Non hai bisogno di avere una cantina sotto terra per conservare al meglio il tuo vino. Bastano pochi accorgimenti e anche tra le mura di casa sarà al sicuro, conservato alla perfezione.
1.
La zona da destinare deve essere fresca (possibilmente intorno ai 16 °C, massimo 18 °C), pulita, lontana il più possibile da fonti di calore (camini, fornelli, termosifoni). Evita soprattutto gli sbalzi termici da caldo a freddo o viceversa, poiché danneggiano il tappo (se di sughero) e il vino. Le temperature alte accelerano l’evoluzione del vino e ne causano il prematuro invecchiamento o, addirittura, lo compromettono e possono anche causare una dilatazione, un aumento del volume che può arrivare a fare fuoriuscire il vino o a far saltare il tappo (un forte aumento della temperatura può causare un essiccamento del tappo e quindi un suo restringimento che ne facilita l’espulsione).
2.
Attenzione anche alla luce, perché l’irraggiamento non è affatto gradito al nettare di Bacco. L’esposizione alla luce naturale, ma anche a quella artificiale, innesca processi ossidativi sgraditi ed è quindi necessario evitare quella diretta ai raggi solari perché sottopone il vino a un notevole calore per cui si degrada molto rapidamente. Uno stratagemma è avvolgere le bottiglie nella carta oppure lasciarle chiuse nella loro confezione, se presente.
3.
Anche le vibrazioni causate da forti rumori o dal traffico stradale danneggiano il vino; cerca un punto silenzioso della casa, magari lontano da televisione, lavatrice e lavastoviglie.
Altro accorgimento, non di secondaria importanza: tieni il vino lontano da prodotti con forti odori, come ad esempio detersivi, solventi, detergenti e vernici: questi sentori potrebbero trasmettersi in qualche modo alle tue bottiglie.
4.
Il vino va conservato coricato. Questa posizione facilita il contatto tra vino e tappo, mantenendo il sughero umido, ben aderente al collo della bottiglia: in questo modo si evita che il tappo si secchi, cosa che consenti- rebbe all’aria di penetrare all’interno della bottiglia e di causare ossidazione. Non preoccuparti, non è il contatto con il sughero a provocare il cosiddetto “difetto di tappo” ma la presenza, imprevedibile e (a oggi) ancora ineluttabile, di composti organici derivanti da muffe e funghi nel sughero. È consigliabile invece mettere in verticale le bottiglie invecchiate a lungo il giorno prima di stapparle, in modo che i sedimenti abbiano il tempo di depositarsi lentamente sul fondo, facilitando il servizio.
In sintesi: evita ambienti come il sottotetto o con pareti rivolte a sud o, ancora, in cui siano presenti caldaie, termosifoni o grossi elettrodomestici (tutti locali esposti a eccessivi sbalzi termici), e cerca di isolare il vino magari riadattando un armadio piuttosto che appoggiare le bottiglie su scaffali aperti.
Se invece vuoi risolvere in un colpo solo la situazione, in commercio puoi trovare a prezzi contenuti le cosiddette cantinette frigo, fatte apposta per stoccare il vino, con tanto di controllo dell’umidità e della temperatura.