su questo tipo di amici. Per esempio, mai chiedere al ritardatario cronico di accompagnarvi in aeroporto: le chance di perdere il volo sono pari al 99%.
Mentre aspettate il vostro amico o la vostra amica perennemente in ritardo, merita stappare qualcosa di interessante, come questo Cuvée del Fondatore 2020 Graziano Merotto, che nasce da una sfida: dimostrare come si può produrre un grande Brut senza perdere le caratteristiche aromatico-gustative peculiari del Prosecco. Per raggiungere questo risultato vengono compiute scelte innovative, frutto di lunghe sperimentazioni. La prima riguarda il vigneto. Le uve del vigneto Particella 86, posto a 230 metri sul livello del mare, subiscono la DMR (Doppia Maturazione Ragionata), ovvero 20 giorni prima della vendemmia, il 20% dei tralci viene reciso e i grappoli restano in pianta. In questo modo, le uve subiscono un leggero appassimento, ottenendo una forte concentrazione ma conservando l’acidità, che non viene influenzata dal processo di maturazione. I restanti grappoli vengono vendemmiati normalmente. Dopo la pressatura in cantina si svolge una rifermentazione lunga, che dura oltre 6 mesi e dona al vino una complessità unica. Un metodo accomunabile al Metodo Classico perché sfrutta il principio di lisi dei lieviti che, in questo modo, restituiscono al vino gli elementi sottratti, donando maggior ampiezza allo spettro organolettico. La Cuvèe del Fondatore Graziano Merotto, Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Brut Millesimato 2020 Edizione 50esimo si contraddistingue già dal sigillo in ceralacca rosso. Al naso troviamo note di frutta bianca e agrumi, mentre in bocca è fresco e sapido, con aromi di frutta e fiori, in un insieme di grande piacevolezza.
L’amico scroccone + Vermentino Etichetta Nera 2021 Lunae Bosoni
Potrebbe anche essere la persona più ricca del mondo che non cambierebbe nulla. Lo scroccone vive questa perenne condizione di dipendenza dagli altri come una filosofia di vita, un modo per verificare la lealtà e l’amicizia fra lui e la vittima, costretta a pensare ai propri averi dividendoli per due. Ma se è un amico, cosa potete fare se non condividere con lui quello che potete?
Una delle cose belle che potrete condividere con l’amico scroccone è questo Vermentino Etichetta Nera di Lunae Bosoni, che nasce nei dintorni di Luni, splendida città che ai tempi dei Romani era così ricca di marmi da confondere la discesa dei barbari, che da lontano si erano illusi di essere già a Roma. La storia secolare di questi territori si intreccia con una tradizione vinicola antica, risalente ai primi insediamenti etruschi e tramandata di generazione in generazione. Un vino morbido e mediterraneo, dalla beva piacevole, generosa e immediata. Incanta l’olfatto con profumi evocativi di fiori e frutta fresca, in particolare mela e ginestra, mentre in bocca è fresco, fruttato ed equilibrato.
L’amico di internet + Chardonnay Vista Lago 2020 Cantina di Riva
Per quanto riguarda gli amici di internet, la cosa più interessate è il modo in cui può evolvere la vosta coscenza. Il primo: nella realtà l’amico di internet è molto meglio che su internet e diventate ancora più amici. Il secondo: scoprite che è tutta una fuffa e si volta pagina.
Per loro, un internazionale Chardonnay è quello che fa al caso vostro. Quello della linea Vista Lago di Cantina di Riva profuma di mela Golden e banana, con accenni di frutta secca, fiori d’acacia, un pizzico di vaniglia e crema pasticcera. Al palato ha grande piacevolezza e una bella nota sapida in chiusura, il finale persistente.
L’amico bomber + Kalterersee Leuchtenberg di Kaltern
L’amico bomber può essere essenzialmente di due tipi: il primo è colui che piace a tutti e ha un certo successo con le ragazze; il secondo è solitamente un personaggio bizzarro, che sfoggia un look particolare e che si rende spesso e volentieri protagonista di episodi assurdi, comici e talvolta controversi. Per lui ci vuole un rosso mainstream e alla moda, come potrebbe essere il Kalterersee Classico Superiore Doc, 100% vitigno Schiava, una varietà tipica delle valli altoatesine che negli ultimi anni è diventata di tendenza per la sua incredibile piacevolezza e versatilità. E con la stagione calda il Kalterersee (in italiano Lago di Caldaro) dà il meglio di sé: perfetto con il pesce, con la cucina orientale, con le verdure estive e, ovviamente, non si tira indietro sulla carne. Nel bicchiere, contornato da un’avvolgente trama tannica, dischiude fragranza ed intensità lasciando dietro di sé una piacevole rotondità.