Come scegliere chi deve consigliarvi un ristorante

Con i ristoranti, non vale la caratteristica che fa di un’amica l’amica perfetta, ovvero che abbia gusti in fatto di uomini totalmente differenti dai vostri.  Se volete andare sul sicuro, chiedendo consigli su dove andare a cena, il vostro informatore deve avere con voi delle “affinità elettive”, ovvero:

√ deve essere una persona con cui siete usciti almeno qualche volta a magiare qualcosa, trovandovi d’accordo sul giudizio del pasto, oppure con cui vi siete confrontati su locali che avete frequentato separatamente, riscontrando somiglianze di giudizio;

√ deve essere uno che ha il vostro stesso palato: ovvero qualcuno che ha esperienze culinarie simili alle vostre. Un esempio: chi frequenta più pizzerie che ristoranti di alta cucina, mentre voi fate esattamente l’inverso, difficilmente riuscirà ad esservi d’aiuto perché il palato sui cibi va allenato, e più è allenato più diventa selettivo. Questo vuol dire, ad esempio, che una persona abituata a mangiare poco pesce e magari surgelato, forse non riesce a capire la qualità di un locale che propone cucina di mare;

√ deve avere le vostre stesse percezioni. Per molti un buon rapporto peso/qualità/prezzo è sinonimo di mangiare bene, ma non per tutti è così. Lo stesso vale per i locali confusionari: c’è a chi piacciono e chi li rifugge;

√ deve dichiarare se nel locale c’è stato personalmente o te lo sta consigliando per sentito dire.

Quest’ultimo punto è fondamentale. Perché se il consiglio arriva solo per sentito dire, resterà a voi il rischio di testarlo, come è successo a me molto recentemente con l’Agritur Il giardino della Torre dei Sicconi: dopo chilometri di strada sterrata percorsa al buio mi sono ritrovata a cenare in una stanzetta arredata con appena due tavoli e dove il menu consisteva in un antipasto (tortel de patate e lardo), un primo (speatzle bianchi allo speck) e un secondo (bistecchina di manzo con contorno di verdure). Erano le nove di sera, la strada fatta era impegnativa e avevo fame, così ho deciso di restare, ma con un dubbio: è possibile assegnare il termine agritur o ristorante a un locale con un’offerta così risicata?

 

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