Cose da fare al Vinitaly 2011

“In ogni bottiglia c’è sempre stato il lavoro femminile. Nella società rurale le donne avevano un ruolo nel vigneto, anche se limitato ai compiti meno impegnativi, quali sfogliare la vite o partecipare alla vendemmia. In cantina, però, era l’uomo a regnare: depositario di saperi antichi, custode di alchimie segrete, arbitro nelle scelte più delicate. Ma la rinascita del vino italiano, che in questi anni ha proiettato il made in Italy enologico ai vertici del mercato mondiale, ha avuto anche l’effetto di aprire nuovi e insperati spazi alla presenza femminile. Ecco perché Vinitaly, che si svolgerà dal giovedi a lunedì alla Fiera di Verona, quest’anno avrà “lei” come protagonista, in ruoli sempre più impegnativi”. Lo scriveva qualche giorno fa il Secolo XIX.

Sarà vero? Intanto che lo verifichiamo, ecco qualche consiglio di cosa fare a Vinitaly:

– Agrifood:

√ visitare lo stand Loison e provare assolutamente il tubetto cult ripieno di crema di panettone e firmato Peter Brunel. Farsi far vedere la fetta monoporzione di panettone, fatta solo per il mercato estero

√ visitare lo stand de La fabbrica di Gragnano, con il formato di pasta Tiramisù e magari fermarsi a degustarla nel loro spazio. Ammirate anche i pomodori pienduli appesi ai bordi dello stand

– Sol

√ andate a caccia dell’olio che vi piace di più. e anche dei sottoli. Io non sono riuscita a trovare il mio preferito: tanti e tutti buoni

–  Vinitaly

√ evitare Sparkling wine, mi è sembrato non molto frequentato e soprattutto poco invitante… Quattro container buttati lì…

√ andate da Slow Food. C’è uno spazio dove potrete degustare quello che qualsiasi produttore ha deciso di lasciare lì per farlo degustare a chi è in transito… cose moolto buone come questa

√ cercate di avvistare i vostri beniamini. Che so… Potete trovarci Striscia la notizia con Jimmy Ghione, il re del marketing Oscar Farinetti di Eataly, l’inviato dei gourmet Gioacchino Bonsignore di Gusto del Tg5, i prezzemolini Fede e Tinto di Decanter che girano come le trottole, il critico gastronomico Luigi Cremona con la sua Lorenza, e ancora Davide Paolini, Paolo Marchi di Identità Golose, Andrea Grignaffini di Spirito Divino e chi più ne ha più ne metta.

√ Se poi siete dei maniaci delle fotoricordo, beh, questa è la foto cult di Vinitaly 2011. Ovviamente nello stand della Toscana (Farinetti, come mai non ci hai pensato tu?)

√ Andare a vedere Grappa Image. Mostra fotografica a Palazzo Gran Guardia in piazza Bra.




Mangiare a Verona. Da non perdere:

Oste Scuro

Locanda di Castelvecchio

Cristo

Il Desco

 

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Commenti

    • Giuliano
    • 10 Aprile 2011

    Ciao G.G.
    ho letto in questi giorni sui nostri quotidiani critiche perché il Trentino si sarebbe presentato al Vinitaly “diviso” cioè ogni azienda/cantina con il suo piccolo spazio a differenza del Friuli che si è presentato compatto, posso chiederti da esperta come lo sei tu il tuo punto di vista al riguardo?
    Grazie e saluti.

    • Geisha Gourmet
    • 10 Aprile 2011

    Caro Giuliano, è da anni che ne scriviamo e cmq quest’anno è andata meglio degli altri. Trovo che quanto hai letto su altre testate diverse dal Corriere dove scrivo io siano le solite polemiche inutili. Direi che piuttosto c’è da capire se sono valsi i soldi spesi per l’area comune studiata dall’architetto Lupo che non solo a me è sembrata assolutamente smunta. Ma la cosa più importante è che il nostro padiglione sia stato sempre ben frequentato, a differenza di altri come la Puglia, e che il comparto si riprenda, come pare visti i primi tre mesi che hanno registrato un più di fatturato. Per il resto, le divisioni e la poca unità trentina è cosa difficilmente rimediabile. Purtroppo.

    • Angelo
    • 11 Aprile 2011

    Sono d’accordo anch’io sul termine “smunto”, alias inutilmente munto. Chi si sognava il bancomat,(sorry, la PAT)in tilt con gli operatori obbligati ad intendersi su basi nuove tenendosi su i calzoni da soli, ha dovuto rinviare la sveglia. Ho notato solo un certo calo nell’autoreferenzialità solitamente espressa dagli organizzatori. Le notizie positive sono arrivate solo dai singoli; il territorio, invece, è parso piatto, smunto. Appunto.

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