Da Miss Italia: ecco i comunicati Cavit

Miriamo Leone in un mega-cin cin

In Trentino si continua a discutere e anche a smentire notizie erronee di chi ha troppa fretta che la vicenda volga al termine. A Salsomaggiore, invece, il Trentino è rappresentato da un’altoatesina (Sandra Rieder, nr 51) e da una romana Alice Viglioglia (nr 53, per il televoto: da telefono fisso 894003 e da mobile 47333): trentine doc eliminate alle semifinali tutte… Mi consolerò con un Asti Docg? Questo è il vino ufficiale di Miss Italia (sono a Salsomaggiore fino a martedì, ecco perché sono assente dalle cronache vinicole) quest’anno, anche abbinato all’ambita fascia di Miss Cinema che verrà assegnata stasera. Premio alla contemporaneità della comunicazione dell’Asti.

CAVIT: POSIZIONE SU LA VIS

In merito alla vicenda La Vis, per fare definitiva chiarezza sulla sua posizione, Cavit desidera precisare quanto segue:

Cavit ha manifestato la sua disponibilità a intervenire in sostegno della cantina di La Vis e ha chiesto di poter prendere visione di tutti gli elementi necessari alla definizione di un piano industriale.

In mancanza di questi elementi, fino a oggi non ancora pervenuti, il Consiglio di Amministrazione del 26/8/2010, ha convenuto che fosse impossibile predisporre un intervento serio e responsabile da sottoporre ai soci non solo di Cavit ma anche di La Vis.

Tale indicazione è stata erroneamente recepita come una “marcia in dietro” sulla disponibilità a intervenire: nei fatti Cavit ribadisce che la sua disponibilità non è mai venuta meno.

La nomina di un Commissario da parte della Provincia non ha mutato la posizione di Cavit che oggi attende, come tutti, le indicazioni che scaturiranno dal lavoro del Commissario e, sulla base di quelle, valuterà i termini e le modalità più idonee al suo eventuale intervento.

Infine si precisa che nel Consiglio dell’ 8/9/2010 che ha approvato il bilancio di esercizio non si è parlato di La Vis e nessuna valutazione è stata fatta sul debito del gruppo appena commissariato.

BILANCIO

Positivi i dati per la cantina di Ravina che aumenta significativamente il ritirato dai soci, rafforza ulteriormente la solidità finanziaria, e porta il fatturato a 136,1 milioni di Euro con una crescita di circa il 6% sull’esercizio precedente.

Fatturato a 136,1 milioni di Euro con un +6% rispetto ai 128,6 milioni di Euro nel passato esercizio (+7,5 milioni di euro in valore assoluto), utile netto a 1,1 milioni di euro, stabile rispetto allo scorso anno, un ulteriore rafforzamento della posizione finanziaria e un significativo aumento del prodotto ritirato dalle cantine sono le principali risultanze dell’ultimo esercizio per Cavit.

Particolarmente significativa è la costante riduzione dell’esposizione debitoria della cantina che da 30,8 milioni di euro passa a 23,4 milioni di euro con una ulteriore riduzione del 25% rispetto allo scorso anno e che conferma Cavit tra le realtà più “virtuose” del sistema vinicolo italiano per stabilità.

Nonostante il perdurare delle difficoltà dei mercati internazionali inoltre, il consorzio di Ravina   ha ritirato dalle cantine socie quasi il 20% di prodotto in più rispetto all’anno precedente. Questo significa che i soci oggi conferiscono a Cavit oltre l’80 % della propria produzione totale. Di grande soddisfazione inoltre sono i risultati ottenuti sulla qualità dei prodotti che hanno vinto nel corso dell’esercizio importanti premi, dal Premio Vinitaly ai riconoscimenti internazionali sul mercato UK. Confermati anche gli investimenti in  ricerca e sviluppo per proseguire le attività compiute con la Fondazione “Edmund Mach” (Istituto Agrario di San Michele all’Adige) che prevedono l’approfondimento di temi viticoli, chimico-enologici e microbiologici articolati come la ricerca e la sperimentazione in campo enologico, viticolo e di sperimentazione microbiologica, nonché l’iter della formazione dei tecnici direttamente nelle cantine.

Sempre in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach si è completato il primo ciclo di formazione dei tecnici sulle pratiche di potatura per tutelare l’invecchiamento delle piante con i “Preparatori d’uva”.

Ottimi risultati anche per quanto riguarda l’attenzione all’ambiente: Cavit ha visto riconfermate  le certificazioni ottenute lo scorso anno, in particolare la norma internazionale UNI EN ISO 14001:2004 per i sistemi di gestione ambientali che, complementare al Sistema Qualità della cantina, consente un “Sistema di Gestione Integrato Qualità-Ambiente”, una certificazione che garantisce il rispetto dei più elevati standard ambientali del complesso produttivo.

Confermata anche l’adesione ai due standard Internazionali per le industrie alimentari BRC (British Retail Consortium) e IFS (International Food Standard).

Per quanto riguarda l’impegno ambientale infine, nel corso dell’assemblea sono stati evidenziati i risparmi assoluti in termini energetici ottenuti grazie all’impianto di produzione a tecnologia fotovoltaica che verrà potenziato e ampliato con l’obiettivo produrre, a regime, energia elettrica da fonti rinnovabili fino a 700000 kWh.

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