Fenomenologia del bicchiere. Identikit dell’uomo col bicchiere in mano

Dimmi come mangi e ti dirò chi sei. E come bevi? Perché magari noi ragazze ogni tanto avremmo bisogno di capire che tipo è quel bell’esemplare di maschio  che sta sorseggiando un bicchiere di rosso al banco del wine bar dove stiamo passando una serata con le amiche. La fenomenologia del cibo è collaudata, quasi ormai noiosa. Quella del vino non esiste.

Un aiuto ce lo dà la Doxa-Advice, che ha intervistato 500 uomini e donne, tra i 18 e i 64 anni, delineando una mappa dei diversi tipi di consumatori di vino.

  • Entusiasta: Un appassionato che consuma molti tipi di vino, disposto a spendere, rappresenta il 9% del campione intervistato, prevalentemente uomini tra i 25 e i 44 anni.
  • Equilibrato: Interessato e curioso, non vuole spendere molto e non si considera abbastanza esperto e competente, chiede spesso aiuto e consigli nella scelta dei vini, rappresentato dal 27% degli intervistati.
  • Aspirazionale: Aperto e interessato a tutti i tipi di vino ma anche molto sensibile al fattore prezzo, rappresenta il 26% del campione.
  • Abitudinario: Consumatore dalla abitudini consolidate, difficilmente osa cambiare, si concentra su una ristretta rosa di vini (11% degli intervistati).
  • Tradizionalista: Ama le proprie tradizione e origini, beve i vini delle terre da dove proviene e rappresenta il 7% dei consumatori.
  • Occasionale: Consuma vino solo in compagnia di amici e in locali, magari come aperitivo e fa parte del 7% degli intervistati da Doxa.
  • Semplificatore: Non se ne intende di vini e quando deve acquistarne, sceglie esclusivamente marchi molto noti e affidabili, per non sfigurare, in genere è molto attento al prezzo rappresenta il 7% degli intervistati.

Non c’è molto altro, se non questo che vi incollo qui sotto.

IL COMPAGNONE

social wine

Il comportamento del compagnone prevede una bevuta veloce e fugace direttamente dal collo della bottiglia. In questo modo il compagnone non perde tempo e mantiene il ritmo della conversazione, che con lui è sempre molto accattivante. E’ un tipo socievole, conviviale, che odia stare da solo. Ogni compagnia dovrebbe avere un elemento del genere, saprebbe risollevare l’atmosfera anche nella peggiore delle feste.

IL TIMIDO

shyboy

Agli antipodi del compagnone troviamo il timido, il classico personaggio dimesso, vestito in modo anonimo, che stringe tra le mani il bicchiere, come se ci fosse il rischio che possa cascargli dalle mani, per poi schiantarsi rovinosamente a terra. Oppure, chi lo sa, teme che qualcuno, per puro diletto, decida di strappargli il cocktail dalle mani, così tanto per non andare a prendersene uno al bancone del bar. Di solito i palmi delle mani non sono visibili e diventano un tutt’uno con il contenuto del bicchiere, che alla fine rimane sempre celato. Beve un sorso ogni tanto, furtivamente, quando proprio è necessario. La bevanda prescelta è solitamente molto leggera, mai nulla di troppo forte, che possa fargli perdere il controllo. Non aggredite il timido, avvicinatelo con delicatezza, più o meno come fate quando cercate di accarezzare un gatto randagio (e il risultato sarà più o meno lo stesso…appena sarete sufficientemente vicini, se la darà a gambe levate!).

IL PLAYBOY

clooney wine

Il playboy invece è il top di gamma, è il maschio sicuro del suo fascino, vestito sempre alla moda (soprattutto con abiti che accentuino il suo fisicaccio) e il suo fare da Don Giovanni è inconfondibile. Per lui la bottiglia di birra o il bicchiere non sono altro che un simbolo fallico, che esibisce con grande sapienza e orgoglio. E’ il re della comunicazione non verbale. Seguite i suoi gesti e avrete chiare le sue intenzioni.

LO SBORONE

sborone1

Avete presente il pavone maschio quando corteggia la donna? Ecco, lo sborone è solitamente molto consapevole della sua immagine, è così sicuro di sé da risultare spesso arrogante e spocchioso. Delimita bene il territorio intorno a sé, cercando col bicchiere ben distante dal corpo, di librarlo nell’aria per occupare più spazio possibile. Quando si siede con il suo cocktail in mano si adagia il più possibile, senza lasciare nemmeno un angolino vuoto. Quello, per lui, è il suo trono.

 

Necessitiamo di studi più approfonditi. Stay tuned.

 

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