La Premium Cuvée La Grande Dame fu creata per la prima volta nel 1962, per essere commercializzata nel 1972, in occasione del bicentenario della Maison. Fin dalla sua fondazione, la firma della Maison è stato uno stile fondato sulla predominanza del Pinot Noir, che offre una struttura emblematica di Veuve Clicquot. Questo stile viene portato a un nuovo audace livello in La Grande Dame 2008, uscita da qualche giorno sul mercato. L’assemblaggio dello Chef de Caves Dominique Demarville si basa sull’impiego di un 92% di Pinot Noir, proveniente dagli storici Grands Crus Veuve Clicquot di Aÿ, Ambonnay, Bouzy, Verzy e Verzenay, mentre l’8% di Chardonnay ha origine nel Grand Cru della Maison a Le-Mesnil-sur- Oger. La Grande Dame 2008 per la qualità dell’uva e, soprattutto, la notevole acidità richiama altre straordinarie annate Veuve Clicquot, come la 1995, 1985 e 1979. Alla vista presenta bagliori di luce dorata, mentre al naso rivela un attacco deciso, al contempo etereo e delicato. Quando si apre, presenta note di frutta secca (mandorle, fichi, albicocche), frutti bianchi maturi (pere) e, infine, note delicatamente tostate di nocciole e praline. In bnocca è freschissimo e deciso, con una texture setosa ai giovani frutti, convogliata da note agrumate e di frutti rossi (ciliegie). L’abbinamento perfetto? Le ostriche, una tartare di pesce, i frutti di mare o anche il pollo al sesamo. L’assemblaggio de La Grande Dame Rosé 2008 si ottiene aggiungendo il 14% di vino rosso Pinot Noir del Clos Colin di Bouzy, uno dei più storici appezzamenti fra i vigneti Veuve Clicquot. La Grande Dame Rosé 2008 è corposo e morbido, al naso rivela potenti note di frutti rossi (lamponi e fragole), abbinati a note agrumate (arance rosse, pompelmo), di frutti di bosco, tè rooibos e cuoio pregiato. Al palato l’attacco è delicato e morbido, con intensi sapori di frutti rossi e neri (ciliegie, fragole, more e ribes nero), di fiori secchi e sentori affumicati, che danno luogo a una straordinaria complessità degna del miglior Pinot Noir della Champagne. Da abbinare a preparazioni a base di manzo, a piatti della cucina cinese, all’agnello. Abbinando audacia, curiosità e innovazione, le creazioni di Madame Clicquot sovvertirono le regole dell’epoca e sono ancora oggi impiegate nella produzione dello Champagne: il primo Champagne Millesimato (1810), la table de remuage, l’attuale pupitre (1816) e il primo Champagne Rosé per assemblaggio della storia (1818). La Grande Dame celebra questa straordinaria figura femminile che può essere d’esempio per tutte le donne anche ai giorni nostri. Santé!
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